Ugo Bellesi
di Ugo Bellesi
Diverse famiglie di Ischia costrette ad abbandonare le loro case investite dalla frana verificatasi a Casamicciola sono state intervistate da alcune reti nazionali della Tv. E ovviamente è stato un coro unanime per le difficoltà incontrate con il trasferimento in alberghi o presso le abitazioni di amici scampati al nubifragio. «Sono 40 giorni – ha dichiarato una signora – che viviamo come sfollati, con le nostre famiglie divise perché qualcuno ha trovato ospitalità in agriturismo e qualche altro è stato accolto da amici». La descrizione di questa infelice situazione ci ha richiamato alla mente quanto stanno sopportando i terremotati delle nostre zone montane e pedemontane che, proprio in questi giorni, hanno iniziato il settimo anno di vita tribolata nelle Sae o in altre soluzioni di emergenza.
Gli abitanti di Casamicciola almeno hanno disponibili e intatti tutti i principali servizi e per di più hanno a disposizione “a tempo pieno” il commissario Legnini, costretto a lasciare l’incarico che brillantemente aveva svolto nelle nostre contrade. I nostri terremotati non hanno neppure un ospedale in piena efficienza dal momento che quello di Camerino è carente di medici e non tutti i reparti sono fruibili. In molti casi le farmacie sono lontane, non ci sono sale in cui riunirsi e trascorrere in compagnia qualche pomeriggio, non ci sono più le banche e spesso mancano i bancomat, le chiese sono quasi tutte chiuse perché danneggiate dal sisma, le tabaccherie sono spesso molto distanti.
Un’area Sae a Ussita
Tutti i punti di riferimento delle piccole frazioni non ci sono più e quindi è scomparsa la socialità e con questa anche le tradizioni. Vivere nelle Sae, tutte eguali e quindi spersonalizzanti, non è un bel vivere. Molti hanno cambiato vita perché, avendo una attività oggi non più richiesta, l’hanno dovuta abbandonare. L’anima dei centri storici, come lo era la piazza di Visso, oggi non c’è più perché ci sono le zone rosse. Alla fine di ogni anno c’è da ripresentare tutti i documenti necessari alla burocrazia per confermare di essere ancora nelle condizioni di terremotati.
Il fatto che nel decreto mille proroghe non ci fosse la clausola che doveva confermare come tutti i pagamenti dei mutui fossero sospesi (perché era stata inserita nella legge di bilancio) ha indotto le banche a spedire la richiesta di pagamento delle rate. Poi per fortuna tutto è stato chiarito, ma ormai il danno era stato già fatto perché l’angoscia era salita a mille.
Il turismo “mordi e fuggi” della domenica, specialmente nei ristoranti e vari centri di ristoro, crea soltanto delle illusioni saltuarie, perché anche chi vuol trattenersi per qualche giorno non trova strutture ricettive adeguate in quanto anche i posti letto che offrono gli agriturismi sono insufficienti. In pratica quello che era “provvisorio” sette anni fa oggi è diventato “definitivo” e le famiglie dei terremotati sono sempre più deluse. Per fortuna, grazie a Legnini, la ricostruzione è ripartita ma va a rilento perché le imprese sono ancora poche (molte, le più organizzate, sono impegnate nel Superbonus delle città più grandi) e anche i tecnici scarseggiano mentre su chi attende la ricostruzione della propria casa c’è sempre il timore degli accolli (di spese che possono superare il preventivo). Mentre è pure incombente il rischio che la propria casa danneggiata dal sisma sia preda delle incursioni di bande di vandali che vanno per rubare e, non trovando nulla, distruggono quel che trovano.
Il commissario Legnini
Molte delle iniziative di supporto ai terremotati che erano immediatamente scattate nei mesi successivi al terremoto sono cessate o stanno cessando mentre rimangono in campo soltanto la Croce rossa e poche altre istituzioni. Ecco allora che scatta il dramma della “solitudine dell’anziano”. Aggravata dal fatto che i redditi di molti cittadini terremotati si limitano ad una pensione di 500/mille euro al massimo purtroppo falcidiata dall’inflazione.
