Giovanni Legnini e Guido Castelli
«Sulla nomina di Castelli a commissario alla Ricostruzione abbiamo fatto qualche polemica di troppo. Chiedo scusa per la mia parte politica». Le parole pronunciate dal sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, sul senatore Guido Castelli, chiamato dalla premier Giorgia Meloni a ricoprire l’incarico di commissario alla Ricostruzione, hanno, come prevedibile, sollevato un vespaio in casa dem.
E giù con le prese di distanza dalle dichiarazioni del primo cittadino pesarese. Ma la sua uscita ha fatto emergere anche dei distinguo, come quello del consigliere regionale Pd, il fermano Fabrizio Cesetti il quale ha rivelato che non era favorevole a chiedere le dimissioni da senatore a Castelli. Una richiesta avanzata proprio dal gruppo Pd in Regione, di cui Cesetti fa parte.
Fabrizio Cesetti del Pd
Insomma Cesetti ha ridimensionato l’affondo dei dem contro Castelli pur ribadendo di essere contrario alla sostituzione di Legnini. Oggi il consigliere regionale dem ha deciso di dire la sua sulle esternazioni di Ricci: «Non vorrei entrare in queste polemiche ma se me lo chiedete, a mio avviso Ricci ha sbagliato nel chiedere scusa per conto di altri. Io non ero d’accordo nel chiedere le dimissioni da senatore a Castelli fermo restando che a mio avviso Legnini non andava sostituito ma solo per garantire continuità al processo di ricostruzione. Però ci sta che un Governo che si insedia effettui il cosiddetto spoil system. Non ci vedo nulla di male nell’augurare a Castelli un “in bocca al lupo”’.
Matteo Ricci e Guido Castelli in Tv
Lo ha fatto Ricci, lo ha fatto Legnini, l’ho fatto anche io precisandogli che ero per la continuità su Legnini proprio per continuità sulla Ricostruzione, perché ha ben operato. Sulla figura di Castelli nulla da dire. Di sicuro è tra le figure più capaci a disposizione del governo. Ha anche seguito da assessore la Ricostruzione, un pò meno il Bilancio. E anche questo l’ho detto direttamente a lui. Di certo con questa polemica è stato fatto uno spot assolutamente gratuito al centrodestra».
Resta la richiesta di dimissioni da senatore avanzata dal gruppo Pd. «Ripeto che non ero d’accordo. Quando ad occuparsi della Ricostruzione è stata la De Micheli mica sono state chieste le sue dimissioni. La richiesta è partita come gruppo consiliare, a maggioranza. Sia chiaro: è assolutamente legittima, ma dal canto mio non condivisibile».
Ricci (Pd) a sorpresa su Castelli: «Troppe polemiche sulla sua nomina» (Video)
«Castelli commissario, errore cambiare Ora lasci la carica di senatore»
Perché, qualcuno pensa ancora che il PD sia un partito di sinistra?
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Il Pd sono decenni che non è più un partito di sinistra. Quindi non si capisce la volontà di ricrearlo quando, ammesso che ci siano,bisognerebbe isolare chi dopo aver passato tanto tempo in questo partito possa essere avere ancora degli ideali che si rifanno ad un passato troppo lontano per essere ricordato soprattutto dalle mezze tacche che lo hanno preso in mano. C’è da trovare e penso sia normale un opposizione a questa destra che non vedo perché dovrebbe tenere il pallino in mano. Detto questo dov’è la sinistra? C’è qualcosa che gli assomiglia? Se c’è va alimentata, non per altro per continuare chissà per quanto tempo a sentire le idiozie di chi adesso governa e sono tante, diciamo pure troppe?
Bravo Cesetti! Si rivolga all’ex sindaco di Macerata ….