«Scuole, 134 bus aggiuntivi
Ma il governo non ci dà i soldi»

LA REGIONE annuncia il potenziamento del trasporto pubblico in vista del ritorno in classe delle superiori, l'assessore Castelli: «Le Marche avranno bisogno di un finanziamento tra i 10 e i 12 milioni di euro. Ad oggi lo Stato ce ne ha assegnati appena 6». I sindacati chiedono una mappatura di tutti gli steward che vigileranno e accompagneranno gli studenti, il possibile utilizzo di App per la prenotazione delle corse e il rafforzamento della vigilanza nelle stazioni e nei luoghi di assembramento in strada

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Guido Castelli

 

«Un lavoro di grande sinergia con le aziende del trasporto e un impegno importante coordinato dall’assessore ai Trasporti Guido Castelli ha consentito il potenziamento del trasporto pubblico in vista dell’imminente ritorno in classe degli alunni delle scuole superiori». E’ quanto annuncia la Regione a pochi giorni dal rientro in classe al 50% degli studenti delle superiori, previsto per lunedì come da nuova ordinanza del governatore Francesco Acquaroli.  L’assessore, impegnato anche ieri in una serie di video-riunioni con il mondo dei trasporti e quello della scuola, in questo caso insieme all’assessore Giorgia Latini, ha ribadito che «lo Stato deve impegnare più risorse sul fronte dei trasporti», ricordando che le Marche sono l’ultima Regione italiana per trasferimenti statali relativamente al trasporto pubblico locale. «Per garantire i 134 autobus aggiuntivi necessari alle esigenze scolastiche fino al termine dell’anno scolastico – afferma Castelli – la Regione Marche avrà bisogno di un finanziamento tra i 10 e i 12 milioni di euro. Ad oggi lo Stato ne ha assegnati alle Marche appena 6, la metà di quanto necessario per implementare servizi che viaggeranno al 50 per cento dei posti disponibili. Il sistema trasportistico regionale ha subito perdite da pandemia per 33 milioni, 16 dei quali coperti con le risorse del bilancio regionale. È il momento che le Regioni insieme ai Comuni uniscano le forze affinché lo Stato non distolga l’attenzione su quella che di fatto rappresenta un’area di rischio del contagio e cioè la percorrenza tra la fermata e le scuole, perché la sicurezza, il presidio e il monitoraggio dei tragitti è il tema dei temi. Auspico che il prossimo imminente Dpcm destini risorse adeguate a questo servizio».

Nella mattinata di ieri l’assessore Castelli aveva incontrato i sindacati Cgil, Cisl e Uil per un confronto sul tema della riapertura delle scuole e per favorire la più ampia condivisione delle scelte da prendere. Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la necessità «di ripartire dentro un quadro di garanzie certe rispetto al potenziamento del trasporto scolastico e all’intensificazione delle misure di sicurezza chiedendo alla Regione di assumere un ruolo di coordinamento anche nell’orientare il prezioso lavoro che tutti i soggetti coinvolti stanno svolgendo a livello di Prefetture». Oltre all’annunciato aumento dei pullman e, quindi, delle corse su tutto il territorio regionale, i sindacati hanno chiesto «una mappatura di tutti gli steward che vigileranno e accompagneranno gli studenti all’interno dei mezzi nel tragitto casa-scuola, con un’attenzione specifica alle corse urbane utilizzate non solo dagli studenti e alle corse extraurbane di lunga percorrenza, dove il rischio di contagio potrebbe aumentare considerevolmente». Una specifica richiesta ha riguardato «il possibile utilizzo di App per la prenotazione delle corse da parte degli studenti, così come hanno fatto altre regioni, in modo da poter prevedere le eventuali criticità con anticipo, abbassando i rischi di assembramento e di non rispetto delle norme». L’ultimo tema posto è stato quello della vigilanza nelle stazioni e nei luoghi di assembramento in strada, anche in questo caso per i sindacati «va rafforzato il presidio che i Prefetti hanno demandato al sistema delle autonomie locali, attraverso l’utilizzo di personale delle forze dell’ordine o di figure specificatamente formate per svolgere un ruolo di controllo e per le quali andrebbero stanziate opportune risorse». A fronte dell’aumento di circa 134 bus aggiuntivi fino a giugno, i sindacati trasporti Orsa e Fast hanno chiesto di «prevedere per il futuro l’impegno ad investire anche nel trasporto ferroviario parte dei fondi derivanti dal Recovery fund in particolar modo nelle linee ferroviarie interne ad oggi inattive al fine di sollecitare la ripresa economica delle valli dell’entroterra». I sindacati hanno comunque definito costruttivo l’incontro con l’assessore Castelli.

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