I direttori delle Unita Operative Complesse di Macerata
di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Festa in piazza della Libertà organizzata dal Comune di Macerata, con la collaborazione della direzione dell’Area Vasta 3, per omaggiare gli operatori sanitari per due anni, ed ancora, in prima linea nel combattere l’ondata pandemica ed offrire assistenza.
Sandro Parcaroli e Daniela Corsi
L’amministrazione a guida Parcaroli ha voluto organizzare una cerimonia pubblica per omaggiare le centinaia di protagonisti, medici, infermieri e oss, in prima fila nelle strutture ospedaliere e negli altri servizi territoriali maceratesi dell’Asur. Centinaia di attestati agli operatori sanitari, dai direttori di dipartimento ai collaboratori, centinaia di presenze in piazza, tra gli altri ospiti c’erano i sindaci di Civitanova, San Severino e Camerino, il rettore di Unimc Francesco Adornato, il presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti, la consigliera regionale Anna Menghi, il presidente dell’Ircer Giuliano Centioni, l’ex deputato Tullio Patassini, esponenti di maggioranza e dell’opposizione del Comune, oltre il comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata e il vice della Guardia di Finanza. Sul palco come gran cerimoniere c’è il dirigente Gianluca Puliti che – come noto – lascerà l’incarico a fine anno (leggi l’articolo).
In apertura della cerimonia un minuto di silenzio per ricordare le vittime del Covid. A fare gli onori di casa è stato il primo cittadino Sandro Parcaroli il quale ha assicurato che «con una piazza così bella, non mi sono preparato nessun discorso, dico solo grazie, grazie a voi angeli del territorio, voi che sie rimasti dentro l’ospedale mentre noi eravamo chiusi nelle nostre case, e lo avete fatto pur con la preoccupazione per voi, per le vostre famiglie, per i pazienti. Siete stati favolosi». Rotto il ghiaccio, il sindaco si è un po’ fatto la prendere la mano ed è finito sul discorso (minato) del nuovo ospedale: «quando faremo il nuovo ospedale, noi lo disegneremo tutti insieme, destra e sinistra, l’ospedale è di tutti» ha aggiunto senza nascondere la commozione.
Microfono alla direttrice dell’Av3 Daniela Corsi: «Grazie, bellissima iniziativa venuta dal cuore. Quello che rimarrà nei nostri cuori della pandemia è la difficoltà, la fatica fatta. Dico grazie per tutto quello che è stato fatto e per quello che stiamo facendo, pur tra le difficoltà legate anche alla carenza di personale, ma chi sceglie questo lavoro lo fa perchè ci crede». Interventi firmati anche dal consigliere comunale delegato alla sanità Giordano Ripa e del presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani. Non solo operatori sanitari e politica: toccante e fortemente simbolico l’intervento del dipendente comunale Mario Pazzarelli che ha raccontato le sue lunghe settimane in bilico tra la vita e la morte, tra sogni e sorrisi, una serie di peggioramenti fino a una videochiamata che gli ha restituito l’emozione di tornare in famiglia, da un reparto di ospedale all’altro fino alla riabilitazione finale al Santo Stefano. «Un percorso – ha sottolineato un commosso Pazzerelli – fatto anche di preghiera e di riconsiderazione del senso della vita».
Premiazioni e consegna di attestati in serie fino al primario del Pronto Soccorso dell’ospedale di Macerata Emanuele Rossi che ha voluto sottolineare alcuni concetti: «Dico grazie ai collaboratori, senza i quali non avremmo superato questi due anni, persone che hanno dato più del massimo, hanno dato il 110% come il superbonus. Voglio però sottolineare un aspetto non secondario e non scontato: la collaborazione e il sostegno che ci sono arrivati sempre al massimo dalla politica e dalla istituzioni, dalla polizia, dai carabinieri. Grazie e grazie anche a Daniela Corsi, cara amica, medico competente e capace direttore generale. Non è finita, continueremo a mettercela tutta».
Mario Pazzarelli
Ha chiuso gli interventi, anche perchèéè arrivato per ultimo, «per un impiccio» come hanno sottolineato dal palco, l’assessore regionale Filippo Saltamartini: «Siete voi i protagonisti di questa giornata eroi veri, nonostante che la riduzione negli anni passati della spesa pubblica ha portato l’Asur Marche ad avere 1.800 medici in meno. Ora, dall’emergenza la partita si sposta all’erogazione dei servizi normali. Io non sono candidato alle prossime elezioni ma l’argomento del trattamento del personale dovrà essere affrontato dal prossimo governo. La professionalità, l’impegno e la carità cristiana devono essere remunerate in maniera specifica. Il merito e la professionalità devono essere riconosciuti. Anche la cronaca di ieri ci dice che un folle ha dato in escandescenze in un Pronto Soccorso, nessuno può pretendere di saltare la fila, è ora di riaprire il posto di polizia negli ospedali».
Pronto Soccorso Medicina d’Urgenza
Prevenzione primaria
Ordine dei medici
Ordine dei medici
Medici di rianimazione
Medicina Geriatria
Medici area Covid
Mario Pazzarelli
Mario Pazzarelli
Ircr
Infermieri e operatori socio sanitari
Infermieri
Infermieri
Distretti e Usca Av3
Direzione medica Av3
Dialisi Macerata
Civitanova
Camerino
Luciani
Ripa
Il ringraziamento a questa gente è un dovere. Per quanto riguarda il riconoscimento da parte delle istituzioni è solo pubblicità non se ne fanno nulla.
Un grosso ringraziamento anche alla Dottoressa Ornella Mattei,Dott MauroGiustozzi ,Dott Michele Salvatori. Medicina d'urgenza Covid di Macerata
GRAZIE a TUTTI gli operatori sanitari !!!!!!!
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Dite quello che volete io mi sono dovuto vaccinare altrimenti a casa senza stipendio faccio notare che all’estero se hai patologie croniche sei esentato da noi l’esenzione è un’utopia qualcosa non torna.Servirebbe una commissione d’inchiesta o no?
C’è qualcosa che non scordo…
https://twitter.com/barbarab1974/status/1565033068859121664?fbclid=IwAR0UsI6z2r0HY6BFOi0r595YoCJPuI7AEYpwXonJtSWDWDcKdolUj0zHltA
Poeti, santi e (al limite) tachipirinatori.
Il sindaco Parcaroli si informi sull’esistenza di quei medici che non si sottoposero al vaccino, e furono cacciati dalle strutture ospedaliere e dalla libera professione, perchè curavano con altre terapie al posto della famosa “tachipirina” e con la “vigile attesa”. Prima o poi, “tempo verrà” che si farà chiarezza nei tribunali della democrazia (dopo questa parentesi della Costituzione tradita sia a Sinistra che al Centro-Destra) sui pazienti che morivano nella “vigile attesa” di un miracolo della “scienza”.
Insieme a milioni di Italiani e a centinaia di Cittadini maceratesi che la pensano in forma “alternativa” ai vaccini sperimentali delle Case farmaceutiche, io rendo omaggio a quei medici che volevano curare secondo “scienza e coscienza” e che furono colpevolizzati e derisi da altri a cui era stata “impiantata” nella menta una fede cieca in una “scienza” che ha creato danni psicofisici e morti.