«Controlli anti-assembramento
sui mezzi pubblici scolastici:
servono fondi per garantire personale»

APPELLO di Anci, Regione e Prefetti, l'assessore Guido Castelli: «A fronte dei 6 milioni di euro assegnati alle Marche dai fondi statali per questo servizio, la preventivazione fatta con le imprese che assicurano i trasporti ammonta a quasi il doppio»

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Valeria Mancinelli

 

«Con le attuali forze in campo costituite dai volontari di protezione civile e con la polizia locale possiamo assicurare il servizio di controllo anti-assembramento sui mezzi pubblici e alle fermate per pochi giorni ancora. Occorrono risorse finanziarie certe ed immediate per poter garantire un servizio continuativo fino alla fine dell’anno scolastico». A dirlo è Valeria Mancinelli, presidente dell’Anci Marche, intervenuta all’incontro organizzato dal Prefetto di Ancona Antonio D’Acunto, in coordinamento con i Prefetti delle Marche, cui hanno partecipato l’Assessore regionale Guido Castelli e il responsabile del dipartimento della Protezione civile regionale David Piccinini. Sul punto è emersa da una parte l’utilità dello svolgimento di questo servizio per prevenire l’assembramento all’interno dei mezzi pubblici ed alle fermate e, dall’altro, l’immediata necessità di garantire risorse per permetterne la perpetuazione avviata con la ripresa della scuola in presenza al 50%.

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Guido Castelli

Da parte dell’Assessore regionale Guido Castelli è emersa la volontà «di valutare attentamente la situazione pur ricordando che, a fronte dei 6 milioni di euro assegnati alle Marche dai fondi statali per questo servizio, la preventivazione fatta con le imprese che assicurano i trasporti scolastici ammonta a quasi il doppio e che, dalla ricognizione effettuata dagli uffici regionali sulla provvidenza da destinare al servizio steward, occorrerebbe almeno un altro milione di euro». Anche dalla Regione Marche, quindi, emerge la necessità di un intervento di fondi statali. Il Prefetto D’Acunto ha rappresentato che provvederà ad interessare il Ministero dell’Interno su quanto emerso nella riunione, segnalando l’esigenza di una possibile destinazione di fondi aggiuntivi per far fronte alle predette attività. Nel frattempo da parte dei Comuni e del Dipartimento di Protezione Civile c’è l’impegno a garantire la fornitura del servizio così come avviene dal 25 gennaio anche se per un periodo di tempo limitato, auspicando che il nuovo Governo, una volta incaricato, ottenuta la fiducia di Camera e Senato e insediato, possa provvedere celermente a garantire i fondi indispensabili a svolgere questa attività.

 

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