Macerata, continuano a spuntare cantieri:
82 concessioni in tre mesi

EDILIZIA - Grazie a ricostruzione e bonus cresce il numero di interventi avviati o da avviare, solo in centro sono 39 le pratiche rilasciate dal Comune da metà ottobre. A volte si presentano problemi per i residenti, come nelle vie Barilatti e Bartolini, che la polizia locale cerca di risolvere

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Il cantiere in via Brigata

di Mauro Giustozzi

L’edilizia legata alla ricostruzione post sisma ed ai vari bonus governativi a Macerata viaggia al ritmo di 4/5 cantieri aperti al mese. Questo testimoniano i dati delle concessioni di occupazione suolo pubblico che il Comune rilascia per consentire l’installazione di impalcature, gru, cantieri che spuntano in ogni zona della città. L’impennata si è registrata nella parte finale del 2021 quando il numero della richiesta di occupazione suolo pubblico è passata dalle 50 autorizzazione concesse sino a metà ottobre alle 77 di fine dicembre di cui 38 dentro le mura urbane.  In questa prima metà di gennaio il numero è ulteriormente lievitato raggiungendo le 82 concessioni rilasciate, di queste 39 si trovano nella parte antica del centro storico del capoluogo inclusi i borghi Cairoli e Cavour e la zona di San Giuliano.

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Un cantiere in via Don Minzoni

Ci sono stati anche dei rinnovi di concessioni momentanee per lavori che riguardano ispezioni di edifici di pregio storico come il palazzo sede delle Poste centrali di Macerata in via Gramsci e la sede della ex Banca d’Italia in corso Matteotti, occupazioni di suolo pubblico che in questi due casi avranno una durata limitata di pochi giorni, quelli necessari per consentire l’ispezione delle facciate dei due palazzi da parte delle ditte che successivamente effettueranno un intervento di risanamento sugli edifici. In futuro in entrambi i casi questi interventi di sopralluogo saranno propedeutici ad ulteriori concessioni edilizie per effettuare i lavori su questi palazzi. A conferma di questa costante crescita dei lavori edilizi nel capoluogo c’è l’elevatissimo numero di accesi agli atti nell’ufficio tecnico del Comune di Macerata, segno di un boom di pratiche edilizie collegate da una parte alla ricostruzione post sisma che sta definitivamente decollando e dall’altro agli svariati bonus edilizi cui tanti maceratesi stanno aderendo per ristrutturare la propria abitazione. Se ne contano una media di 150 di accessi agli atti che architetti, geometri ed ingegneri mensilmente effettuano al Comune di Macerata: al momento, tutto avviene ancora su carta e in presenza, con tempi che quindi si allungano per la consultazione delle pratiche edilizie.

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E’ evidente che questa gran mole di cantieri che sono partiti o presto apriranno creano situazioni un po’ caotiche in città, sia per il trasloco cui sono soggetti i proprietari degli edifici che devono essere ristrutturati ed anche per quanto riguarda la convivenza dei residenti con questo incremento di cantieri edili. Sotto questo aspetto un ruolo di cuscinetto tra le diverse esigenze lo esercita la Polizia locale che è chiamata a un lato a dare le concessioni di occupazione suolo pubblico e dall’altro a tenere in considerazione le esigenze di chi abita in quelle aree che sono interessate dai lavori edili. In particolare questo secondo aspetto viene evidenziato da alcuni interventi che gli operatori guidati dal comandante Danilo Doria hanno realizzato in due zone che non sono proprio situate nel centro di Macerata ma che sono ad alta densità abitativa e dove la ricostruzione post sisma influisce in maniera impattante, in quanto trattasi di demolizione e ricostruzione di edifici lesionati irrimediabilmente dal sisma del 2016.

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Via Lauri

Il primo intervento ha riguardato il palazzo di via Barilatti che è stato demolito nelle scorse settimane: in questo caso il cantiere installato, che avrà una durata di qualche anno, ha ‘mangiato’ gran parte del parcheggio per residenti della zona, area di sosta che si trova su via Brigata Macerata, la strada senza sbocco alle spalle del palazzo demolito. In questo caso la polizia locale, in collaborazione con la ditta che effettua i lavori, ha trovato un accordo riuscendo a recuperare parzialmente l’utilizzo dell’area di sosta per le auto. Stessa situazione in via Bartolini dove un palazzo è stato abbattuto e l’area cantiere è andata ad occupare un piazzale destinato alla sosta di chi risiede in quella zona servita da una strada peraltro senza sbocco. Si sono persi venti posti auto ma, nel momento di rinnovare la concessione, si è trovato un accordo sulla riduzione dell’area cantiere nel piazzale di sosta e lungo questa strada senza sbocco sarà installata un’apposita segnaletica che consentirà di recuperare altri posti di sosta per i veicoli, nel complesso una decina di parcheggi che tornano a servizio dei residenti.

 

 

 

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