di Laura Boccanera
I saldi non tirano la ripresa, nei centri commerciali le file davanti alle vetrine, la caccia all’affare d’oro o al cappotto scontato su cui si erano messi gli occhi ad inizio stagione ormai sono immagini che appartengono al passato.
Non è tanto una questione di prezzo, ma l’aspetto emotivo culturale connesso allo shopping a mancare. Il momento è molto incerto e gli acquisti per quest’anno sono saltati. I responsabili dei centri commerciali della provincia di Macerata sono concordi nel ritenere l’attuale come uno dei momenti più bassi per lo shopping mai registrati fino ad ora. «Manca proprio la voglia di fare shopping – commenta Giulia Gamberini direttrice del Cuore Adriatico – lo capisco purtroppo. Lo shopping è spensieratezza, appagamento e tutto questo è stato totalmente annullato. Come sono andati i saldi? Male, ovviamente. Nella giornata in cui sono partiti noi eravamo chiusi. Veniamo penalizzati e questa è ormai una scelta sinceramente incomprensibile. L’apertura infrasettimanale non consente di recuperare le chiusure del week end perché quella fetta di clientela non la recuperi, è fatta da chi lavora e non ha tempo durante la settimana per frequentare il centro commerciale. Dateci delle regole, ma non imponeteci la chiusura». Le conseguenze di queste chiusure prolungate hanno già iniziato a far vedere i primi effetti con le serrande abbassate di alcuni punti vendita della ristorazione all’interno del centro commerciale e di alcuni negozi di abbigliamento. «E’ un momento molto triste e difficile e lo scenario purtroppo non è positivo».
Dello stesso avviso anche Gianluca Tittarelli che dirige il centro commerciale Val di Chienti a Piediripa: «Altro che saldi, fra qualche mese mi chiamerà per sapere quanti negozi hanno chiuso. Finché non ci fanno aprire il sabato e la domenica la situazione è brutta. La chiusura a partire da novembre dei centri commerciali come se fossimo i lazzaretti è stato un errore di valutazione, visto che diversamente avremmo dovuto avere un abbassamento sistematico dei contagi e così non è stato. L’unico senso di queste misure è stato mettere in difficoltà le strutture come le nostre. – sostiene Tittarelli – Le chiusure nei fine settimana pesano per il 40% sul budget settimanale. Abbiamo buttato via il Natale, abbiamo buttato via i saldi, fra qualche mese mi chiamerà per chiedermi quanti negozi hanno chiuso».
Il centro commerciale Val di Chienti
Una possibile soluzione sarebbe anche secondo Tittarelli regole rigide, ma possibilità di apertura: «Ci diano un tetto massimo di persone che possono entrare, facciano i controlli e le multe se non siamo in regola, ma ci venga data la possibilità di tenere aperto. Anche perché la gente davvero non ci capisce più niente. A livello di occupazione lavorativa al momento ancora reggiamo, ma se questa situazione diventerà strutturale non potrà reggere a lungo». Impossibile fare paragoni sui numeri: «I confronti sono tutti saltati, anche questa liturgia dei saldi ormai noi del settore neanche la percepiamo più, sì ci sono, ma a mio avviso andrebbe liberalizzato tutto».
«Questo è un momento in cui la gente sta concentrando gli acquisti online e certamente la zona arancione ci penalizza – aggiunge Marco Masucci, responsabile del centro commerciale La Rancia di Tolentino – Spero che chi ha il compito e il dovere di decidere capisca che siamo alla canna del gas. Nel nostro centro, che è stato tra i primi ad aprire dopo la struttura di Ancona e una di Fano, già dopo il lockdown un punto vendita ha chiuso e altri stanno ragionando di farlo. Purtroppo si deve capire che il ristoro come credito di imposta non funziona, serve liquidità sui conti correnti. Avevamo chiesto di anticipare la data dei saldi, ma nessuno ci ha risposto. E nel frattempo le spese del “condominio” del centro commerciale relative a pulizia, manutenzione del verde, corrente elettrica continuano ad arrivare. E su questo anche non abbiamo alcun tipo di agevolazione».
Se voi siete vicini alla canna del gas pensate un po i piccoli negozi che sono nei centri storici che già avevamo subito una mazzata con le aperture dei centricommerciali
I divieti senza le (pochissime) regole necessarie fanno parte della tipica cultura dei cialtrostatalisti
APRIRE E BASTA SENZA SE E SENZA MA! CONTROLLI CONTINGENTATI UNICA SOLUZIONE...ALMENO UN MINIMO DI ECONOMIA GIRA!
Almeno non rischiamo che ne aprano altri come era in programma
Siete caduti nella guerra tra poveri. Tutto vero ma dietro al centro commerciale ci sono commessi/e, famiglie, stipendi. Homo homini lupus, eh?
Ripopoliamo i paesi sarebbe tutto più bello
Rispettare le regole sul distanziamento, l'estate scorsa ve ne siete strafregati di tutte le regole. Adesso non stavate a questo punto.
I centri commerciali...centri di batteri e virus da sempre...
È una ruota che gira...
Sono andata la settimana scorsa a Macerata,età ritornata la città di molti anni fa con gente in giro allora sono arrivata alla conclusione che i centri commerciali hanno
Non ho terminato la frase dicendo che i centri commerciali sono stati causa della morte dei centri città
Prodotti scadenti, prezzo da battaglia, rovina società civile......lo sbaglio è stato farvi nascere!!!???
