Da sinistra: Irene Manzi, Angelo Sciapichetti, Romano Carancini
di Mauro Giustozzi
Famiglie che non potranno ristrutturare o ricostruire le proprie case, migliaia di aziende edili che rischiano di saltare, operai che perderanno il posto di lavoro. Il Partito Democratico maceratese lancia l’allarme dopo lo stop a Superbonus e bonus edilizi vari arrivato con decreto legge da parte del Governo che rischia di impattare in maniera doppiamente pesante sulla provincia visto che la ricostruzione post sisma che stava finalmente prendendo forma con questi provvedimenti si bloccherà di nuovo.
A chiedere interventi immediati di correzione della legge, sia a livello nazionale che regionale, il Pd attraverso i suoi vertici dal segretario provinciale Angelo Sciapichetti alla parlamentare Irene Manzi ed al consigliere regionale Romano Carancini.
«Siamo voluti intervenire subito sull’argomento in quanto le cose sono precipitate nelle ultime ore – afferma il segretario provinciale Sciapichetti – con l’entrata in vigore del decreto legge e per questo vogliamo esprimere come segretaria provinciale lo sconcerto e l’allarme per quanto accaduto. Non si tratta di poca cosa perché la ricaduta nella nostra provincia dello stop ai bonus colpisce le imprese piccole e medie dell’artigianato, liberi professionisti, operai delle imprese e naturalmente, non ultime, le famiglie coinvolte nella ristrutturazione o ricostruzione delle proprie abitazioni. Parliamo di migliaia di persone nel maceratese che il decreto ha messo in mezzo ad una strada. Il tutto è avvenuto senza un minimo di concertazione con le parti interessate: in questa sede noi come Pd vogliamo dire che siamo pronti a tutti i livelli, da quello locale al nazionale a fare qualsiasi battaglia necessaria nella fase di conversione del decreto. La preoccupazione riguarda in particolare la zona del sisma, perché questo provvedimento adottato ferma del tutto la ricostruzione.
Il Superbonus sommato al contributo per la ricostruzione faceva in modo che al cittadino non fosse richiesto l’accollo di parte delle spese. Col blocco della cessione del credito in fattura resta solo la detrazione d’imposta, ma sono in tanti nelle zone dell’entroterra che sono anziani e non hanno la capienza necessaria. Per cui ci associamo all’appello lanciato da Cna e altre associazioni di categoria, siamo al loro fianco per fare una battaglia costruttiva e mi auguro che anche la maggioranza, segnatamente Forza Italia, intervenga per modificare l’attuale decreto». Nella sede provinciale del Pd presenti anche il capogruppo comunale Narciso Ricotta, la segretaria comunale Ninfa Contigiani e il responsabile dei circoli Raffaele Consalvi.
«Un decreto adottato nella notte, non annunciato prima, un colpo di mano del Governo – ha detto Irene Manzi -, che ha bloccato non solo il Superbonus 110% ma anche il sisma bonus e quello facciate solo per citare i più utilizzati nei nostri territori. Bloccata anche la possibilità che gli enti pubblici potessero acquisire i crediti incagliati. Colpisce il territorio marchigiano con 1.300 imprese che possono fallire e 7mila addetti a rischio disoccupazione. Noi siamo pronti a lavorare alla Camera, in commissione finanze, per intervenire incontrando associazioni e sindacati che non sono stati convocati a Palazzo Chigi prima di prendere questo provvedimento. Un passaggio preventivo sarebbe stato opportuno, ma questo governo agisce in questa maniera come avvenuto in altre occasioni. Quindi siamo pronti a presentare emendamenti al decreto legge ma spero che la maggioranza, in particolare mi rivolgo al commissario per la ricostruzione Castelli ed al presidente della Regione Acquaroli, affinchè battano un colpo rispetto a questa norma e lavorino assieme alle opposizioni per risolvere le problematiche che ci sono. Del resto grazie ai bonus si è registrato un +22% del pil nazionale cresciuto proprio grazie al sisma bonus».
Nelle ore immediatamente successive all’emanazione del decreto si è scatenato panico nel maceratese, con telefonate di famiglie allarmate da quello che potrà accadere in futuro ed imprese che a questo punto non sanno se dalla prossima settimana potranno tornare a lavorare, in particolare nelle aree del cratere sismico.
