di Luca Patrassi
Un muro del costo di 4,5 milioni di euro per mettere il sicurezza il tratto di strada della Pace di fronte ai quattro grandi palazzi di via Maffeo Pantaleoni, resi inagibili dal sisma del 2016, che dovrebbero essere demoliti e ricostruiti a breve termine. I tecnici che hanno eseguito gli accertamenti preliminari all’operazione hanno infatti segnalato che c’è il concreto rischio che il movimento di terreno potrebbe provocare anche il cedimento della strada della Pace, nel tratto appunto interessato dai lavori. I palazzi in questione sono i quattro maxicondomini poco prima della scuola media Enrico Fermi: la spesa prevista è di 4,5 milioni di euro. Il Comune ha chiesto aiuto al commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini per inserire anche questo intervento nei vari lavori finanziati con i fondi per la ricostruzione post sisma e sembra che un’ordinanza in tal senso sia imminente.
Solo che appunto la necessità del muro di contenimento rischia di allungare ancora i tempi di rientro nelle case delle diverse decine di persone costrette a trovarsi un’altra sistemazione all’indomani della dichiarazione di inagibilità dei quattro palazzotti. Ora la giunta comunale ha approvato, con voto unanime, una delibera per la realizzazione del manufatto. A gennaio dell’anno scorso il Comune aveva affidato all’architetto Giacomo Tolozzi l’attività di studio preliminare di sistemazione urbana, viabilità e riallineamento di via Coniugi Zorli con l’innesto su via Maffeo Pantaleoni e il citato professionista aveva consegnato lo studio due mesi dopo. Poi il Comune si è attivato con la struttura commissariale per la ricostruzione per la demolizione e ricostruzione dei quattro grandi condomini di via Pantaleoni e in via Zorli, danneggiati dal sisma. Poche settimane fa gli amministratori dei condomini interessati hanno ribadito la necessità dell’emanazione dell’ordinanza speciale al fine di dare concreta attuazione agli interventi di ricostruzione degli immobili.
Ora si rende necessaria un’importante opera di contenimento, consistente in opere di sostegno, di sistemazione delle strade, dei marciapiedi, della pubblica illuminazione, dei sottoservizi quali acquedotto, fognature, linee di energia elettrica, di telefonia e dati, di adduzione del gas, nonché di quant’altro necessario sulla parte pubblica. Un approfondimento a livello di studio di fattibilità tecnico economica è stato redatto dagli ingegneri Paolo Margione e Giampaolo Capaldini e la spesa preventivata per la realizzazione del progetto è appunto di 4.5 milioni di euro.
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610 milioni di euro per aiutare subito lucraina. Cosa ha fatto il governo per noi terremotati??
Vista che il centro destra appoggia il governo, gli amministratori maceratesi chiedano il denaro a Draghi e ai suoi amici.
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In Italia adesso va questo detto(prima pensa per il prossimo poi per te) signori si è rovesciato il mondo.Siamo governati da persone non all’altezza e mi fermo qui altrimenti straparlo.