Il pronto soccorso a Camerino
di Luca Patrassi
“Corri, andiamo al pronto soccorso”: un modo di dire dei tempi andati, ora, se si decide di fare una cosa del genere, bisogna organizzarsi per bene, non che serva pensare ad organizzarsi per una giornata, ma ci siamo quasi vicini.
L’estate è passata, non si leggono più, sugli atti ufficiali dell’Asur, le dichiarazioni di stato di crisi, di rischio di interruzione di pubblico servizio per impossibilità di copertura dei turni di lavoro appunto al Pronto soccorso, ma la situazione di fatto è rimasta tale.
L’unica novità è che sono spariti i dati ufficiali, cancellata anche l’app che prima indicava la situazione delle presenze e dei tempi di attesa nei Pronto soccorso dell’Area Vasta 3. «Stiamo cambiando sistema informatico», hanno detto i vertici aziendali settimane fa per giudicare l’assenza di dati, il blackout continua.
Tempo fa Cronache Maceratesi aveva chiesto alla direzione di Av3 i dati settimanali, nello specifico la settimana dal 5 all’11 settembre, delle presenze nei Pronto Soccorso e nei Punti di primo intervento (leggi l’articolo).
Immediato il sì alla richiesta, un po’ più lenta la trasmissione dei dati che sono arrivati a ridosso delle elezioni. Dati che vengono pubblicati oggi, poi magari ci sarà lo stesso chi vorrà parlare di «attacco politico». Secondo i dati trasmessi dalla direzione dell’Av3 il Pronto soccorso di Macerata ha registrato 642 accessi, Civitanova 407, Tolentino 88, Recanati 139, San Severino 190, Camerino 150.
Normalmente nei Pronto soccorso arrivano, o dovrebbero, i codici più gravi, i reparti minori trattano quelli meno gravi. Trattandosi di dati settimanali di reparti aperti h 24, la matematica dice che – sempre secondo i dati forniti dall’Av3 – a Macerata mediamente trattano quattro persone all’ora, a Civitanova due all’ora, a Camerino poco meno di una all’ora.
I servizi territoriali vanno garantiti, ripetono da un paio di anni dalla Regione, il problema è capire se la proverbiale coperta che si tira per l’entroterra scopre zone più abitate come Civitanova e Macerata. Il cronista di Cronache Maceratesi si è fatto un giro a Macerata e a Camerino e in quest’ultimo è arrivato, in un normalissimo giorno feriale, poco prima delle 8. Pronto soccorso, sala di attesa vuota, porta scorrevole, nessuno allo sportello, nessuno nei corridoi, barelle vuote, due stanze vuote, si vede un paziente seduto su una lettiga. All’esterno non circola nessuno, una ambulanza in sosta della Croce Rossa.
Spostamento al Cup, ci sono tre casse, una sola aperta in fila tre persone: nell’ora successiva al massimo si arriva a quattro persone in coda ma ci sono anche parecchi minuti di vuoto con l’addetto allo sportello che si preoccupa (giustamente) di spostarsi per aggiornare in qualche modo il contatore delle persone che alle 9 indica il numero 56, magari con i tre-quattro finali saranno anche stati sessanta.
Al Pronto soccorso la situazione alle 9 appare identica, di diverso c’è il personale che si muove ed è visibile: passa un paziente che si avvia verso la Radiologia. All’esterno sempre nessun segno di vita, qualcuno si fuma una sigaretta. A Macerata attorno alle 10 il Pronto soccorso si presenta con alcune ambulanze all’esterno e una venticinquina di persone in attesa, nella sala interna e all’esterno. Resta il dubbio che le statistiche siano come i proverbiali polli di Trilussa: uno a testa, in teoria. Ma i servizi territoriali sono assicurati, in particolare nell’entroterra. Di uguali per tutti ci sono i cartelli all’interno degli ospedali: in uno a Camerino c’è scritto «divieto d’assembramento». Nessuno ha aggiunto «magari».
Il primario Sicolo: «A Camerino si lavora con gli stessi ritmi di Macerata e di Civitanova»
Magari saranno tutti nelle cliniche (pseudo) private
Camerino lasciamo perde meglio non nominarlo
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Ma è uno scherzo vero….?
A Camerino armatevi di sdraio, coperte, pigiama, e portatevi del cibo, tanto cibo, per una lunga e noiosa attesa. Chissà se dietro il vetro giocano a briscola, scopa, monopoli !! A volte non c’è nessuno, ma tu, aspettii, aspetti, e aspetti.
A Macerata siamo messi bene,
C’è la carità cristiana che risolve tutto
Ma che articolo è? L’autore di questo pezzo si definisce giornalista? Per lo stesso problema ho dovuto accompagnare una persona all’ospedale di Ascoli e, nei giorni seguenti, a quello di Camerino. C’erano meno persone all’ospedale di Ascoli, ed era un sabato sera. Ma ripeto davvero: che articolo è? Come si fanno a paragonare situazioni completamente diverse in una giornata! D’estate qui è un mezzo deserto, è nel post ferie che la zona torna a riempirsi, grazie anche agli studenti. Poi secondo la logica dell’articolo (se logica c’è!), uno di Visso dovrebbe farsi 70 km per un’urgenza, sperando che non ci sia traffico nella zona di Piediripa, perché se ci fosse traffico si risolve il problema; non ci si arriva vivi.
Claudia Grassi. La nuova Giunta regionale sta investendo sui piccoli ospedali, però le persone preferiscono,recarsi agli ospedali di Macerata e Civitanova. Chissà se anche da Visso non siano andate a questi ospedali o magari vanno a Foligno? Perché mai?