Marco Cappato e Filomena Gallo dell’associazione Coscioni
Antonio, paziente marchigiano tetraplegico dal 2014, è il secondo italiano che potrà accedere legalmente al suicidio assistito in Italia. E lo potrà fare ancora una volta proprio nelle Marche.
Dopo Federico Carboni, il 44enne di Senigallia morto il 16 giugno scorso dopo essersi autosomministrato il farmaco letale, ora anche Antonio (nome di fantasia), assistito dal collegio legale dell’associazione Luca Coscioni, è riuscito a far valere il proprio diritto di vedere rispettata la sua volontà di accedere al suicidio medicalmente assistito. La procedura in Italia è legale solo alla presenza delle quattro condizioni indicate dalla Corte costituzionale nella cosiddetta sentenza di incostituzionalità “Cappato\Antoniani”, nello specifico: “proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di una persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, sempre che tali condizioni e le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale, previo parere del comitato etico territorialmente competente”.
Filomena Gallo
«La commissione di esperti dell’Asur Marche – spiega l’associazione Coscioni – ha, dunque, inviato il parere che mancava sul farmaco e sulle modalità di auto somministrazione: i due punti che erano rimasti in sospeso dopo la relazione medica inviata al comitato rtico e il relativo parere». I legali di Antonio avevano inviato una diffida legale affinché l’ordinanza del giudice del tribunale di Fermo fosse eseguita in ogni parte, inclusa la parte attinente alle modalità possibili in modo che Antonio potesse autosomministrarsi il farmaco.
Il parere emesso all’unanimità conferma quanto indicato dalla relazione del dottor Mario Riccio, medico anestesista e consulente del collegio legale di “Antonio”, in cui si individuano il farmaco idoneo e le modalità di autosomministrazione più opportune per poter attuare la richiesta di suicidio assistito formulata dallo stesso Antonio. «Il Tiopentone sodico e i dosaggi indicati risultano compatibili agli scopi prefissati da Antonio – si legge nel parere – La modalità di somministrazione è compatibile con la scelta del farmaco ed attuabile in autonomia in un contesto operativo decoroso e con effetti fisicamente non dolorosi per l’autore nel frangente del fine vita».
«Con questo ultimo atto da parte dell’Asur Marche, che conferma il farmaco e le modalità per procedere con il suicidio assistito, senza che l’aiuto configuri reato ai sensi dell’articolo 580 del codice penale, si è conclusa la procedura prevista dalla Consulta affinché Antonio, quando vorrà, potrà porre fine alle sue sofferenze – ha dichiarato Filomena Gallo, codifensore di Antonio e segretaria dell’associazione Luca Coscioni – Ora Antonio è finalmente libero di scegliere se e quando procedere. Ma ci sono voluti quasi due anni affinché questo suo diritto venisse rispettato. Un tempo lunghissimo per persone che si trovano in condizioni di estrema sofferenza e che, purtroppo, molti malati, non hanno. Per questo come Associazione Luca Coscioni continueremo a batterci affinché venga eliminata ogni discriminazione per le persone malate nell’accesso al suicidio medicalmente assistito. Il comitato etico, a seguito della relazione della commissione medica dell’Asur delle Marche, pur confermando con parere che Antonio è capace di autodeterminarsi, è affetto da patologia irreversibile che produce sofferenza fisica o psicologica ed è sottoposto a trattamenti di sostegno vitale come da sentenza 242/19 della Consulta, raccomanda di tentare di rafforzare l’assistenza e le cure palliative e lo scorso luglio aveva comunicato parere negativo alla richiesta di Antonio, parere che attualmente conferma con una nota. È bene ricordare che, a seguito di tale raccomandazione da parte del Cerm, Antonio non ha ricevuto dall’Asur nessuno degli interventi raccomandati. Interventi che, in ogni caso, Antonio accetterebbe solo allo scopo di un miglioramento della sua attuale qualità della vita ma che, come da lui stesso dichiarato, non modificherebbero la sua intenzione di procedere con il suicidio assistito. Ricordiamo, inoltre, che il comitato etico è chiamato a esprimersi solo sulla presenza o meno delle condizioni per poter accedere al suicidio assistito e che il suo parere non è vincolante. Ci auguriamo, comunque, che l’Asur Marche fornisca tutti gli interventi indicati dal comitato etico fino al giorno in cui Antonio deciderà di procedere con il suicidio assistito».
L’associazione fa sapere che Antonio, alla notizia della relazione che conferma le modalità idonee e il farmaco che potrà auto somministrarsi, ha dichiarato: «Stavo per riprendere i contatti con la struttura svizzera che avevo contattato prima di questo percorso ma oggi, alla notizia della conferma del farmaco e delle modalità che potrò seguire, sono felice di poter avere vicino i miei cari qui con me, a casa mia fino all’ultimo momento. Inizio ora a predisporre ogni cosa al fine di procedere in tempi brevi con il suicidio assistito».
(di Redazione Cm)
Buon viaggio
Il corpo e la vita sono miei.Quindi decido io per me. I fascistelli di turno possono andare nel solito posto. Buon viaggio
Si tocca un tasto molto dolente. Non siamo pronti........ Inoltre delle sofferenze di persone malate tanta responsabilità è proprio dei politici ignavi che riducono al osso sanità e tante altre cose che potrebbero aiutare. Come ha detto qualcuno preferiscono lasciarci il diritto di morire in anticipo (e suicidati con complici ovviamente) che farci avere controlli gratuiti a tappeto screening e medicine di ogni tipo.
