Massimo D’Este e Silvia Luconi
di Francesca Marsili
Sette giorni al ballottaggio tra Silvia Luconi (42,7%) e Mauro Sclavi (32,95%) per la poltrona da sindaco di Tolentino e il cellulare di Massimo D’Este (24,68%), escluso al primo turno, torna a squillare. A comporre il suo numero, stavolta, dopo il civico Sclavi, è la candidata del centrodestra Silvia Luconi che intende imbastire un dialogo con il candidato sindaco del centrosinistra provando ad agganciare i punti in comune. A dare notizia della telefonata lo stesso D’Este che porta in dote 2379 voti incassati al primo turno. «Sono stato contattato da Silvia Luconi – afferma – vuole avere un incontro con la coalizione Tolentino Città Aperta che io rappresento. Domani ascolteremo cosa ha da dirci e vedremo cosa emergerà dalle loro e le nostre posizioni – aggiunge -. Dal momento in cui abbiamo deciso di ascoltare Mauro Sclavi, che incontreremo nei prossimi giorni e con cui abbiamo dei punti che collimano, ci rendiamo disponibili anche con la Luconi, ma sicuramente ribadirò la nostra visione politica e sociale; massima trasparenza».
Chiamata confermata anche da Silvia Luconi che sottolinea: «Ci incontreremo nelle prossime ore per parlare di programma. Sui temi importanti, unanimamente sentiti e che superino le ideologie, è importante un confronto. Questo – ribadisce la timoniera del centrodestra – lo abbiamo condiviso con la coalizione e lo ribadisco». Che analisi avete fatto sul voto del 12 giugno? «Ringraziamo i cittadini per averci dato una dimostrazione di consenso così ampia, ma al contempo, ci hanno detto che possiamo fare di più e meglio mettendoci, se serve, in discussione».
In vista del match politico cittadino tra Luconi e Sclavi quindi l’ago della bilancia sembrerebbe essere il programma del centrosinistra nel quale entrambi gli sfidanti cercano di trovare punti di convergenza.
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Paolo Dignani e Nicola Serrani
Intanto Civico22 attraverso una nota ringrazia «i 723 elettori che ci hanno permesso di attestarci all’8.63%, un risultato incredibile che conferma la validità del nostro progetto. Riponiamo la massima fiducia in Massimo D’Este e ci riconosciamo totalmente nelle sue parole: non vogliamo poltrone ma ribadiamo la centralità del nostro programma di coalizione “Tolentino Città Aperta”. Abbiamo posto in maniera articolata proposte su questioni non più rinviabili, come per le scuole, puntando al recupero dell’attuale Don Bosco in modo che possa tornare al più presto ad ospitare al piano superiore i bambini della primaria attualmente collocati all’815. Senza dimenticare la necessità di trovare immediatamente, in attesa del campus, una sede dignitosa al Liceo Filelfo (non è possibile restare un giorno in più nei capannoni) che per noi può essere benissimo l’ex Dante Alighieri. C’è poi il ruolo centrale che per noi l’Assm deve tornare ad avere, non più bancomat dell’amministrazione comunale, ma protagonista di questa fondamentale fase di transizione energetico ecologica attraverso soluzioni all’avanguardia come quelle delle comunità energetiche, la cui piena fattibilità è stata studiata con esperti del settore. Si aggiunga la primaria importanza che per noi hanno le politiche sociali a tutela di ogni forma di fragilità, elemento fondamentale (ma negli ultimi 10 anni dimenticato) per la coesione e la tenuta della comunità. Infine ma non da ultimo la cultura, della quale il comune deve tornare ad occuparsi in prima persona, non più delegandola indiscriminatamente a privati. Ferma restando la valenza di quel principio di sussidiarietà che noi abbiamo sempre sostenuto, per il quale riteniamo vada incentivata ogni forma di associazionismo la quale sia effettiva espressione di istanze dei cittadini e non frutto di gestioni personalistiche. Abbiamo a cuore la città, noi e tutta la nostra coalizione.
Civico22 ribadisce l’importanza del proprio perimetro politico all’interno del centrosinistra. Il non essere ambigui è stato uno dei nostri punti di forza.
Il mandato dei nostri elettori è chiaro, e ad esso, se anche dai banchi dell’opposizione, si atterrà la nostra linea politica. Ribadiamo con forza che l’approccio politico e strategico della nostra lista è molto chiaro ed in linea con le parole di Massimo condivise da tutta la coalizione. Abbiamo valori inclusivi, di partecipazione e dialogo che per noi non sono negoziabili».
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