Mauro Sclavi
di Francesca Marsili
Il 26 giugno a Tolentino sarà scontro all’ultimo voto tra la candidata del centrodestra Silvia Luconi (42,37%) e Mauro Sclavi del terzo polo (32,95%). L’ago della bilancia sarà Massimo D’Este (24,68%), il candidato del centrosinistra escluso dal ballottaggio.
«Con D’Este ci siamo sentiti; stiamo parlando per riuscire a capire come questo civismo possa giovare alla città – dichiara Sclavi a Cronache Maceratesi – gli apparentamenti sono esclusi, ma siamo aperti al coinvolgimento dal punto di vista programmatico non nell’interesse dei partiti, ma della comunità».
La delusione di Massimo D’Este dopo i risultati del primo turno
Nessun tecnicismo politico quindi come l’apparentamento che secondo l’art.72 del decreto legislativo 267 del 2000 consente, per il ballottaggio, ulteriori collegamenti tra liste che al primo turno sostenevano altri candidati al fine di raggiungere la maggioranza dei voti e che dovrebbe essere formalizzato e depositato in Comune entro domenica prossima. La linea di Sclavi per attrarre a sé consensi e strappare le chiavi della città al centrodestra è quella di porre sul piatto della sua coalizione anche i programmi del centrosinistra «che non sono poi cosi dissimili – continua – se i cittadini che hanno votato Massimo nel primo turno perché lo consideravano vicino ai loro ideali non vogliono che questa arroganza ritorni in auge hanno la persona da votare. Le buone idee verranno valorizzate senza guardare da dove vengono. Con Massimo, che spero sia sostenuto dal suo gruppo, ci teniamo in contatto. La nostra coalizione ha chiarezza cristallina, ci sarà un buon risultato a beneficio della città».
In questo momento in cui sono in corso prove di dialogo con il candidato del centrosinistra che segna quota 2379 voti, Sclavi non si sbilancia, anticipa però «novità a breve». Alla domanda su come pensa di erodere voti che lo distaccano da Silvia Luconi in questo secondo round risponde: «E’ una scelta che spetta ai cittadini, io non suono i campanelli. Se le persone vogliono sapere cosa penso li invito in piazza dove sarò da lunedì prossimo perché è li che deve ritornare il dialogo, esattamente come nei Consigli comunali e nelle commissioni. Non è cambiato niente, stessa modalità di campagna elettorale: ascolto, garbo e sobrietà».
I risultati del primo turno
Ed è lo stesso candidato del terzo polo a ringraziare gli elettori che hanno dato fiducia al suo progetto trasversalmente civico che parte dalla lista Tolentino Civica e Solidale «Il primo passo verso un futuro migliore è stato fatto – sottolinea – e di questo siamo orgogliosi e al contempo grati nei confronti dei cittadini e dei nostri compagni di viaggio. La nostra lista è fatta da uomini e donne con professionalità differenti, orientamenti politici diversi ma con un unico e solo obiettivo: il benessere della città e dei cittadini. Abbiamo deciso di metterci la faccia, di impegnarci, di studiare, di lavorare, fare squadra e condividere perché pensiamo che solo così si può amministrare una città».
Una lista nata da poco Tolentino Civica e Solidale che ha ottenuto un 7,51%: «Abbiamo scontato il fatto di essere partiti solo all’inizio di quest’anno ma abbiamo lavorato duramente e ci siamo sentiti subito coesi in un percorso che non finirà dopo le elezioni, ma come abbiamo sempre detto proseguirà con lo stesso impegno se non più tenace anche dopo unendo la nostra forza a chi, come noi, crede in un amministrazione trasparente competente e partecipativa».
Il ringraziamento del candidato del polo civico e della sua lista va «a tutte le persone che, se pur conoscendoci da poco, hanno recepito il nostro messaggio di onestà e impegno e ringraziarle soprattutto perché hanno creduto insieme a noi che Tolentino merita un cambio di passo e quindi di amministrazione. Avere la possibilità di inserire in Consiglio Comunale dei nostri rappresentanti è un onore ed un onere che siamo fieri di portare avanti. Questo risultato è il segno che Tolentino può e vuole cambiare, che dice no ad una amministrazione personalistica nel segno della continuità tanto sbandierata. É il segno che la città non vuole fermarsi, ma che vuole ripartire con coraggio, con più partecipazione e più forte di prima».
In conclusione Sclavi e la sua lista aggiungono un appello per il voto del 26 giugno: «ci rivolgiamo a tutte le persone che hanno il diritto e il dovere di scegliere dicendogli di non gettare via questa opportunità, di non buttare al vento la possibilità di ripartire con un’amministrazione in cui tutti saremo protagonisti del destino della nostra città».
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