L’incontro in prefettura
di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)
Quindici caserme che saranno ricostruite nella provincia per un investimento di 51,8 milioni di euro, ma anche la progressione dei lavori legati a provveditorato, prefettura e questura, la demolizione e ricostruzione dei condomini di via Maffeo Pantaleoni e la futura collocazione delle nuove caserme di carabinieri e polizia di Stato nel capoluogo.
Guido Castelli
Interventi illustrati oggi nella sede del Palazzo del Governo da parte del prefetto Flavio Ferdani, il sottosegretario di Stato al Mef Lucia Albano, il Commissario straordinario alla ricostruzione senatore Guido Castelli, la senatrice Elena Leonardi, il presidente della Provincia Sandro Parcaroli accompagnato dal dirigente Luca Fraticelli, Roberto Vespasiani dirigente dell’Ufficio di ambito di Macerata dell’Usr e l’ingegnere Cristian Torretta direttore regionale dell’Agenzia del Demanio.
Il ‘cuore’ delle opere che riguardano i presidi di sicurezza dello Stato sarà impegnato nell’entroterra più colpito dal sisma del 2016: 42,8 milioni di euro riguardano 12 interventi finanziati con ordinanza speciale del Commissario 27/2021, un intervento di ricostruzione per 3,8 milioni di finanziamento per i vigili del fuoco e due opere per 5,2 milioni che riguardano l’efficientamento e adeguamento sismico/energetico finanziato dall’Agenzia del Demanio.
Il prefetto Flavio Ferdani
Gli interventi di ricostruzione riguardano le ex caserme dei carabinieri forestali di Fiastra, Pieve Torina, Visso, Serravalle, Castelsantangelo, la caserma dei carabinieri di San Severino, il complesso della chiesa di San Francesco e carcere giudiziario e nuova caserma carabinieri di Camerino, il reparto carabinieri Parco nazionale dei Sibillini di Visso, l’ex caserma forestale parco di Castelsantangelo e la stessa di Ussita, la caserma di Tolentino, l’ex caserma dei vigili del fuoco di Camerino, la caserma dei vigili del fuoco di Camerino. Adeguamento sismico ed efficientamento energetico che toccherà invece la caserma dei carabinieri di Camerino e quella di Castelraimondo.
L’Arma vedrà finanziati 13 interventi per 43,5 milioni di euro mentre i vigili del fuoco 2 interventi per 8,3 milioni di euro. Di questi l’80% sono previsti in partenza entro il 2023. «E’ stato un incontro molto proficuo – ha esordito il prefetto Flavio Ferdani – ci siamo confrontati sul tema della ricostruzione e per quello che mi riguarda più direttamente sull’immobile danneggiato della prefettura. C’è assoluta condivisione e continuità dell’azione a favore dei territorio e dei cittadini per procedere nell’attività di ricostruzione post sisma. La presenza di tanti rappresentanti del governo oggi qui segnala la vicinanza e l’attenzione che c’è verso l’intera provincia».
Lucia Albano con il prefetto Flavio Ferdani
La sottosegretaria al Mef, Lucia Albano ha rimarcato come «il governo voglia accelerare sulla ricostruzione post sisma nel maceratese che è stata la provincia più colpita. Rappresento anche l’Agenzia del Demanio ed il contributo dato in questa fase da parte della struttura di progettazione che ha consentito, unitamente ai fondi messi a disposizione, un alto livello di ricostruzione con uno sguardo a sostenibilità, connettività, accessibilità e digitalizzazione. Grazie anche ai 150 tecnici che operano nella struttura dell’Agenzia del Demanio». Importante anche lo sguardo su Macerata città, attenzione che ha riportato il Commissario alla ricostruzione Guido Castelli. «C’è una duplice visione che riguarda il territorio con gli interventi sulle caserme – ha esordito il senatore – e poi il capoluogo. Nel primo caso segnalo come lo sforzo sia indirizzato verso quei territori interni che vogliamo sostenere e rilanciare con la presenza dello Stato. Passiamo dalla norma ai cantieri nei prossimi mesi. Per quanto riguarda Macerata c’è l’ordinanza speciale che avevamo approvato riguardante i tre plessi storici che sono su questa piazza, prefettura per circa 13 milioni, provveditorato 2,5 milioni e questura 4 milioni ed i lavori sono partiti lo scorso 13 febbraio. Tutto ciò si aggiunge all’ordinanza Università che prevede entro il 31 marzo l’indizione conferenze di servizi per tre dei cinque contenitori che sono oggetto dell’ordinanza stessa. Concludo con la valutazione che stiamo facendo col Comune per l’ordinanza di via Maffeo Pantaleoni, dove dovranno essere demolite e ricostruite 8 palazzine per circa cento unità abitative. Siamo prossimi a definire un’interlocuzione per le conseguenze che l’intervento può avere sulla strada, studiando un meccanismo che tramite l’ordinanza speciale ci consenta di raggiungere gli obiettivi perseguiti dai privati ma anche dall’ente pubblico».
