Sandro Parcaroli nel suo studio della Provincia
di Luca Patrassi
Si parla molto del nuovo ospedale, il problema, appunto, è che finora se ne parla. «Più che fare quello che sto facendo non posso – osserva il sindaco e presidente della Provincia Sandro Parcaroli – I 140 milioni di euro li hanno, spero di vedere la prima pietra nel corso del mio mandato. Mi auguro che l’assessore Saltamartini venga a Macerata a chiarire il tutto, dalla questione del progetto che è stata sollevata alla tempistica. La competenza è della Regione e dell’Asur».
Il primo passo è stato l’elezione a sindaco, il secondo quello a presidente della Provincia: c’è chi ipotizza per Sandro Parcaroli un terzo prossimo passo – il Parlamento – ma lui glissa e si parla della seconda veste assunta dall’imprenditore maceratese nel giro di poco più di un anno, appunto quella di presidente della Provincia. «Prima di tutto ringrazio i duecento che lavorano per l’Ente, ho trovato persone qualificate che mi hanno ben accolto. Conoscevo già, come sindaco, le attività svolte dalla Provincia ed ora ne ho una visione completa, ho ben presenti ora non solo le attività ma anche i protagonisti» dice Parcaroli che gira dallo studio del presidente alla sala giunta, parla, riceve persone.
Ha già messo a fuoco la situazione?
«Ci sono tanti progetti in piedi, lavori pronti a partire: penso al palazzo che ospita la prefettura e la questura, alla caserma dei vigili del fuoco, ci sono poi opere di assoluto rilievo come la realizzazione dei nuovi poli scolastici a Cingoli e a Tolentino».
Fare il sindaco e il presidente della Provincia le agevola il primo di lavoro, a meno che non voglia entrare in conflitto con se stesso.
«La conoscenza dei problemi del capoluogo sicuramente mi aiuta in questa nuova veste, ho fatto il solco sulla strada che unisce il Comune alla Provincia. In ogni caso posso dire che posso contare appunto su un ottimo apparato amministrativo».
Comune di Macerata e Provincia affidati alla stessa persona, in Provincia però deve fare riferimento a un territorio complesso.
«Posso dire con assoluta sincerità che c’è una cosa di cui vado fiero: sono amico di tutti i sindaci del nostro territorio provinciale maceratese. L’ho detto in campagna elettorale e lo ribadisco da eletto: io aiuto tutti i territori, tutti i sindaci, siano di destra che di sinistra, sto parlando di temi importanti con tutti».
In associazione Sferisterio ha due ruoli contemporaneamente (presidente e vice), come si risolve?
«Come Provincia ho dato la delega al consigliere Andrea Mozzoni, questo per l’immediato per il futuro penso a uno statuto diverso. Ora dobbiamo correre, non c’è tempo di fare altro. Quanto ai due rettori che sono nel Cda per indicazione dell’ex presidente della Provincia, sentirò la loro disponibilità, non c’è nessun problema, sono personaggi importanti e nessuno vuole sostituirli».
Conta di arrivare a una soluzione condivisa sul tema dei rifiuti?
«Stiamo lavorando con spirito di squadra e non solo per i rifiuti: vanno affrontati i problemi legati al servizio idrico, alla gara per il gas»
Bene, ma sui rifiuti contate di arrivare all’indicazione di un sito in provincia?
«Per forza, diversamente sarebbe una sconfitta per tutti. Adesso procederemo con la valutazione dei siti, grazie al tempo in più che abbiamo con il prolungamento dei tempi di abbancamento nella discarica di Cingoli».
Si è polemizzato, e molto, in questo ultimi tempi sul ruolo preponderante ed abnorme nel Cosmari del direttore generale e vicepresidente Giuseppe Giampaoli, lei come vede la questione?
«Giampaoli ci sta dando una mano a titolo gratuito, ha messo a disposizione la sua esperienza, in questa situazione difficile, e lo farà ancora per pochi mesi».