Le macerie di questo scempio saranno devastanti...per tutti, nessuno escluso!!! Anche a chi oggi pensa di essere "garantito" o al riparo da tutto!!!
Ma se son sempre pieni altra sera al centro commerciale Rancia non c'era un posto per parcheggiare
Secondo me i centri commerciali la domenica chiusi per sempre lavorare dal lunedì al venerdì . Dalle 9 di mattina. Fino alle 20. Orario continuato. Il sabato mezza giornata dalle 9 alle 13. . . La domenica chiusi tutto il giorno..
Ma 'sta guerra tra poveri a voi vi rende felici?
Per me centri commerciali sono una ruota che gira.
Pesce grande mangia pesce piccolo. Multinazionali mangia centri commerciali che ha mangiato piccoli negozi...
Tutti a criticare i centri commerciali, che poi sono gli stessi che ne riempiono le casse!! Siamo alle comiche!
È troppo dove siamo arrivati
I centri commerciali , la domenica dovrebbero restare chiusi per sempre! Uno perché chi ci lavora ha il diritto la domenica di poter stare con la propria famiglia. due perché stare aperti di domenica è una scorrettezza commerciale nei confronti dei piccoli negozi del centro.
Nelle città creerei dei "CCU" (Centri commerciali urbani). Immaginiamo Corso Cairoli con i negozi consorziati per fare delle iniziative comuni....... Immaginatelo con l'utilizzo del parcheggio multipiani Apm magari convenzionato con i commercianti....
Giuseppe Marcolini mostre all'aperto (i.e. di manifesti, reproduzioni delle opere nei MUsei chiusi) adesso che al chiuso l'arte non si può visitare...
Che bravi che siete a criticare i Centri Commerciali poi siete i primi a passeggiare dentro la domenica e i festivi..... i responsabili non hanno detto niente di male. Soltanto che con questa chiusura assurda non si riesce a guadagnare a pagare le spese e far andare avanti l' economia. I centri commerciali sono sicuri, non si entra senza mascherina, e c' e' una soglia che non si deve superare per non fare assembramenti. Io ho lavorato sia centro Storico e adesso lavoro centro commerciale sempre con la stessa azienda, e quando noi facevano le riunioni per far si che il centro storico nei week end potesse lavorare tranquillo con aperture fino alle 24 d estate e le domeniche aperte con ztl i commercianti si tiravano indietro perché di vecchio stampo. Hanno fatto morire il centro storico senza essere rivalutato. Adesso i week end noi negozi del centro commerciale dobbiamo stare chiusi e quelli dei centri storici aperti , ma avete mai visto qualche venditrice controllare gli ingressi( noi al centro commerciale lo facciamo tutti) avete mai visto qualcuno dire di alzare la mascherina?(noi al centro commerciale lo facciamo) avete mai visto qualcuno dire del distanziamento?(noi al centro commerciale lo facciamo)
Tutti quelli che criticano i centri commerciali sono forse gli stessi che le domeniche dinverno NON incontri a spasso per i centri storici? Quanta ipocrisia.
Non manca la voglia! Non ci sono soldi! Che siano negozi o centri commerciali ci sono persone e famiglie dietro! Se chiudono.... Tante famiglie disperate e lavoratori senza occupazione! Altro che ridurre le ore di lavoro dovrebbero aumentare ..! Quale domenica in famiglia? Meglio un lavoro anche la domenica che un disoccupato tutti i giorni! Basterebbe regolamentare i turni ..una su quattro o due su quattro non sarebbe la morte di nessuno! I consumi ci sono se si tornerà alla stabilità al momento non è così... Stanno chiudendo aziende che mai di sarebbero sognate di farlo o stanno riducendo le ore agli operai pur di salvare il salvabile...ma la vedo dura!!!
"MANCA LA VOGLIA DI FARE SHOPPING" è fantastica.... Mancherà li SORDI per fare shopping..?....
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Mi dispiace per i lavoratori dei centri commerciali, mi dispiace per le loro famiglie. Ma l’errore è stato farli nascere: i centri storici si sono sempre più spopolati proprio a causa della loro creazione. Le famiglie, invece di fare un bel giretto per le strade ed i negozi delle città, invece di riempire le stradine dei paesi con le gioiose grida dei bimbi e il tacchettio delle signore sono state stimolate a rinchiudersi in locali pur ampi, ma rimbombanti di falsi rumori e profumi artificiali! È stato invece bello rivedere la vita nelle città e qualche cliente in più nei negozi dei centri storici!!
i negozi sia nei centri commerciali che fuori la domenica e i festivi dovrebbero restare chiusi, i dipendenti hanno diritto di stare con la famiglia almeno un giorno alla settimana, basta con la ” moda” dello shopping festivo , siamo arrivati al punto di tenere chiuso solo a natale e il 1^ gennaio, assurdo!!
D’accordissimo! La domenica è per il riposo, la riflessione e la famiglia. Ovviamente parlavo dei giorni feriali.
invece prima del COVID prosperavano? tra fallimenti e cambi di proprietà non ci si capiva più niente. forse non era il caso di aprirne così tanti no?
Se si abbassano i prezzi la voglia di fare shopping ritorna!