Un’area sae a Camerino
di Monia Orazi
Sae in affitto nei comuni del cratere, la possibilità è ormai reale, sulla base delle regole stabilite nel giugno 2022 da Regione e Protezione civile. Tra i primi centri ad approvare il regolamento comunale per la riassegnazione, sulla base di quanto deciso dalla Regione, sono stati il comune di Fiastra già da diversi mesi e quello di Camerino nel recente consiglio comunale.
Si iniziano a liberare le soluzioni abitative di emergenza e sono soprattutto i proprietari di seconde case a chiedere ai comuni di poter affittare una casetta, oppure chi si trova a dover lasciare la propria abitazione per l’inizio dei lavori di ristrutturazione post terremoto. In altri casi ad avere bisogno di alloggio sono gli operai delle imprese edili impegnate nella ricostruzione post terremoto. Tra i criteri che danno priorità nell’assegnazione il percepire il contributo di autonoma sistemazione, coloro che la cui abitazione è interessata da lavori post terremoto, poi coloro che vogliono una casetta di maggiori dimensioni per l’aumento dei componenti del nucleo familiare o esigenze sanitarie, coloro che già assegnatari di cas o sae si trasferiscono da un altro comune.
Ci sono poi una serie di altri criteri, come quelli che permettono di prenderne possesso ai proprietari di seconde case ad esempio, a patto che ci siano casette libere e paghino l’affitto. Per avere la casetta basta presentare domanda al Comune che formula una graduatoria, che sarà aggiornata ogni 6 mesi. Il canone di locazione è equiparato agli alloggi dell’edilizia residenziale pubblica con un taglio del 30 per cento e varia dai 38 euro mensili di una sae di 40 metri quadrati nelle frazioni di Camerino, ai 119 di una sae da 80 metri quadrati, che si trova nelle aree urbanizzate di Camerino.
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