I fondi del Pnrr sono una grande occasione di rilancio del territorio, ove ci si decida a mettersi in rete.
«Stanno arrivando contributi ai piccoli Comuni per la redazione dei progetti, ne stiamo presentando parecchi e la struttura tecnica è a disposizione degli Enti locali che da soli non potrebbero fare nulla I problemi si affrontano meglio lavorando insieme, avendo una strategia di rilancio economico e di sviluppo per esempio del settore turistico-ricettivo».
Parlando dei vigili del fuoco, e della sistemazione della caserma, il sindaco-presidente si lascia sfuggire un’idea cui vuole dare la veste di un progetto esecutivo: «Una strada da viale Indipendenza verso l’Agraria che eviti l’attraversamento di mezza città non solo ai mezzi dei vigili del fuoco, che arrivi a Collevario per poi congiungersi con il futuro sottopasso del passaggio a livello di via Roma».
L’idea guida del presidente Parcaroli: «Sconvolgere positivamente la Provincia». Per ora di sconvolgente ci sono le immagini che arrivano dall’Ucraina invasa: «I maceratesi, e parlo di tutta la provincia, stanno confermando la loro generosità, pensieri ed azioni. Parole di pace, ma anche raccolte di denaro e di viveri, e soprattutto disponibilità all’accoglienza dei profughi. C’è stata una grande risposta, come avevamo già visto quando – come amministrazione comunale – abbiamo lanciato la raccolta di fondi Il grande cuore di Macerata – per chi è in difficoltà nel capoluogo. Non solo lo sviluppo economico, pensiamo anche ad accogliere».
(foto di Fabio Falcioni)
«Cosmari, ok dell’Anac sulle cariche Senza l’accordo con Cingoli i costi sarebbero triplicati»
Per voi esiste solo la vallata del Chieti la vallata del Potenza la considerate solo per fargli pagare le tasse?
Bene sindaco.ma con saltamartini difficile chiarire.nn sa.
Caro Sindaco su questi temi si vedrà il tuo valore, si misureranno le tue capacità. Sulla discarica, vediamo se riesci a dimostrare come chi doveva evitare nuovamente l'emergenza avendo ben 7 anni e mezzo per individuare il secondo sito, in realtà ha fallito clamorosamente. Erano così impreparati? Oppure erano tutti d'accordo per il prolungamento della vita della discarica cingolana? Certo è che l'Amministrazione Provinciale, il Cosmari e l'Amministrazione Comunale sul tema discarica han fatto una figura penosa, giocando con i soldi pubblici. La discarica di Fosso Mabiglia ha avuto un iter procedurale lunghissimo circa 10 anni,unico sito su 10 individuati effettivamente realizzato.Un progetto a lungo vagliato, conferenze dei servizi, ricorsi, suggerimenti, valutazioni tecniche a tutti i livelli,hanno portato a realizzare il progetto che oggi è andato in esaurimento. Fa specie come in poche settimane si sia approntata una variante a tale progetto aumentando il quantitativo abbancabile. La domanda che ci poniamo è : ma se il quantitativo iniziale era tarato su un progetto studiato nei minimi particolari, ora come può quel progetto prevedere un maggior quantitativo abbancabile? Il ridisegnare il progetto non è difficile, ma i rischi ambientali, la sicurezza verranno meno? Sono state fatte approfondite valutazioni ambientali? La polizza trentennale fidejussoria postuma è stata aggiornata? Credo che qualcuno se lo dovrebbe porre questo problema, se fra 20 anni ci sarà uno sversamento chi pagherà? Le assicurazioni si sa ti assicurano il danno a determinate condizioni, se un danno ci sarà (speriamo di no) la polizza terrà conto di questo aggiornamento progettuale? Spero di si. Sicuramente avrete già vagliato il tutto. Ma siccome finora quanto detto e scritto è stato disatteso, in primis la durata della discarica, poi il quantitativo dei rifiuti che viene