«Il cambio di marcia c’è stato,
solo che si tratta di retromarcia:
Parcaroli superi l’impasse»

MACERATA - Mattia Orioli, coordinatore provinciale del Nuovi Cristiani Democratici Uniti, attacca il sindaco e presidente della Provincia: «Non solo il programma elettorale è chiaramente disatteso, ma si assiste anche ad un regresso della città e di tutto il territorio. Chiediamo che si ritorni alla politica della concretezza e dell’ascolto e non ci si chiuda in una torre d’avorio come sta avvenendo»

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Mattia Orioli

 

«Al sindaco Sandro Parcaroli, nonché presidente della Provincia, al quale avevo chiesto qualche tempo fa un rapido cambio di marcia per il rilancio economico del territorio Maceratese. Ebbene, ad oggi sto a constatare che il cambio di marcia c’è stato, solo che si tratta di retromarcia». È quanto affermato da Mattia Orioli, coordinatore provinciale del Nuovi Cristiani Democratici Uniti maceratese, che in campagna elettorale appoggiava il candidato sindaco Sandro Parcaroli. Ora le loro posizioni sono al quanto separate.

«Spero che non si colga solo il dato critico del mio intervento – spiega Orioli – ma sia invece di stimolo e propositivo affinché si superi questa evidente impasse amministrativa. Infatti, si possono osservare i dati Istat, e l’analisi effettuata anche dal presidente della sezione provinciale di Cna, Maurizio Trittarelli. Come da lui riportato la maglia nera marchigiana per quanto riguarda l’occupazione è maceratese, aggiungendo che “le difficoltà delle imprese- hanno sempre conseguenze sui dati dell’occupazione e la crisi pandemica iniziata nel 2020 non ha fatto eccezione. Dopo l’anno orribile, però, per le Marche nel suo complesso tutti i trend sono stati in risalita con l’unica eccezione della nostra provincia”. Pertanto – prosegue Orioli – la più che giusta e puntuale analisi del presidente Cna va assolutamente osservata ed evidenziata, e su questi aspetti la politica tutta si deve interrogare, in particolare chi guida la città e la provincia, già duramente colpita dal terremoto e da una crisi economica in atto, poi con la pandemia di Covid, ed ora con la guerra in Ucraina».

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Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata e presidente della Provincia

Sul punto, Orioli prosegue analizzando invece il dato politico dalla sua posizione critica ed oramai notevolmente distante dall’attuale amministrazione maceratese. «In tempi non sospetti avevo chiesto un rapido cambio di marcia, richiamando l’attenzione sull’attuazione del programma elettorale e sulla mancanza di strategia per far fronte alle varie problematiche economico sociali che stavano rapidamente emergendo, ma su tale punto si è preferito perpetrare una politica di annunci e slogan, più vicina ad una certa destra, facendo emergere nei fatti una mancanza di progettualità e visione del territorio e del futuro, ed un profondo allontanamento dal progetto iniziale di centrodestra, inclusivo, aperto che parte dal basso con umiltà, fatto di ascolto delle reali e concrete esigenze dei cittadini – aggiunge Orioli -. Per tali ragioni questo appello e slancio è rivolto alla figura del sindaco e presidente della Provincia Parcaroli, espressione della Lega, affinché si superi questo immobilismo, che viene confermato dai fatti. Basti pensare alla questione del nuovo ospedale di Macerata, dove si assiste ad un copioso teatrino, oppure si può ricordare la fantomatica Silicon Valley che si sarebbe dovuta realizzare a Piediripa per ridare lavoro e occupazione, oppure al degrado nel centro storico di Macerata, già evidenziato anche da alcuni cittadini. Per non parlare poi dell’aumento dilagante di uso di sostanze stupefacenti legato al ritorno di una criminalità incalzante. Per tali ragioni, ad oggi, non solo il programma elettorale è chiaramente disatteso, ma si assiste anche ad un regresso della città e della provincia tutta, in una mancanza di politica atta a difendere, rilanciare e sviluppare l’intero territorio del Maceratese – conclude Orioli -. Mi auspico che tali sollecitazioni stimolino l’amministrazione ed il sindaco presidente della Provincia, a concretizzare quanto promesso in campagna elettorale, perché la crisi economica in atto è grave, noi chiediamo che si ritorni alla politica della concretezza e dell’ascolto e non ci si chiuda in una torre d’avorio come sta avvenendo. Certamente, questa crisi economica e sociale in atto è difficile per tutti, ma di fatto i dati fanno emergere che la nostra Provincia sta rimanendo più indietro rispetto ad altri territori, che vivono proprio come noi le stesse difficoltà. Pertanto, ad oggi, i Nuovi Cristiani Democratici Uniti rilanciano la forte volontà di riportare la vera politica al centro, quella politica che con la Democrazia Cristiana nel secondo dopoguerra seppe far rialzare l’Italia da una profonda crisi economica e sociale, con umiltà e laboriosità, e per questo noi ci siamo, affinché si passi dalle parole ai fatti concreti».

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