«I crediti incagliati nella nostra regione oscillano tra 900 milioni/1 miliardo di euro – ribadisce il consigliere regionale Romano Carancini – che non sono pochi. Le aziende in discussione sono migliaia, soprattutto piccole aziende che nel 2020 grazie ai bonus consentiva un rilancio del settore edile. I bonus legati al sisma tra il 2019 e il 2022 ha creato un valore aggiunto del 224% in più, circa 74 miliardi di euro, una mole incredibile che ha trainato il settore. Le grandi aziende non hanno problemi coi crediti come invece capita per le nostre piccole e medie imprese. Seconda questione riguarda chi risiede nell’entroterra, per lo più persone anziane che non hanno la possibilità di accedere al credito come potranno mandare avanti il percorso della ricostruzione. Come Pd regionale avevamo depositato una proposta di legge per far acquisire i crediti dagli enti locali come la Regione: questo decreto stoppa anche questa possibilità. Ora bisogna trovare una soluzione immediata: va detto che a livello fiscale la questione dei bonus non era più sostenibile per le casse statali e magari si poteva sì modificare ma non cancellare in questo modo. Ad oggi il costo per lo Stato è di 120 miliardi, ma va anche detto che non è chiaro quanto lo Stato abbia incassato da questi bonus, non c’è un saldo reale di tutta questa operazione. Poi è strano ed infastidisce che tale decreto venga tirato fuori dopo pochi giorni dalle elezioni amministrative di Lazio e Lombardia visto che fine a dicembre la maggioranza di governo aveva confermato, pur al 90%, il Superbonus». Infine il consigliere regionale chiede che anche il Commissario alla ricostruzione faccia sentire la sua voce in merito al caos innestatosi con l’emanazione del decreto legge. «Se Guido Castelli c’è intervenga subito –conclude Carancini- la provincia di Macerata ù un tema dentro al tema più generale dello stop ai bonus vista la particolarità della ricostruzione post sisma che ci riguarda. Nelle occasioni pubbliche ci si riempie la bocca di aree interne da tutelare e rilanciare e poi si è indifferenti a provvedimenti tipo questo. Da parte del Pd c’è la voglia di intraprendere una scelta con una proposta che ritengo equilibrata lanciata da Abi e Ance per una compensazione dei nuovi crediti acquisiti con i debiti degli F24 che potrebbe riportare serenità nel sistema delle imprese e dei cittadini».
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È da illusi credere che lo stato ti regala la ristrutturazione di casa!…era scontato questo epilogo!…lo scorpione sarà sempre scorpione, fidarsi che non ti punga fai la fine della rana.
…e per fortuna che c’è il PD maceratese che pensa ai problemi degli italiani, altrimenti come avremmo fatto!!? gv
Manzi, Sciapichetti, Carancini, siate seri, già poco credibili, con le vostre dichiarazioni perdete tutto.
Sig.ra Manzi il Governo ha bloccato lo sconto in fattura e la cessione del credito No il superbonus, il sismabonus o il bonus facciate che rimangono con la detrazione in dieci anni come per il bonus ristrutturazione.
Sig. Sciapichetti chi l’ha detto che le famiglie non potranno ristrutturare la loro casa? chi l’ha detto che le Imprese falliranno? chi l’ha detto che si perderanno posti di lavoro? Certo le famiglie non potranno ristrutturare la loro casa a GRATIS come hanno fatto credere loro i 5 Stelle e il PD; certo che alcune imprese falliranno, quelle sprovvedute che si sono gettate mani e piedi su lavori che dalla sera alla mattina venivano pagati il doppio senza chiedersi il perché, ma tanto in Italia poi tutto si aggiusta; per gli operai poi solo se non avranno voglia di lavorare perché in edilizia oggi c’è li stiamo fregando tra imprese per quanti pochi c’è né sono.
Un consiglio, se permettete, battetevi affinché nella ricostruzione post sisma non vi siano accolli, allora si che farete una bella e utile battaglia.