Sandro Parcaroli
Il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, si è soffermato sugli interventi che sono già partiti per il provveditorato e che successivamente riguarderanno prefettura e in ultimo la questura. «Non è facile far combaciare tutte le esigenze ma stiamo lavorando intanto sul Palazzo del Governo con questo primo intervento che seguirà poi quelli relativi a caserme di polizia e carabinieri con le nuove sedi anche se non c’è alcuna intenzione da parte nostra di impoverire il centro storico tutt’altro –ha detto Parcaroli -. Questi palazzi saranno comunque utilizzati non resteranno vuoti. I lavori per il provveditorato dureranno 450 giorni e quindi prevediamo che luglio 2024 si potrà rientrare nel provveditorato e si possa poi continuare col cronoprogramma per gli altri interventi previsti. Terremo particolarmente conto delle esigenze delle attività commerciali che insistono sulla piazza per non danneggiarle con l’apertura dei cantieri».
Sulle nuova caserme di polizia e carabinieri del capoluogo ci sarà una tempistica diversa nel loro trasferimento. Per la caserma dei carabinieri i tempi non saranno immediati anche se pare sia stata individuata la nuova struttura che la ospiterà fuori dal centro storico. Più chiaro il quadro che riguarda invece la questura e la polizia stradale di Macerata che hanno un’area già ben definita dove sarà costruita.
«La caserma dei carabinieri per il momento resterà nell’immobile che la ospita – ha ribadito il direttore del Demanio regionale, Cristian Torretta – ma abbiamo già individuato l’area destinata alla nuova struttura che annunceremo successivamente. Per la nuova questura il Comune ha messo a disposizione un’area (Fontescodella, ndr) che è stata visionata ed è risultata idonea per la costruzione della nuova sede. Adesso procederemo coi passaggi necessari per il trasferimento di proprietà dal Comune allo Stato e definito il finanziamento potremo avviare anche la progettazione del nuovo sito.
Cristian Torretta e Roberto Vespasiani (a destra)
La rigenerazione urbana complessiva non comprende solo carabinieri e questura e non andrà a scapito del centro storico che continuerà ad essere sviluppato, favorendo però l’operatività di carabinieri e polizia che nelle nuove sedi godranno della possibilità di intervenire in maniera più veloce e rapida nei casi di necessità. Concludendo contiamo che di questi 15 interventi programmati sulle caserme per l’80% aprano nel 2023, i primi saranno a maggio Pieve Torina e giugno Fiastra e via gli altri che dovranno essere realizzati nell’arco di 3 anni». Infine il senatore Guido Castelli ha chiosato sulla norma che riguarda lo stop alle cessione del credito del Superbonus 110% riferita alla ricostruzione. «Siamo già al lavoro per capire come arginare gli effetti negativi che ci sono in un decreto che comunque in se è assolutamente condivisibile –ha detto Castelli -. C’è già un’interlocuzione col sottosegretario e con la Presidenza del consiglio per fare in modo che comunque la possibilità di utilizzare il Superbonus non sia impedita e sia resa possibile per quanto riguarda la ricostruzione post sisma. Vi dico che già ora la situazione era alquanto compromessa perché il 110%, per la situazione che si era data, era già bloccato da qualche tempo perché la cessione dei crediti ha evidenziato le criticità che sono emerse in maniera abbastanza chiara in questi mesi. Però siamo al lavoro per limitarne gli effetti e l’impatto che può avere sulla ricostruzione post sisma».
Sandro Parcaroli con Elena Leonardi
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