aumentato, la stessa polizza fidejussoria postuma trentennale che la provincia aveva suggerito fosse stipulata prima dell'apertura della discarica è stata in realtà stipulata diverso tempo dopo. Il secondo sito che la Provincia aveva sollecitato fosse individuato prima dell'inaugurazione della discarica, dopo 7 anni e mezzo ancora non è stato individuato. Oggi quindi Cingoli subisce una decisione altrui, forse conseziente? Oppure con le spalle al muro? Due anni circa dovrebbe durare l'ampliamento di Fosso Mabiglia, Lei è convinto che fra due anni o due anni e mezzo taglierete il nastro della nuova discarica? Son già passati alcuni mesi e nulla è dato di sapere su questo nuovo sito. Sicuramente la nuova discarica non sorgerà in un luogo scelto a caso puntando alla cieca il dito sulla piantina. Dovrete prima di tutto fare un attento esame geologico e morfologico dei luoghi, tempistica? Dovrete poi fare una valutazione urbanistica, una valutazione dei piani paesaggistici, confrontarVi con i comuni, dovrete anche fare una valutazione di convenienza economica, fare una discarica agli estremi della provincia potrebbe far lievitare i costi di abbancamento, occorre un sito più centrale possibile, ad una giusta distanza dall'impianto del Cosmari. Poi arriva il bello, il confronto col comune o con i comuni con i comitati,gli espropri, i ricorsi, sondaggi geologici, imprevisti etc. Tempistica? Una volta individuato il luogo dovrete progettarla. Non è una costruzione fatta con i mattoncini della LEGO. Progettare la discarica è qualcosa di serio,qualcosa che potrebbe e dico potrebbe (uso il condizionale) avere un domani ripercussioni serie sulla popolazione e sull'ambiente.Quindi il progetto deve attraversare uno screening molto puntiglioso, prevedere tutte le valutazioni di rischio. Tempistica progettuale? Una volta fatto il progetto bisogna costruire la discarica. Tempistica? Come vede la domanda è sempre una, fare una discarica è una cosa seria,sono soldi pubblici, non deve inquinare, non deve essere antieconomica, ma cominciando il 31.3.2022 la ricerca seria del sito visto che finora abbiamo letto solo dichiarazioni teoriche, che tempistica pensate sia necessaria per tagliare il nastro? I due anni previsti già non sono più 2 perchè 3/4 mesi sono trascorsi nel frattempo. Al termine di questi fantomatici 2 anni che ormai saranno circa 20 mesi, sarete pronti? Partorirete una discarica fatta come si deve in poco meno di 2 anni? Chi vivrà vedrà. Raffaele Consalvi , Costantino Cirioni , Giorgio Giorgi , Pacetti Francesco .
A proposito di opere, il terzo centro commerciale Simonetti a Piediripa si ferma oppure no?
Ottima analisi Simone. Una volta si diceva la messa è per chi la ascolta. Credo che questi amministratori siano tutti cattolici non praticanti
La prima pietra gliela tiriamo noi se non fa qualcosa
Abbiamo capito solo che non si farà mai.
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E che andrebbe a fare al Parlamento? Quali doti ha dimostrato finora con tutti li tituli che ammucchia? Facciamo come Draghi? Era meglio al Governo o alla Presidenza?
Sull’Ospedale, prima o poi, tanti politici maceratesi si accorgeranno di aver mangiato il verme, l’amo, l’esca e tutto il mulinello..
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Sul glissare del Sindaco, per eventuali futuri incarichi (2023 SENATORE), basterà attendere meno di un anno..
I bene informati dicono che il saltò proverà a farlo.
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Non a caso molti assessori sono sempre più presenti sui giornali (“pubblicità progresso”) al solo scopo di farsi vedere, casomai tra un anno si liberi una sedia di Sindaco di Macerata..