di Monia Orazi
Al via il piano pandemico dell’Asur: da domani un settore dell’ospedale di Camerino sarà dedicato ai pazienti Covid. Saranno fatte salve tutta una serie di attività: pronto soccorso, interventi di oncologia, tutta la medicina d’urgenza e tutte le attività specialistiche. Sono anche iniziati i trasferimenti dei pazienti che sono ricoverati in Ortopedia, al primo piano, lì dove andranno, secondo l’indicazione dell’Asur, i pazienti Covid. Al momento sono 4 le persone contagiate che si trovano nell’ospedale ducale, nella zona grigia del pronto soccorso. Pazienti, due da Camerino (che si trovano in pronto soccorso da sabato) e due da San Severino (arrivati oggi), che non possono essere trasferiti a Macerata perché non c’è posto nei container. A questo punto l’Asur ha deciso di attuare il piano pandemico e saranno loro i primi ad entrare nel reparto.
Oggi all’ospedale è stato un via vai di ambulanze per il trasferimento dei pazienti di Ortopedia. E’ nelle stanze del primo piano che l’Asur ha deciso di aprire un’area dedicata ai pazienti Covid. Intanto resta in calendario per mercoledì prossimo alle 16,30 l’incontro tra il presidente regionale Francesco Acquaroli ed i sindaci dell’entroterra sul futuro dell’ospedale di Camerino. Sabato pomeriggio il sindaco Sandro Sborgia aveva convocato un incontro online tra i sindaci dell’entroterra, alla presenza del vescovo di Camerino Francesco Massara e del rettore Claudio Pettinari, da cui era emersa la volontà comune di incontrare al più presto Acquaroli, per chiedere garanzie sul futuro dell’ospedale, che in queste ore rischia la riconversione a presidio Covid hospital, come avvenuto lo scorso marzo. I sindaci hanno espresso preoccupazione, a causa della situazione della viabilità, dell’inverno in arrivo e di una popolazione in gran parte anziana e bisognosa di cure. Per il momento non sono ancora avvenuti ricoveri di pazienti Covid nel reparto, ma è questione di avere il tempo per predisporre tutto. Al momento sono chiuse la cardiologia e la rianimazione, dove è operativo un posto letto da attivarsi solo su richiesta del primario di rianimazione Angelo Leo, per la sorveglianza post operatoria dei pazienti sottoposti ad interventi chirurgici complessi.
In un panorama di allarme generale, arrivano due buone notizie: due medici hanno chiesto di rimanere al lavoro sino al massimo limite di età per la pensione. Una è Gabriella Winni Mazzoli, dirigente medico del reparto di medicina a Camerino, specializzata in medicina respiratoria, che in questo periodo lavora come volontaria al Covid hospital di Civitanova. La dottoressa aveva chiesto di rimanere al lavoro fino al 2026, l’Asur le ha concesso di rimanere sino al 16 gennaio 2024, al raggiungimento dei 68 anni. La stessa scelta è stata condivisa da Enrico Caraceni, primario di Urologia a Civitanova, che resterà in camice bianco sino al 6 novembre 2023, quando compirà 70 anni. La legge consente ai medici che non hanno raggiunto i 40 anni di servizio ed il limite massimo di età, di chiedere di restare in servizio, purché questo non significhi aumento dei dirigenti medici in servizio.
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Avevano fermamente promesso che ..... l’incontrario
Era ora, ci avete impiegato troppo tempo, ma era ora di decidere
Non bisogna speculare politicamente sulle disgrazie, salvare una vita umana e come salvare il mondo.Detto questo non posso che essere d'accordo con tutti i sindaci della nostra zona montana.Basta portare via i principali servizi sempre e solo in queste zone, che hanno problemi anche in tempi di normalità.Figuriamoci con migliaia di terremotati,con il più alto tasso di anziani della regione.Con un territorio vastissimo, che specie nella stagione invernale è difficile da raggiungere.Possibile che nelle zone del Pesarese e dell'Anconetano,non ci siano ospedali da riconvertire.Camerino ha già pagato.Basta non se ne può più, abbiamo manifestato per il terremoto quando le cose andavano male, indipendente da chi era al governo,manifestiamo e impediamo questa ennesima vergogna.
Venanzo Ronchetti ma. Perché a marzo non avete replicato. E di casi ne erano neanche la minima parte. Mi puzza più di guerra politica che di covid 19 sars 2. E poi da quand'è mondo e mondo la vita dopo una certa età finisce o siamo diventati tutti immortali?. No adesso si può morire solo di covid. Basta scorrere un po indietro e rendersi conto che l'influenza ha fatto più morti del Covid. A voi le conclusioni. Non sarà perché le politiche scellerate del passato hanno distrutto la sanità pubblica?.
Venanzo Ronchetti sono perfettamente d'accordo, non ci siamo sempre e solo al momento del bisogno!
Maurizio Cordiali Maurizio io a primavera feci un commento più pesante di questo.Se a te va bene,con una stagione invernale alle porte,sono contento.
Venanzo Ronchetti questa volta è solo un piano. E no tutto. su l'inverno ti do pienamente ragione e d'accordo. Ma purtroppo la sanità è stata distrutta nel passato sia da sx che da dx. Ora purtroppo raccogliamo i frutti. E co questo covid viviamo le conseguenze.
Non basta, Macerata e Civitanova sono intasati da quel che si legge
Coraggio che il giallo è vicino
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