Silvia Luconi: «Altro che figurina
Con me si aprirerebbe una nuova epoca»

TOLENTINO VERSO IL BALLOTTAGGIO - La candidata del centrodestra in vista della sfida con Sclavi: «Se si cambia tutto, come è nelle intenzioni del mio competitor, la città si ferma. In questo momento c'è bisogno di continuità in termini di progetti e risultati. Se non si è governato mai è molto facile parlare di tutto. Voglio affrontare la grande dote in termini di opere e di progetti con una sensibilità diversa»

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Silvia Luconi

di Francesca Marsili 

Silvia Luconi, qualora fosse eletta, sarebbe il primo sindaco donna della città. Una diversa continuità?
«In città non c’è mai stata una guida femminile, ma non può essere il solo elemento da tenere in considerazione perché prima di tutto serve preparazione, unità, umiltà, spirito di servizio e volontà di ascolto per portare avanti una serie di programmazioni di cui io stessa ho fatto parte. E’ vero che io possa magari provenire da un’amministrazione di cui ho condiviso la visione e la progettualità e della quale sono stata membro, ma è anche vero che io ho una mia precisa personalità, un mio modo di fare. L’idea fatta passare di una figurina messa li e che deve essere il prolungamento di un potere, è svilente. Sono una persona con una sua testa pensante. Qualora la cittadinanza decidesse di darci fiducia, si potrebbe aprire una nuova epoca per Tolentino, quella di Silvia Luconi, un sindaco donna che vuole affrontare la grande dote in termini di opere e di progetti con una sua sensibilità e un’inclinazione diversa, ascoltando la città e le sue esigenze. L’importante è che la città non si fermi».

Come sta affrontando questa seconda parte di campagna elettorale?
«Nella prima fase abbiamo voluto far capire alla città su che cosa abbiano lavorato e su cosa lavoreremo ancora. Adesso credo che la città si aspetti di capire come tutto questo verrà affrontato, se eletta, da Silvia Luconi e dalla sua coalizione, come Silvia Luconi vorrà affrontare il futuro, come vorrebbe impostare la città, l’amministrazione futura in modo e atteggiamenti».

luconi-silvia-1-325x217Perché i cittadini dovrebbero votare Silvia Luconi?
«Parto del presupposto che se si cambia tutto, come è nelle intenzioni del mio competitor, la città si ferma. In questo momento la città ha bisogno di continuità in termini di progetti e risultati perché se è vero come è vero che Tolentino è partita in maniera anche prepotente nello sviluppo e nelle cose da fare, sicuramente questo tipo di processo non può essere fermato. Dobbiamo uscire da questa pesante e gravosa fase di ricostruzione; abbiamo tanti progetti in cantiere, ma oltre a questi vogliamo metterci nelle condizioni di dare delle opportunità per tenere attiva Tolentino. Parlando con le persone, in questi giorni, vengono chieste a gran voce una serie di iniziative che possano mantenere viva l’attenzione sulla città, regalandole un sogno che permetta di attraversare questa fase cosi difficile ma che è funzionale alla ricostruzione e a riportare la città agli antichi fasti del pre sisma. Penso ad eventi ripetuti e concertati con i commercianti che vivono il territorio, di rivedere alcune situazioni che possono essere dei migliorativi per attraversare la fase della ricostruzione. Tutto con un profondo senso del dovere e umiltà; amministrare non è un punto di partenza ma un punto di arrivo che ci mette di fronte a una salita che dobbiamo scale per il bene comune. E poi c’è anche un altro aspetto. Dal primo turno sono emerse anche le composizioni consiliari. In caso di vittoria la mia coalizione formerebbe un governo equilibrato e gestibile in quanto la lista del candidato sindaco Tolentino nel Cuore ha ottenuto il risultato più ampio, seguita proporzionalmente da tutte le altre forze che hanno composto la coalizione. Questo, sicuramente, può facilitare una stabilità governativa di maggiore efficacia. Un altro elemento importante perché propedeutico a quella continuità progettuale ed esecutiva di cui Tolentino ha fortemente bisogno e che in altre situazioni , invece, non potrebbe essere garantita».

Siamo allo scontro finale: continuità, Luconi vs cambiamento, Sclavi.
«Non voglio parlare dell’altro, ma loro impostano la campagna elettorale sul cambiamento. Certo è che quando si è parte attiva di un’amministrazione è naturale che nel momento in cui si fanno delle scelte si alimenti del consenso, ma anche del malcontento perché non tutte le scelte sono state accettate. Se non si è governato mai è molto facile parlare di tutto. La realtà dei fatti è molto diversa da quella he si racconta per strada parlando con la gente: bisogna fare i conti con i bilanci, con i progetti, con le tempistiche e con le istituzioni bisogna parlaci seriamente, non è più propaganda e quando questa finisce inizia un modo vero che è quello dello sviluppo della città e dell’amministrazione pubblica».

***

Intanto c’è fermento nella sede elettorale del candidato del centrosinistra Massimo D’Este escluso dal match elettorale per la carica da sindaco. Dopo le telefonate ricevute nei giorni scorsi dai due candidati rimasti in corsa: Silvia Luconi del centrodestra e Mauro Sclavi del polo civico, D’Este li incontrerà alla presenza dei principali esponenti delle quattro forze politiche che sostengo la sua coalizione: Civico 22, Partito Democratico, Dipende da Noi e Tolentino Rinasce. Stesso obiettivo per Silvia Luconi e Mauro Sclavi: imbastire un dialogo dal punto di vista programmatico con il centrosinistra per attrarre a loro i consensi che servono per vincere la sfida elettorale cittadina del 26 giugno.

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