«Gli anziani a rischio abbandono
I Comuni aiutino i più poveri»

LE PROPOSTE di Stefano Tordini (Sp Cgil) sia per gli ospiti delle case di riposo sia per chi è in casa o non ne ha una: «Faremo il possibile nel cavalcare la tecnologia ed i sistemi informatici per dare supporto e sollievo concreti»

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Il segretario Stefano Tordini

 

Anziani nelle case di riposo che non vedono i parenti da mesi, oppure soli a casa o senza possibilità di fare la spesa. Pensa a loro Stefano Tordini, segretario generale della Spi Cgil Macerata, nel suo appello ai Comuni (e in generale alle istituzioni) a trovare soluzioni sanitarie, sociali ed economiche che facciano sentire gli anziani del territorio meno abbandonati. 

«Gli anziani ospiti delle case di riposo e delle residenze protette della provincia di Macerata stanno pagando un prezzo altissimo alla pandemia da Covid 19 – dice Tordini -. E questo prezzo altissimo è pagato non solo dagli ospiti ma da molti infermieri ed operatori sanitari che vi lavorano. Queste strutture sono in pratica state lasciate sole ad affrontare un problema sanitario molto grave, i tamponi rapidi non sempre sono stati forniti in quantità sufficiente e molti gestori hanno dovuto comperarli. Il personale, assolutamente carente, non completamente sostituito, lavora a ritmi insopportabili rendendo oggettivamente difficile la gestione dell’assistenza e il mantenimento di tutti i protocolli di sicurezza. Da settimane chiedono l’aiuto di medici ed infermieri e sembrerebbe che finalmente arriveranno , almeno per Villa Cozza a Macerata, medici ed infermieri dell’esercito. Già nelle prima fase della pandemia i sindacati dei pensionati avevano richiesto che si procedesse a modificare gli standard di assistenza con maggiore presenza sanitaria in considerazione della condizione sanitaria degli ospiti e del fatto che anche gli ospiti delle case di riposo fossero ormai in maggioranza persone non autosufficienti. Niente è avvenuto e la scarsità di personale dei dipartimenti di Prevenzione ha ridotto la sorveglianza sulla presenza di tutto quanto previsto per garantire il distanziamento, la divisione tra aree Covid e “aree pulite”, l’uso corretto dei Dpi.

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Un trasporto a Villa Cozza

Chiedevamo e chiediamo tutt’ora che vengano trovate tutte le modalità utili a permettere che gli ospiti, dopo tanti mesi di isolamento, possano vedere i loro cari non solo utilizzando videochiamate, ma, adoperando dispositivi e le accortezze necessarie, permettere loro una presenza reale e di effettivo conforto dei propri cari che alcuni non ricevono dalla prima fase di pandemia risalente a febbraio-marzo. Si rischia di morire di solitudine e di senso di abbandono. Chiediamo che per gli anziani in quarantena nel proprio domicilio, specialmente se soli, i Comuni si facciano carico della fornitura di farmaci e di cibo – prosegue Tordini -. secondo protocolli di sicurezza, e li sollecitiamo a provvedere in tempi rapidi a farsi carico dei soggetti più poveri prevedendo e distribuendo loro buoni spesa e pacchi alimentari, così come a trovare una sistemazione per coloro che non hanno fissa dimora. Come sindacato, unitariamente, abbiamo in programma per i prossimi giorni di incontrare la direzione dell’Av3, gli Ambiti Territoriali, i sindaci ed il prefetto per poter dare supporto concreto alle decisioni da prendere facendo in modo di alleviare queste situazioni insostenibili. Ci impegnano a mettere in campo tutte le nostre energie per non far sentire soli i tanti anziani del nostro territorio, attraverso contatti telefonici e collaborando con il Servizio Prevenzione delle Regione per dare continuità al Progetto “Resto a casa insieme resistiamo” in cui prevediamo Webinar in modalità videoconferenza e diffusione attraverso WhatsApp e Facebook su temi che spaziano dall’informazione sul Covid, a riflessioni sulla gestione delle emozioni. E’ vero non siamo abituati e non abbiamo molta dimestichezza con questi strumenti – conclude Tordini -, la nostra azione è caratterizzata dal rapporto sociale, ma facciamo e faremo il possibile nel cavalcare la tecnologia ed i sistemi informatici per dare supporto e sollievo concreti caratterizzando la nostro azione per la gente che vogliamo rappresentare». 

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