La Coop arriva a Macerata e prendendo a prestito il nome del fondatore dell’adiacente Istituto dei Salesiani si chiamerà “Don Bosco”. La struttura moderna e ben attrezzata nella quale il supermercato ha aperto i battenti nei giorni scorsi è frutto di quel piano di recupero dell’area di proprietà dell’Imar sul quale tanto si è dibattuto durante l’amministrazione Meschini e che spesso torna ad essere ricordato nelle discussioni dei giorni nostri.
La nuova struttura è composta di diverse parti: un punto vendita della Coop della superficie di 1.200 metri quadrati che ha richiesto investimenti per 11 milioni di euro e darà lavoro a 43 persone, la copertura, portata a livello del cortile del’oratorio, è costituita dal campetto da calcio di prato sintetico della Polisportiva Don Bosco e c’è poi un parcheggio interrato di 2.700 metri quadrati con 80 posti auto, collegato al negozio con ascensore e scala mobile.
In provincia, Coop Adriatica conta tre supermercati – a Civitanova , Tolentino e San Severino e 17 mila soci. «Con l’apertura del nuovo negozio – precisa una nota stampa della cooperativa – prenderanno il via anche a Macerata le più importanti attività sociali realizzate dalla Cooperativa e dai suoi soci nel campo della solidarietà, dell’ambiente, della cultura e del consumo consapevole. Si tratta di un punto vendita innovativo, anche dal punto di vista dei servizi offerti e della sostenibilità ambientale, che contribuirà a contenere il livello dei prezzi in città, soprattutto sui prodotti di base della spesa quotidiana».
L’apertura del nuovo supermercato non è passata inosservata tra i maceratesi. La settimana scorsa era stata anticipata da un’assemblea pubblica per spiegare le caratteristiche di Coop e in tanti, ricevuta la lettera di invito diffusa nelle cassette postali del capoluogo, sono accorsi al teatro Don Bosco, solleticati anche dalla promessa di ricevere 8 pacchi di pasta per ritirare i quali, hanno ricevuto un buono al termine dell’incontro.
Una folla è accorsa anche per l’inaugurazione di giovedì mattina quando al rituale taglio del nastro hanno partecipato il sindaco Romano Carancini e il presidente di Coop Adriatica Adriano Turrini, insieme al vicepresidente e al direttore generale alla Gestione di Coop Adriatica, Giovanni Monti e Tiziana Primori, e ai rappresentanti dei soci Maria Luisa Ciarrocchi e Luigi Giampaoletti. A impartire la benedizione prima dell’apertura al pubblico è stato il vescovo di Macerata, monsignor Claudio Giuliodori.
Da quel momento, per tutta la giornata e per il proseguo del week end, l’andirivieni è continuato e molti attirati dalla curiosità o dalla possibilità di approfittare di prezzi, secondo le promesse concorrenziali, hanno preso di mira la nuova struttura e i suoi tanti reparti.
La novità ha lasciato tutt’altro che indifferenti gli altri supermercati maceratesi consapevoli di avere a che fare con un concorrente tutt’altro che semplice da fronteggiare e in una fase storica in cui il mercato non è per niente favorevole.
Anche le piccole attività guardano con attenzione e con un po’ di sospetto alla Coop. I primi a temere per il futuro ma anche a reagire con orgoglio sono i piccoli commercianti di corso Cairoli, uno dei borghi più vivaci di Macerata soprattutto per il settore alimentare. Alcuni sperano che l’apertura del supermercato porti un flusso maggiore di clienti a beneficio di tutti, altri invece temono di non poter assicurare prezzi concorrenziali ma puntano molto sulla qualità e sulla specializzazione dei loro prodotti.
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poro don bosco…. quante ne deve sopportà sti pori santi
Bè questa è veramente grossa: intitolare un supermercato di una cooperativa rossa a Don Bosco esclusivamente con l’obiettivo di farsi pubblicità ed accaparrarsi clientela è proprio vergognoso. Ma ognuno è libero di fare quello che vuole
Come mai davanti a questo nuovo supermercato sabato scorso non è stata effettuata la raccolta di viveri per il Banco Alimentare?
fabio_rossi c’hai ragione, eh cosa non si fa per incassare.
Però dai, darà lavoro a 43 persone; di sicuro la comunità di Cso Cairoli (e dintorni) ne trarrà giovamento. (ironico!)
Ecco perchè Macerata, confronto a Civitanova è arretrata di 50 anni. Leggendo i commenti denoto un appiattimento mentale dei maceratesi senza paragoni.
nb. x i bigotti: mi pare che il vescovo non abbia avuto nessun problema ad essere presente ad un evento importantissimo per la città (che sta letteralmente morendo).
danito, l’appiattimento mentale in cosa lo denoti scusa?
Con quante persone hai parlato dell’impatto che questo posto ha sul commercio del luogo? Quali dati hai in mano? In cosa Macerata è arretrata rispetto a Civitanova?
Dimostraci che sei meno piatto di noi mentalmente, dimmi quanto hai sondato il terreno.
Io credo che sia più un appiattimento mentale applicare la filosofia: grosso è bello o costa poco quindi va bene, magari senza provare a voltare la medaglia.
Ma noi siamo piatti di mente e quindi illuminaci tu.