Romano Mandozzi se hai un incidente grave,in moto,macchina,bicicletta,monopattino, che ti lascia tetraplegico,puoi fare tutti i controlli, screening e avere medicine ma sempre tetraplegico rimani. Che chi vuole continuare a vivere cosi e chi vuole morire .
Fabiola hai ragione ma lo stato vuole farci o no avere una vita migliore possibile? Preferisce sbatterci in faccia eutanasia e suicidio assistito
Finalmente qualcuno che comprende quello che dico. Io nelle mie teorie, ipotizzo.una correlazione tra liberismo, ed eutanasia. Mi piacerebbe conoscere l' opinione di tutti, purche ben argomentate. Ovviamente chi si limita ad insultare chi non applaude all' eutanasia, chi dice che coloro che vogliono il.rispetto della vita siano dei non sani di mente che è dovere del.malato chiedere di morire per non gravare sullo stato e sulle famiglie chi definisce gli altri fascisti, e non sa motivare le sue decisioni, non ha il mio rispetto
Antonio Iovino ce ne faremo una ragione
Antonio Iovino Per buttare tutto in politica e a fazioni per qualsiasi cosa in particolare in situazioni come questa non so se definirlo fascista saffico o altro, di certo è una persona che non rispetta un diritto fondamentale di qualsiasi soggetto e non oggetto, oppure si attivino per chiedere il... Miracolo.
Curare ed assistere i cittadini costa. Non ne parliamo se anziani, disabili, o malati. Per lo stato l' eutanasia è la scelta più comoda e meno dispendiosa
Romano Mandozzi Ecco dove sta il problema.. Non siamo pronti... quando in realtà VOI non siete pronti e vorreste che tutti seguissero le vostre idee!
Carlo se la metti così allora siete VOI che volete inculcare le vostre idee...... Ovviamente così non andiamo da nessuna parte. Ridurre tutto a un NOI e VOI è ridicolo. Ma Chi? Fascisti e Comunisti? Chi? Per te è tutto semplice ma io dico che non è cosi semplice....... non siamo pronti te lo dico che CI ho osservato attentamente da 48 anni e so come ci comportiamo........ parli così perché ti piace l'idea di libertà ideologica. Ma non consideri le opinioni e le idee degli altri, né fai un dibattito...... allora chi impone cosa? Sai che me ne frega se gli altri devono per forza seguire le mie idee? Ma vedo che invece le mie di idee vengono calpestate.........
Romano Mandozzi Lasciamo perdere i fascisti e i comunisti... tu 48,io 62...qui c'è una fetta di paese che è rimasta al Regno Pontificio e alle sue idee deliranti. Non c'è nulla da inculcare, c'è solo da rispettare la legittima volontà altrui!
La gente vuole essere aiutata a vivere. E i politici chiudono ospedali..gente malata oncologica lasciata senza cure perché troppo costose. E questi pensano solo ad introdurre il suicidio assistito. Questo sono i nostri politicanti Vergogna
Secondo lei è vita vivere come una pianta incapace di muovere un dito e pesare sui familiari in tutto e per tutto .... Qualsiasi persona sana di mente non la vuole
Antonio Iovino il suicidio assistito è un diritto che tutti noi dovremmo poter avere! Poi c'è la sanità pubblica che è un'altra storia! Una cosa non esclude l'altra!
Sara Ciminari il discorso è lo stesso. Compito dello stato è tutelare la vita dei cittadini. Lo stato non può autorizzare la morte dei sui cittadini. Se si ammette il principio che uccidere è lecito , lo stato prefirera' uccidere e risparmiare che curare. E addio sanità.pubblica. cosa che del resto sta succedendo. Io credo ci sia una relazione tra liberismo e tutta questa smania di introdurre l' eutanasia
Antonio Iovino non ci siamo proprio! Lo stato deve garantire il MIO diritto di scegliere se morire senza soffrire!
Federico la deriva da me temuta già si intravede nel tuo commento. Secondo te la persona sana di mente, che dipende dai familiari dovrebbe chiedere il suicidio.assistito. quindi chi non lo chiederà può benissimo essere considerato un incapace, ed il giudice potrà decidere per la sua morte. Ti invito a seguire Palumbo , associazione finalmente abile, disabile totale che minaccia di querelare coloro che lo istigano al.suicidio.
Antonio Iovino lei non ha la più pallida idea di cosa sia l'eutanasia... 1)la persona che ne fa richiesta deve essere pienamente capace di intendere e volere,deve avere una patologia irreversibile portatrice di gravi sofferenze fisiche o psichiche, e deve sopravvivere grazie a trattamenti di sostegno vitale.
Marco conosco bene la materia anche a livello universitario. Nei sistemi che introducono l' eutanasia è come dici tu, ma è solo una fase di passaggio. Piano piano che ci si abitua all' idea che la vita è un bene disponibile, ecco che le maglie si allargano. Nel regno unito, ora sono i giudici a decidere della vita e della morte degli incapaci ed anche contro la volontà dei genitori
Non esiste il diritto di morire. E chi vuol suicidarsi non ha certo bisogno dell' autorizzazione statale chi vuole vivere invece ha bisogno dello stato. Ma lo stato ci ha abbandonato. Continuate così il 25 settembre nessuno verrà a votare
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