Monte Bove in notturna con la neve
di Monia Orazi
Tornerà al suo posto la Croce di Monte Bove, caduta rovinosamente sotto il peso delle intemperie, degli anni, delle scosse di terremoto e delle tempeste di vento e pioggia nel marzo del 2020. Il manufatto si schiantò a terra e venne recuperato nel luglio dello stesso anno, grazie ad una meticolosa e spettacolare operazione aerea. Subito si è costituito un comitato di cittadini che già tre anni fa si è messo all’opera per far tornare la croce in cima al monte, per Ussita e la sua vallata un simbolo non solo di devozione ma anche sfondo di ricordi privati, di escursioni e momenti lieti vissuti dalla comunità.
Ne fanno parte varie persone, tra cui l’ex sindaco Marco Rinaldi, l’avvocato e giornalista Giuseppe De Rosa, altri ussitani e personalità locali. Il gruppo si è dato subito da fare con una raccolta fondi, che ha raggiunto quota 13mila euro e per realizzare una nuova croce, pronta da tempo, che è stata provvisoriamente collocata al campo sportivo.
A dare una svolta alla situazione di stallo, causata dalla pandemia, ci ha pensato il comune di Ussita, guidato dal sindaco Silvia Bernardini, che ha stanziato la cifra mancante per effettuare i lavori necessari al riposizionamento sulla cima del Bove, affidando anche alla ditta M. S. costruzioni di Roma, l’intervento propedeutico al posizionamento della nuova croce.
«Il riposizionamento della croce rappresenterebbe senza dubbio, un piccolo ma forte segnale di speranza dopo diversi anni difficili per per tutta la comunità, provata prima degli eventi sismici e poi dalla pandemia, proprio per il valore simbolico ed affettivo della croce. Infatti subito dopo la sua caduta, si è costituito un comitato spontaneo di cittadini con lo scopo e la volontà di raccogliere fondi e donazioni per coadiuvare il comune di Ussita», spiega l’amministrazione comunale.
Una volta terminati i lavori, con la realizzazione della fondazione, sarà riposizionata la nuova croce, identica in tutto e per tutto a quella che ha resistito dal 14 agosto 1982, a quota 1905 metri di altezza sulla cima del Bove. Occorrerà attendere l’arrivo della bella stagione per intervenire in quota e per riposizionare il manufatto, alto circa otto metri e dal peso di 800 chili, in quel punto del monte, diventato ormai una presenza familiare per chi alza lo sguardo alla cresta del Bove, in ogni stagione.
Capisco che a tutti non può piacere la croce, però per un cristiano portare una croce in cima a una vetta può essere una bella soddisfazione specialmente se si portava a spalla senza tante gare di appalto
Era stata posizionata da appassionati della montagna che in spalle l'avevano portata su, naturalmente a costo zero. Ora invece quanto costerà?
Sono contenta. Evviva
PNRR
Evviva!!! grazie
Finalmente!! Il Monte Bove non è lo stesso senza la croce... È un punto di riferimento...!!!
Finalmente
Era ora
Giustamente quella è la priorità, non certo ricostruire il paese....
Porcu diavolu putia dillo a me ce gliavo io a piantà la croce
Posto bellissimo
Non vi sta bene nulla
Stasera dormo meglio.
Evviva!
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