Non c’è quindi da meravigliarsi se lo spopolamento, iniziato molto prima del sisma 2016, sta diventando sempre più selvaggio con conseguente crollo delle nascite e con famiglie che non fanno più richiesta di ricostruire la loro casa terremotata. E il problema non più oggi soltanto quello di ricostruzione le abitazioni e gli edifici pubblici (ricostruzione già avviata e finanziata con i provvedimenti del commissario Legnini) ma soprattutto quello di ricostruire un tessuto sociale, di creare le condizioni perché possa riprendere una attività produttiva, di facilitare la realizzazione di strutture ricettive per far ripartire il turismo, di garantire l’assistenza sanitaria, di rilanciare i prodotti di eccellenza di questo territorio: dai pastifici alla norcineria, dai liquori ai vini, dalle macchine per il caffè alla produzione dolciaria e via elencando.
Guido Castelli
Ora abbiamo come nuovo commissario il senatore Castelli e ci auguriamo che egli possa trovare dal governo Meloni i finanziamenti necessari per far ripartire un entroterra molto vasto che altrimenti rischia di “spegnersi” e sarebbe un danno enorme per tutte le Marche. Il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, invoca da tempo la necessità di creare una zona economica speciale mentre il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, chiede misure mirate al ripopolamento con agevolazioni fiscali sia per la residenzialità che per le attività produttive, al fine di invogliare anche le aziende artigiane ad investire su questo territorio. Così ad esempio in Emilia Romagna si eroga un bonus tra 10mila e 30mila euro per chi decide di acquistare una casa in montagna.
Intanto si potrebbe cominciare a dotare alcuni dei centri maggiori di questo entroterra, a cominciare da Camerino, di tutti i servizi essenziali perché diventino punti di riferimento per i territori circostanti più fragili. Però bisogna intervenire tempestivamente perchè ci sono già altri centri, di province vicine, che “corrono” più veloci e stanno già diventando località molto attrattive.
Non sono questi gli unici problemi .sono 6 anni che sono fuori casa e non vedo la luce in fondo al tunnel forse vedrò prima la luce del trapasso
Ma come , Mattarella e Conte dissero che vi erano vicini ...invece ??
Inizia la Rassegnazione... Hanno Tolto Forze e Speranze
Luca Montecchi ma hanno lasciato la "Speranza" sbagliata.
Il terremoto ci ha tolto la casa,il governo ci ha tolto la speranza e la voglia di vivere siamo stanchi......
Sauro Sauro Scarpeccio guarda che i fondi stanziati sono stati e sono in abbondanza. La lentezza e' data dalla mancanza di imprese e considera che c'e' gente che ancora non ha presentato il progetto continuando a beneficiare dei soldi dell'Autonoma Sistemazione. Tra le pecche del terremoto non scordiamoci la disonesta' di chi se ne approfitta.
Si stanno servendo di tecnici precari per lo smistamento delle pratiche. Sono costretti a lavorare senza una sicurezza per anni ed anni, molti di loro lasciano l'incarico per altre opportunita' e nel frattempo le pratiche si fermano. Forse regolarizzare chi sta lavorando da anni porterebbe un miglioramento.
Eppure cè gente che dice che siamo stati fortunati ad avere avuto il terremoto .così ci ritroveremo con le case nuove
Dino Casoni a chi aveva un rudere rifaranno una villa . Ti pare poco ? Forse non hai presente quanto costa acquistare una casa. Lo sa bene chi paga il mutuo da 30 anni
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Grandi politici, che soddisfazionii !! Anche gli ultimi arrivati non scherzano.
Mai rassegnarsi, ma alzare la testa,le persone devono capire cos’è la politica nel nostro paese, svegliatevi da queste continue barzellette, prendete forza da questo e pretendete ciò che vi aspetta, non mollate unitevi e rompete le palle a tutte le istituzioni possibili, fate sentire la vostra voce.