Ci penserà la coop a svegliare la città e a metterla al passo di civitanova, cito il testo: “prenderanno il via anche a Macerata le più importanti attività sociali realizzate dalla Cooperativa e dai suoi soci nel campo della solidarietà, dell’ambiente, della cultura e del consumo consapevole. Si tratta di un punto vendita innovativo, anche dal punto di vista dei servizi offerti e della sostenibilità ambientale, che contribuirà a contenere il livello dei prezzi in città, soprattutto sui prodotti di base della spesa quotidiana”
Certo che la sostenibilità ambientale fa proprio ridere, credo che più sostenibile del campetto di terra di prima non ci sia neinte, giusto per farti riflettere, non è solo l’edificio ad inquinare, ma anche tutto l’indotto automobilistico che genererà. Credo che agli sprechi sia più attento un piccolo negozio che una grande centro commerciale che di sicuro ha tariffe più agevolate e che sente meno sprechi di energia/acqua (pensa solamente ai banchi frigo, celle frigorifere nei magazzini, roba incartata e confezioni monodose, al condizionamento ecc…); certo se chiudessero tutti i negozi per c.so cairoli allora avrebbe senso…
p.s. attaccarsi ai santi è un modo terra-terra per dire che questa gente (coop) sono delle persone che come le altre pensano solo agli affari loro e, benchè lo stampo della azienda è “rosso” e “sociale”, non hanno remore a fare di tutto per accaparrarsi fette di mercato. (il santo è solo un pretesto, non che mi preoccupo della memoria di don bosco)
danito la città non diventa viva grazie ad un supermercato..macerata è sempre stata morta con o senza supermercati…se siamo arretrati di 50 anni…bhe allora non voglio neanche sapere cosa c’è tra 50 anni…preferirei qualche evento serio per ravvivare la città..piuttosto che l’apertura di un supermercato con tanto di taglio del nastro e benedizione(e addirittura la coda di macchine per strada gestita dai vigili)….ma per gli eventi non ci sono soldi…con quelli ci costruiamo rotonde davanti ai supermercati( in cambio di cosa?)…e il tutto per cosa?…la coop….diciamo che è un evento fondamentale…ne sentivamo quasi la mancanza, e il tutto sopra un campo da calcio!!
Intanto x fare la “spesa” devi associarti con una tesserina di 25 euro!!!!!. A chi vanno questi soldi? Certo stì comunisti ci sanno propio fare. Un supermercato di destra esiste? Voli mette nu fileto de na vacca de destra!
E’ quanto di più TRASH vi possa ESSERE …..intitolare il supermercato a SAN GIOVANNI BOSCO…..(auguriamoci che almeno vi sia un riferimento alla VIA e non al SACERDOTE)….e pur vero che anche LUI girava nei quartieri poveri di TORINO per dar da mangiare ai BAMBINI……considerato che il supermercato è stato creato appositamente per dar da mangiare al vicinato…..vi è anche assonanza con la figura SACERDOTALE…..non si offendano le persone che abitano in ZONA
quello che non mi è piaciuto affatto è vedere un vescovo che va in giro in auto di lusso con autista!! ma cos’è il voto di povertà????
La Coop sei tu!
Ma cosa c@zzo interessa se un venscovo partecipa, cosa c@zzo interessa se è intitolatoto ad un santo santificato 300o 200 anni fà. Ma vi sembra giusto che per alimentarsi dobbiamo tesserarci e quindi schedarci, illudendoci di risparmiare? Ripeto vojo nà vistecca de destra xchè lu vitello grasso di sinistra è insipido, taroccato e forse anche cinese. “mejo morì de fame”
@ babi
Nel voto di povertà, se non erro, che dovrebbe essere solenne il religioso rinuncia all’uso dei propri beni, ma anche al possesso…
…. Evidentemente il vescovo, che dovrebbe essere pertanto nullatenente, non ha proprietà o possesso dell’auto e dell’autista ma è solo un “utilizzatore finale”, cosicchè anche questo salmo finisce in gloria… 🙂
@CERASI
La prox volta lo vado a prendere io con la mia macchinina utilitaria…..voglio vedere se ci sale!! ;-))))
Un’altro scandolo alla Maceratese….un’area di proprietà dei salesiani (in forte crisi) , svenduta ad un’immobiliarista che incassa dalla Coop circa 11 milioni di euro e continuerà a guadagnrarci vendendo le palazzine che verrano costruite proprio li vicino..
E proprio la Coop dei rossi che ha prezzi alle stelle..non so se siete passati a fare la spesa…la qualità del reparto freschi è bassissima ed il parcheggio è vermente scomodo…per non parlare del traffico che ha creato in una zona rinomata per la qualità della vita e sicuramente non adatta per ricevere una struttura del genere…spero che a breve la cittadinanza capisca tutto ciò e torni a fare la spesa dai negozianti di corso cairoli e dintorni che hanno famiglie da sfamare mentre la Coop sicuramente avrà cassa per mantenersi e
fare retromarci..
Sono sempre più indiganto per chi ha permesso che nella nsotra città sia arrivato anche il problema Coop Tangeti
http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/417384/
“L’urto e gli insulti altro non producono che inimicizie, ed ostinazione nella propria opinione.
I più pericolosi sono gli ipocriti, cioè quei tali che, sotto il mantello della Religione nascondono livore, odio, vendetta […]; questi farisei, che in luogo di amare il prossimo, ne sparlano tutto il giorno, non amano Dio”.
Abate Antonio Leoni anconitano, 1815 (pagg. 117-118 dell’Istoria d’Ancona)
P.S. Chiaramente è una dedica ai commenti fatti apposta per attizzare l’odio contro una realtà in crescita che a destra, purtroppo, non esiste. Commenti non dei cittadini maceratesi, ma artefatti da persone che in tutto il web devono soltanto seminare odio.