Contagi al reparto di Cardiologia
«Locali sanificati, l’attività prosegue»

MACERATA - La direttrice Asur Nadia Storti in serata assicura: «Fatti i tamponi a tutti, allontanati i positivi». Continua la situazione critica dei Pronto soccorso mentre si cercano soluzioni e il tempo passa senza che vengano trovate

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L’ospedale di Macerata questa sera

 

Aggiornamento delle 22,10 – «Abbiamo sanificato i locali interessati, l’attività di Cardiologia continua. C’è stato il caso di un paziente contagiato, abbiamo fatto come da protocollo i controlli del caso ai degenti e al personale, chi era positivo è stato allontanato». La dirigente regionale dell’Asur tende a circoscrivere la vicenda di questo pomeriggio in Cardiologia quando l’emergere di contagi ha determinato una serie di decisioni, lette in vario modo anche all’interno del reparto. La Storti comunque è sicura: «l’attività del reparto non è cessata, non deve passare il messaggio che chi sta male troverà il reparto chiuso. Abbiamo fatto i controlli, sanificato e tutto si svolgerà in maniera normale».

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Nadia Storti

Queste le dichiarazioni della dirigente regionale Asur, e dirigente pro tempore anche dell’Area Vasta3, Nadia Storti che comunque conferma come siano risultati postivi diversi componenti della Cardiologia, un medico e diversi infermieri e operatorio sociosanitari. Dunque un messaggio un po’ rasserenante quello che è appena arrivato da Nadia Storti. Resta comunque l’evidenza di un ospedale che sta vivendo giornate da incubo, quanto alla Cardiologia già nella giornata di domani saranno meglio definiti gli effetti dell’episodio di oggi, al termine dei controlli ed una volta noti i risultati.

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di Luca Patrassi

Ospedale Covid, ospedale chiuso per Covid. Mentre ad Ancona si parla ed a Camerino il direttore sanitario dell’Area Vasta 3 discute con il sindaco Sandro Sborgia il piano di ampliamento del Pronto soccorso, a Macerata e a Civitanova si susseguono le giornate da incubo con pazienti contagiati ammassati, addirittura metri di prolunghe per portare l’ossigeno da una stanza all’altra. Scenari nemmeno da ospedale da campo, mentre la parola d’ordine – almeno all’esterno – resta il silenzio. L’ultima notizia, di poco fa, è la chiusura del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Macerata. Molti i contagiati tra i pazienti e tra il personale (i pazienti sono stati tutti trasferiti): si procede alla disinfezione, ma l’episodio testimonia della situazione esistente.

Decine di pazienti gravi in stazionamento nei Pronto Soccorso mentre il Covid hospital assorbe poco o nulla essendo pieni i posti letto in terapia intensiva. Altra stranezza: ci sono due reparti di rianimazione free Covid a Civitanova e a Macerata che sono semivuoti mentre al Covid hospital ci si dice che non aprono un modulo di intensiva perché non hanno il personale. Passano insomma giornate pericolosissime per i pazienti e per il personale sanitario senza che vengano prese decisioni del tipo di quelle richieste da giorni anche dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e dal presidente dell’Ordine dei medici, Romano Mari. Per gli appassionati di impiantistica e di collegamenti “fai-da-te” la foto del giorno è quella di una stanza di un Pronto soccorso dell’Area Vasta 3 dove per far arrivare l’ossigeno si è fatto ricorso a parecchi metri di prolunga. Apprezzabile lo spirito d’iniziativa, ma qualche interrogativo uno se lo dovrà pur porre. Con calma, non c’è fretta.

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