Il sindaco Teodori pronto ad uscire
dopo oltre un mese di quarantena

RIPE SAN GINESIO - Il primo cittadino racconta la sua esperienza dopo la positività al Covid e i giorni di isolamento: «Mi è mancato il contatto con i familiari, con gli amici e con il Comune. Non ho potuto frequentare i luoghi di sempre e non ho potuto praticare le mie passioni. Si azzera tutto e ora riparto molto serenamente»

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Paolo Teodori

 

di Michele Carbonari

Sta per terminare il lungo isolamento domiciliare di Paolo Teodori, sindaco di Ripe San Ginesio, positivo al Covid e in attesa di conoscere il responso del tampone di sabato scorso. Per lui, però, sono già trascorsi i giorni necessari per uscire dalla quarantena da cui è sottoposto da oltre un mese. «Sto abbastanza bene, aspetto l’esito del test fatto sabato mattina ma in ogni caso giovedì uscirò – fa sapere il primo cittadino, che racconta la sua vicenda -. Dal 15 ottobre sono chiuso in casa, addirittura prima di conoscere l’esito. Infatti, il 16 ho fatto il tampone rapido e sono risultato positivo, ma quello molecolare l’ho effettuato soltanto il 27. Quindi il mio percorso è partito da quella data. Domani sarebbe il mio 21esimo giorno, ma in realtà sono molti di più da quando non sono a contatto con altre persone. Da una settimana non ho sintomi: se sono negativo esco automaticamente, altrimenti il medico curante deve avviare la procedura per farmi uscire». Sicuramente non è stato facile svolgere il compito e l’impegno di sindaco rinchiuso in una camera, ma Teodori si è adattato ed è sempre riuscito a seguire le vicissitudini del proprio paese. «L’ho fatto online, mi collegavo con il Comune e con tutti gli altri. Abbiamo avuto il picco di contagi un mese fa, la maggior parte legato alle scuole. Oggi siamo scesi intorno ai 15 casi – dice il sindaco di Ripe San Ginesio -. Vivo da solo dentro una camera. La mia compagna e la figlia sono sempre state negative e vivono in un altro ambiente. È importante il recupero fisico. La mattina mi svegliavo e facevo un po’ di cyclette e un po’ di pesi, che mi ha portato il titolare della palestra di Passo Ripe. In questo mese mi è mancato il contatto con i familiari – conclude Paolo Teodori – con gli amici e con il comune. Non ho potuto frequentare i luoghi di sempre e non ho potuto praticare le mie passioni. Si azzera tutto e ora riparto molto serenamente».

 

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