Per il sig. Crescimbeni. Il superbonus non sparisce del tutto, però il proprietario contribuente deve:
– essere in grado di pagare quanto dovuto (e non tutti possono permetterselo)
– avere ‘capienza’ (un’imposta lorda maggiore di zero) per poter detrarre (e non tutti ce l’hanno).
Insomma la parte più interessante del superbonus (la cessione del credito) è sparita.
Sig. Iacobini,
avere la casa ristrutturata sopra le spalle degli ITALIANI piace a tutti ma non é giusto, almeno credo io. I nostri padri, nonni hanno fatto casa con sacrifici, lavorando sabato e domenica, facendo prestiti e non pensando che sarebbe arrivata una Legge che permetteva loro di fare i lavori A GRATIS.
e soprattutto ristrutturare case che tutto avevano bisogno meno che di riqualificazione termica energetica ecc. ecc.essendo edifici magari con neanche dieci anni di vita i cui proprietari ancora si sfregano le mani felicissimi di non aver reso conto a nessuno, per esempio, del proprio isee, che avrebbe potuto rappresentare il primo requisito per ottenere il bonus
Evidentemente l’urgenza era davvero straordinaria se il governo ha terminato la seduta del cdm alle 18.33 del 16 febbraio e la GU ha pubblicato il dl lo stesso giorno. Giorno che ha visto pubblicate due GU (n. 39 e 40). Gli Uffici del Quirinale e lo stesso PdR avranno fatto nottata per battere ogni record. Solo che non ho capito cosa sarebbe successo se il dl fosse stato pubblicato il giorno dopo.
È brutto commentare quando non si conoscono le cose. Lo trovo irrispettoso verso chi lavora. Non si tratta di destra o sinistra. Si tratta di cambiare le regole in corsa, quando ormai 60.000 aziende avevano approvvigionato ed iniziato e una marea di lavori si erano iniziati. Ci sono studi delle più grandi università economiche che attestano che tra sanatorie, risparmio su sanzioni che paghiamo profumatamente all’europa ognni anno per essere indietro sul protocollo di kyoto (una marea di sanzioni che paghiamo tutti), indotto, emersione del nero, aumento occupazione e quindi tasse, a fronte di 100 euro perse, il governo ne guadagna 120. Non sono sul fallimento le aziende ? Per favore, non parlate a vanvera. Saluti.
Vorrei vedere se il terremoto avesse colpito le vostre case se commentavate in questo modo o avreste avuto qualche famigliare come vittima…poi perché chi paga le tasse regolarmente devono sempre subire e chi invece le evade poi vengono questi signori che le cancellano ? Siate un po più coerenti e meno fanatici…vabbe che avete avuto anche il coraggio di affermare che quella povera gente morta per l’alluvione se la sono cercata perciò cosa vogliamo pretendere da certi commenti!!!… poi vi Vorrei ricordare anche che al governo Conte che anche io ho criticato c’era insieme anche un certo Salvini “LEGA” … poi bisogna non dimenticare le promesse in campagna elettorale specialmente quando vennero per le regionali da noi …poi vedi come stanno riducendo la sanità ecc…ecc…
tra pochi mesi si faranno i conti con la velocità che sono stati fatti i lavori, a regola d’arte un tempo a capocchia adesso…poi rimettere mano al portafoglio sarà una necessità…
Demagogia il tuo nome è Giuseppi…
https://twitter.com/Luca67/status/1626940822670217218?fbclid=IwAR1Xfi7XD70Oq58UpkKTlK_N-psf4HUmWSog82zkw_yOrbwg8CXNs0LxDDw
Ristrutturare la casa di proprietà sulle spalle di tutti noi italiani è veramente bello, unico, ma c’è sempre un però!!!!
Per il sig. Marinozzi. Tutti i fabbricati che stanno in classe energetica “G” necessitano di una riqualificazione energetica. Certo è che se in nome del superbonus si commettono reati, truffa o altro, che non si riesce a contrastare a causa della loro pervasività (https://picchionews.it/cronaca/scopoerta-maxi-truffa-del-superbonus-110-smantellata-organiuzzazione-sequstri-per-4-8milioni) eliminare la fonte dell’illecito diventa realistico.