Patrizio Leonelli, sindaco di Castelraimondo
«Sono passati ormai 6 anni dal terremoto che ha devastato le nostre zone. Purtroppo abbiamo ancora persone che non sono riuscite a rientrare nelle loro case e penso che ancora per diverso tempo sarà così». Inizia con queste parole il messaggio del sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli a sei anni dal sisma. «Il mio lavoro e il mio augurio vanno proprio nella direzione di far tornare a casa tutte le famiglie sfollate. Non abbiamo ditte a sufficienza per far accelerare la ricostruzione, non abbiamo tecnici a sufficienza per le progettazioni, a Castelraimondo come nei comuni vicini – sottolinea il primo cittadino -. Siamo oberati di lavoro e non riusciamo a smaltirlo come dovremo. Ci si è messo di mezzo anche il rincaro dei materiali e dell’energia, non bastavano terremoto e pandemia. È una situazione un po’ anomala che però deve terminare al più presto. Questo sisma ci ha ricordato poi che siamo gente dura e abituata purtroppo alle sofferenze. Dobbiamo essere sempre attenti e vigili, visto che siamo in un territorio sismico questa attenzione va messa nella costruzione degli edifici, quindi nella prevenzione. Se non abbiamo avuto vittime nelle nostre zone lo dobbiamo proprio a quanto fatto dopo il sisma del 1997 – conclude Leonelli -. Speriamo che fra un anno, al prossimo anniversario, la situazione sia ben diversa da ora e soprattutto non ci siano altre emergenze nel mezzo che condizionino di nuovo tutto lo scenario».
Ringraziamo al genio che si è inventato il 110%, le ditte e tecnici hanno preferito orientarsi su questi lavori. È stato permesso di ristrutturare anche le terze case lasciando indietro chi di casa ne ha una sola. Speriamo che tutto questo finisca presto.
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