Ritorno fra i banchi,
la carica degli studenti (Foto/Video)
«E’ la socialità che ci è mancata di più»

SCUOLA - Di nuovo in aula, primo giorno di ripresa delle lezioni in presenza per le scuole superiori. Le testimonianze di ragazzi e prof del Bonifazi e dei licei Da Vinci

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Le interviste a professori e studenti

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di Laura Boccanera (foto e video Federico De Marco)

Ritorno in classe per gli studenti di Civitanova, oggi primo giorno con la didattica in presenza al 50%, il resto della classe segue online. «Sembra il primo giorno di scuola, c’è tanto entusiasmo». Un piccolo ritorno alla normalità per migliaia di studenti delle superiori civitanovesi che finalmente hanno ripreso possesso dei loro spazi all’interno delle scuole.

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Valentina Cannizzaro – preside Licei Da Vinci

Il ritorno in aula è stato bagnato dalla pioggia  che questa mattina, sia all’ingresso che all’uscita, è caduta sulla città, ma che non ha avuto conseguenze sulla gioia dei ragazzi di “riabbracciarsi” seppur a distanza. Efficienti nella riorganizzazione e super controllati gli istituti. Siamo stati in due diverse scuole civitanovesi, all’istituto Bonifazi di Civitanova Alta e ai licei Da Vinci di via Mandela. Entrambe le scuole hanno deciso di calcolare il 50% sulle classi, così da avere sezioni ridotte (in alcune classi del Bonifazi c’erano 5 studenti) e consentire così un maggiore distanziamento sociale e sicurezza. Al Da Vinci è stato fatto un ulteriore sforzo: appello alla mano preside e amministrativi già da dopo le festività natalizie hanno selezionato i nominativi all’interno della classe in moda tale da andare a verificare anche le provenienze ed agevolare anche il fronte trasporti. «Il rientro è andato bene, noi siamo stati al lavoro per ore e sapevamo che dovevamo agire sulla classe, in aula, per la sicurezza di alunni e professori – ha riferito la preside del Liceo Da Vinci Valentina Cannizzaro -l’obiettivo era avere un numero di alunni adeguato e col giusto distanziamento. Abbiamo poi preso i nostri 1600 alunni e verificato la provenienza per suddividerli ulteriormente e collaborare per la gestione dei trasporti». «Questo autobus fa la tratta Civitanova- Porto Potenza -Porto Recanati – commenta in attesa della campanella di uscita Adriano Compagnucci della Contram – possiamo trasportare 52 studenti in questo pullman, ma questa mattina siamo stati addirittura sotto la soglia. Abbiamo tutto automatizzato con app e quindi è andato tutto bene, vediamo nei prossimi giorni».

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Daniela Patriarca – vice preside istituto Bonifazi

A Civitanova Alta, in via Duca d’Aosta, sede principale del Bonifazi (l’istituto ha anche una sede distaccata al Corridoni e una a Recanati per 600 studenti complessivi) ci sono 200 studenti, oggi ne sono rientrati 100. L’istituto ha modificato anche gli accessi così da evitare assembramenti soprattutto all’uscita. Dalla porta principale entra il personale, i docenti e la 3 T, dal lato destro gli studenti dell’indirizzo moda e da quello sinistro gli altri allievi del turistico. Fino ad oggi nell’intera struttura non si sono verificati contagi: «I ragazzi sono molto contenti di tornare a scuola, per loro la scuola è in presenza e necessitano di vivere l’esperienza sui banchi – ha affermato la vicepreside Daniela Patriarca – In questo periodo sono stati sacrificati pur cercando di compensare con la didattica online. Però è chiaro che a loro manca la vita della classe. E anche se oggi tornati a metà l’entusiasmo era straordinario. Noi abbiamo diviso ogni classe a metà, l’altro 50% segue in didattica a distanza e siamo riusciti anche a suddividere gli ingressi». Il rientro in classe è fondamentale soprattutto per i laboratori pratici. La docente di modelleria e sartoria Marta Cellini ha dovuto in questi mesi impostare il proprio lavoro in maniera differente: «A casa spesso i ragazzi non hanno spazi ampi per cui non potendo lavorare in scala 1:1 abbiamo optato per lavorare con una scala ridotta, impostando il lavoro che poi in presenza possono completare. Oggi la classe sta realizzando la manica di un cappotto. Per ogni materiale utilizzato, dalle stoffe alle macchine da cucire tutto verrà personalizzato. Per i cartamodelli e per correggere i compiti lasciano tutto per due giorni in deposito prima di prenderli in consegna».

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Riccardo Farina – studente liceo scienze applicate

Felici i ragazzi del ritorno fra i banchi: «Poter apprendere di persona è meglio che stare dietro uno schermo – commenta Ruslan Biancucci – si ha un approccio più diretto anche con i professori». «Nel possibile è un ritorno alla normalità, socializzare è quello che più mi è mancato, inoltre nella didattica a distanza ci si distrae di più», aggiunge Alessia Griffoni. Il resto della classe segue tramite collegamento online: «Quello che manca di più è la compagnia dei compagni siamo molto legati fra di noi, e anche un po’ i professori dai» riferisce Giacomo Elia Cicconi. Nei laboratori le ragazze dell’indirizzo moda sono alle prese con il cartamodello: «Mi è mancato molto il laboratorio e la progettazione, a casa da sola non riuscivo», commenta Alham El Bali. Al liceo Da Vinci di via Mandela il ritorno in aula è un sollievo soprattutto per i ragazzi che frequentano il quinto anno: «Sono abbastanza preoccupata per la maturità, non sappiamo ancora le materie d’esame e quali saranno le modalità. Inoltre il timore di tornare in dad è forte e anche i professori sono preoccupati perché vogliono terminare il programma. Questo alternarsi di dad e presenza è destabilizzante», ha detto Giulia Camerlengo del liceo linguistico. «Quello che personalmente mi è mancato di più è stato vedere i miei compagni e anche un po’ di affetto – aggiunge Riccardo Farina – stare davanti a un pc per tutto il tempo non è facile, anche così non lo è, ma almeno abbiamo facce amiche vicino».

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Alham El Bali – studentessa Bonifazi, indirizzo moda

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Giacomo Elia Cicconi – Bonifazi, in Dad

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Giulia Camerlengo – liceo linguistico Da Vinci

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Ruslan Biancucci – Bonifazi

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Alessia Griffoni

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Marta Cellini. docente Bonifazi

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Adriano Compagnucci – Contram

 

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