Il sindaco Giuliano Ciabocco alla presentazione dei due progetti
di Francesca Marsili
Presentati questa mattina, nell’auditorium Sant’Agostino, i progetti per la realizzazione delle nuove scuole di San Ginesio. La scuola come volano per la ripresa dell’entroterra, dove spicca il nuova Istituto professionale di Stato per l’industria e l’artigianato Renzo Frau la cui progettazione e parte esecutiva è stata donata dalla Fondazione Bocelli con l’obiettivo di valorizzare questo genere di indirizzo, di renderlo una fucina di nuove figure professionali altamente qualificate. Due le scuole, due i lotti. Il lotto A raggruppa nel nuovo plesso scolastico la scuola d’infanzia “Ciarlantini”, la scuola primaria “Allevi” e l’Isituto d’istruzione superiore “Gentili”. Il lotto B il nuovo istituto professionale di Stato per l’industria e l’artigianato Ipsia “Frau” che per la sua visione innovativa punta ad essere il proiettile d’argento della ripresa.
Presenti il neo commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco, l’ex commissario Giovanni Legnini, in video collegamento, il sub commissario Gianluca Loffredo, Laura Biancalani, direttore della Fondazione Andrea Bocelli e Isabella Tonnarelli, Responsabile unico del procedimento. Un risultato tanto atteso che ha avuto un percorso incidentato: dopo aver presentato i progetti per la ricostruzione delle scuole in un unico sito, la Soprintendenza, nel 2018, ha dato parare negativo a causa di un vecchio vincolo paesaggistico. «Con l’ordinanza 9 del 2021 fatta da Legnini siamo partiti con la ricostruzione delle due nuove scuole – spiega il primo cittadino – Abbiamo dovuto separare questi istituti che prima erano stati concepiti in un unico sito. Da qui i lotti A e B». Due progetti di scuole moderne importanti per il rilancio del territorio. «Visto che dovevamo ripartire da zero con i nostri istituti – prosegue il sindaco – abbiamo chiesto di avere qualcosa che fosse all’avanguardia, che ci consenta di presentarci non solo con la tradizione che San Ginesio aveva, come il Magistrale, il più antico delle Marche, ma anche con qualcosa di innovativo. Far tornare a vivere l’entroterra significa anche questo ed è fondamentale farlo ora».
Ciabocco sottolinea due aspetti. «Occorre che gli strumenti che vengano messi in campo siano quelli utili affinché le persone scelgano di vivere l’entroterra. Sarebbe importante, ad esempio, andare incontro alle esigenze dei piccoli paesi abbassando il numero minimo di iscrizioni. E questo non solo per San Ginesio. Poi è fondamentale innalzare l’offerta formativa. Se noi siamo bravi nel supportare quelle che sono le esigenze i numeri ci saranno. E’ un gioco di squadra». Il progetto del nuovo Ipsia Frau è stata donato, come pure la direzione dei lavori, dalla Fondazione Andrea Bocelli. «Quando Legnini ci ha coinvolti – spiega il direttore Biancalani – abbiamo detto di si perché nel nostro contributo alla ricostruzione delle scuole post sisma mancava un istituto superiore. E’ un’opera da 9 milioni, noi paghiamo la progettualità e la parte esecutiva. Un test importante, di collaborazione tra pubblico e privato. L’obiettivo della Fondazione Bocelli é quello di qualificare la figura dei ragazzi che scelgono gli istituti professionali».
Il nuovo Ipsia è stato concepito con l’idea di creare tre volumi, tre scatole della scienza, una fucina di innovazione tecnologica e di formazione con il nuovo laboratorio per la liuteria. Un progetto che punta a far essere, l’isitituto professionale, non l’ultima, ma la prima scelta dei ragazzi. Una scuola di oltre duemila metri quadrati realizzata in calcestruzzo prefabbricato, l’unico materiale che in questo momento permette velocità di realizzazione, sicurezza e costi contenuti. Dato il prezzo del legno e l’acciaio sono fuori controllo. Il responsabile unico del procedimento Isabella Tonnarelli sottolinea: «Questi edifici sono entrambi strategici, in classe quarta – spiega Tonnarelli – con un livello di resistenza sismica massima visto i livello di danno che ha subito il comune di San Ginesio nel sisma 2016. Sono edifici molto sicuri e nel caso caso del progetto che ci ha dato la Fondazione c’è stata molta attenzione anche dal punto di vista pedagogico. E’ importante sia per il rilancio del borgo sia perché attorno alla scuola ruota tutta società. In vista della realizzazione di questi edifici abbiamo visto anche un aumento delle iscrizioni, soprattutto nell’Ipsia».
Il cronoprogramma relativo al lotto A prevede per fine gennaio la chiusura del progetto definitivo e la trasmissione alla struttura commissariale per la convocazione della Conferenza dei servizi al fine dell’ottenimento di tutti i pareri da parte dei soggetti interessati all’approvazione del progetto. Entro febbraio l’approvazione del progetto definitivo in conferenza di servizi e validazione. Contemporaneamente il Comune procederà alla redazione della documentazione necessaria all’avvio dei lavori. Inizio marzo il Comune di San Ginesio darà mandato al Raggruppamento di imprese di procedere alla elaborazione del progetto definitivo. Fine aprile-inizio maggio è previsto l’inizio dei lavori. Per il lotto B, il nuovo istituto professionale di Stato “R. Frau”, l’inizio dei lavori è previsto per fine aprile, inizio maggio.
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