L’assessore Silvano Iommi
di Luca Patrassi
Ci pensa l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi ad agitare un po’ la politica cittadina, il responsabile dell’Urbanistica firma sui social una polemica tanto diretta quanto precisa nei confronti di diversi suoi colleghi di giunta.
In particolare Iommi, per decenni presidente dell’Ordine degli architetti, si lamenta del fatto che in giunta comandino i tecnocrati, non inclini a dare spazio alla cultura. Iommi lo dichiara esplicitamente: «le posizioni culturali sono spesso soccombenti rispetto a scelte autodefinite pragmatiche». Un attacco forte che non arriva dall’opposizione ma da un esponente di assoluto rilievo della giunta Parcaroli che è intervenuto in un dibattito social sulla necessità di riqualificare lo spazio dello storico Forte Macallè nelle adiacenze dei Giardini Diaz.
Un professionista maceratese ha pubblicato un post su quel luogo chiedendo informazioni sul tema. Tra gli altri interviene, appunto richiesto di una presa di posizione in tal senso, l’assessore Silvano Iommi. «Non dovrebbero esserci dubbi – scrive Iommi – sulla priorità di questa valorizzazione ambientale e storico-monumentale. Integrando lo spazio di forte Macallè sia con gli ottocenteschi giardini Diaz ad est, sia col settecentesco giardino di palazzo Ugolini ad ovest (abbattendo l’attuale muro di recinzione) si avrebbe un unicum dei valori ambientali storici nel cuore urbano della città. Ma l’esecutivo comunale è un organo collegiale dove, come si sa, le posizioni eminentemente culturali sono spesso soccombenti rispetto a scelte autodefinite pragmatiche». Il riferimento è anonimo, ma il pensiero va in particolare all’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori che nella scorsa seduta di Consiglio aveva fatto una battuta sulle voci di un presunto spirito di competizione tra i due assessori tecnici dell’esecutivo Parcaroli.
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Bravo Iommi.
Complimenti.
Non conosco equilibri e poteri all’interno della attuale Giunta Parcaroli, ma condivido pienamente le critiche avanzate dall’arch. Iommi. Se questa città avesse lasciato il campo al dibattito culturale, sul che fare, sostituito invece da decenni di dibattito sul bello che fu, ci sarebbe stata una speranza di crescita e di sviluppo. Non c’è nulla di più operativo e fattivo che una buona e attiva gestione dell’assessorato all’urbanistica e territorio, che rappresenta, se gestito con una gestione dibattimentale del fare, una fonte di risorsa economica e di qualità della vita che potrebbe alla lunga risollevare le sorti della città. La visione burocratica e gestionale della cosa pubblica, lasciamola al PD, che sa come imbalzamare la società attraverso slogan e nuove parole dal vago sapore progressista. Bene Iommi, più idee ed opere, vera bombola d’ossigeno per Macerata.