Ugo Bellesi, ricordo la De Micheli che avrà passeggiato con tacco 20 sulle macerie, fallita in tutte le attività precedenti e scelta e non può essere altrimenti per le sue ben conosciute qualità disastrose che assicuravano un rallentamento se non proprio uno stop a qualsiasi utile iniziativa? Rivederla tra coloro che vorrebbero dirigere il Pd , altro non può significare che con certi elementi si voglia sottolineare che oramai è ora di andare a pascolare da qualche altra parte, Bisogna sperare su qualche agnellino che rinneghi i suoi genitori appena in grado di belare per invitarli all’oblio. Occorre ritentare un compito difficilissimo in quanto dovrebbe basarsi sul rispetto degli altri e sulla partecipazione di chi crede che non sia tutto marcio e si possa sperare in qualcosa non di nuovo ma simile a quel che c’era, c’è stato e chissà che non ritorni spazzando via tutto questo cenciume che ha preso piede prima nelle Marche adesso in tutta Italia. Praticamente fino a Legnini buio assoluto. Stava facendo troppo e quindi ben sapendo che questo che c’è adesso è un governo di destra e come ben risaputo se ne frega altamente di ricostruire tessuti sociali che non siano legati a grossi interessi che devono interloquire con i loro. Non a caso il gigante Grossetto esperto di vendita di armi è ministro alla difesa o in antitesi un Lollobrigida titolare di ottima parentela, che non saprà distinguere un topinambur da un rafano , ministro all’agricoltura, basterebbero questi due esempi per dire” Getta la Maschera ! Fallo per quelli che per sconosciute leggi ben lungi dall’essere scoperte si sono fatti infinocchiare e al di là di una ideologia discutibile per carità , ma che ti hanno dato il voto con l’assurdo pensiero che ci poteva essere un’ultima spiaggia chiamata Meloni”. Beh, un piccolo ripensamento, forse sono stato troppo cattivo con Lollo, diciamo una zucca da una carrozza con Cenerentola a bordo. Comunque si sostituisce Legnini per tenere sotto controllo qualsiasi progresso magari senza trascurare altri utili parametri mettendo Castelli che conosce bene il territorio e neanche ci credo ma sa come frantumarlo del tutto. La Meloni non riesce a combinare niente e così tutti quelli che gli girano attorno e che hanno come prerogativa unica quella di cercare di stare 5 anni al governo e in qualsiasi modo ci riusciranno soprattutto se non combineranno assolutamente niente di costruttivo. Certo, soprattutto perché non ne sono capaci in quanto mancanti di materia grigia che non puoi trasformare in chissà che solo perché non sanno né parlare e né star zitti. Come i predecessori per carità quelli prima del Governo Draghi, servito quest’ultimo a far vedere che gradi di peggioramento sono sempre possibili tanto che adesso ci ritroviamo senza una opposizione e nei numeri che nei soggetti che dovrebbero cavalcarla. Vogliamo parlare di Letta, Renzi, Calenda e mi fermo qui perché tutti gli altri per quanto miseri magari una goccia di dignità magari ancora ce l’hanno e la vendono bene, almeno a 15.000 euro al mese lasciando sbigottiti tutti quegli italiani che si chiedono come si possa essere arrivati al punto di innaffiare piante che non servono neanche come decorazione. Anche se dovessero fingere di scannarsi tra F.Italia, le Leghe, quelle che vanno dall’uomo più inutile e parassita d’Italia Salvini a quella tipo Zaia , più antica e a cui darei subito l’autonomia ma dall’Italia, confini compresi e libertà di agganciarsi a chiunque . Naturalmente Verona e Venezia se le possono scordare come parte integrante del patrimonio artistico italico mentre chiaramente le zone industriale chi gliele tocca. .Del resto gli Zaiatori sono più compatti dei Salviniani, eccezzion fatta per Parcaroli che mi auguro, almeno per amor proprio visto che è abbastanza ricco e non per determinate qualità che neanche gli cerco sennò avrebbe avuto più pudore nello scegliere i suoi alleati che devolva tutto il suo stipendio da sindaco e in qualsiasi modo , basta che possano venire spesi fino all’ultimo da chi tanto bene non se la passa e senza che nemmeno un centesimo finisca nelle solite mani che diconsi buone ma forse non tutte lo sono. Camerino tra bassi e burroni non migliorerà, le Sae dovranno infracidire e disgregarsi prima o poi sennò rimarranno con i loro abitanti per chissà quanto tempo. Anzi Camerino a cui vogliono togliere pure la ricostruzione del carcere che dovrebbe essere già stata avviata assieme a tante altri edifici dovrà stare attenta anch’essa e non fidarsi di nessuno. Castelli sarà un ottimo vigile perché può aver sostituito Legnini solo per quello. Il problema non è che la Meloni gli dia milioni per la ricostruzione ma che li tenga per evitare la sua di demolizione.