«Spostamenti all’interno della zona arancione: facciamo chiarezza». Sono le parole di Renzo Leonori, presidente di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, che ragiona circa l’inserimento della Regione Marche in zona arancione. Dove sono stati così vietati gli spostamenti per usufruire di servizi alla persona collocati fuori dal Comune di residenza. «Un aspetto – aggiunge Leonori – che ha creato molta confusione specialmente nei settori del benessere e delle lavanderie, che hanno molti interrogativi circa la possibilità di poter continuare ad accogliere i clienti che giungono da altri Comuni limitrofi alla propria attività. Sono infatti tanti gli imprenditori che in questi giorni si sono rivolti a noi, per avere delucidazioni sul proprio lavoro». Il Dpcm del 3 novembre, non autorizzando i servizi alla persona e alla famiglia (quali saloni di acconciatura, centri estetici, lavanderie e altri) a ricevere clientela da fuori Comune, impedisce agli imprenditori di servire una parte importante della clientela. «Tutto questo rappresenta una violazione della libertà di scelta dei clienti stessi – precisa Eleonora D’Angelantonio, responsabile settore benessere – abbiamo già inoltrato un quesito in merito alle Prefetture delle tre Province interessate, chiedendo la possibilità alle attività penalizzate di consentire la prosecuzione del normale svolgimento del proprio lavoro, indipendentemente dal domicilio del cliente».
Pensiero condiviso da Daniele Zucchini e Rosetta Buldorini, rispettivamente presidenti interprovinciali degli acconciatori e delle estetiste. «Non è nei nostri saloni che si prende il virus – dice Zucchini -, perché il Covid-19 circola dove c’è assembramento e dove non si rispettano le regole di igiene e di sicurezza. In questo modo si rischia di non indirizzare gli sforzi verso i comportamenti veramente rischiosi, che vanno al contrario sanzionati. Nei saloni si accede un cliente alla volta e solo su appuntamento, gli operatori sono scrupolosi e gli ambienti sono sanificati. Inoltre, i clienti restano all’interno degli esercizi per poco tempo, e sono distanziati. Lavoriamo in totale sicurezza. Impedire questo tipo di spostamenti è ingiusto e irragionevole». «Tale provvedimento – commenta Buldorini – va ad incidere sul “rapporto di fiducia” che si è instaurato e consolidato negli anni tra professionisti e clienti che risiedono in altri Comuni. Chiediamo quindi un chiarimento che risponda al “buon senso” e alla “ragionevolezza” che deve sempre accompagnare l’applicazione delle norme. Una interpretazione che ha un senso oltretutto in un territorio come il nostro, composto da Comuni spesso molto vicini fra di loro». A dar manforte al settore Benessere, Beatrice Stefoni, presidente interprovinciale Confartigianato Lavanderie: «Anche le nostre imprese vivono il momento di incertezza successivo allo spostamento delle Marche da zona gialla ad arancione – dice Stefoni -. Confartigianato si sta muovendo con fermezza per consentire ai nostri clienti residenti in altri Comuni di poter usufruire dei nostri servizi. Servizi che continuiamo ad erogare garantendo come sempre la massima tutela della salute di consumatori e operatori».
Lo spostamento per"necessità" é possibile,basta leggere attentamente ciò che é scritto sul sito del ministero...ci sono comuni che non hanno tutte le attività commerciali per poter proseguire con la vita quotidiana,basta scriverlo nell'autocertificazione...
Si però dicono se nel tuo comune non è quel tipo di servizio ,negozio quindi in teoria se hai un parrucchiere nel tuo comune devo andare da lui
Adriana Băiașu il che non è giusto secondo me
Adriana Băiașu non proprio...se hai un parrucchiere di fiducia o più "conveniente",di quelli del comune di residenza,puoi uscire...
Il parrucchiere è una necessita? Lo è se è uno qualsiasi.
Luana Damen purtroppo non credo....
Assurda sta cosa dell'autocertificazione per spostarsi
Non è la sola difficoltà, importante e non potersi recare il discount economici e costretti a fare spesa in paese con prezzi più alti .
Al discount se è adiacente al tuo comune ci puoi andare
Ci si può spostare anche per necessità economiche..almeno per la spesa è così
Ma è possibile basta avere un appuntamento e sono servizi alla persona . Per lo meno mi sembra!
Si si ho visto forse autorizza da casa a negozio boooo
Priorità.....
Ahahahahahahah, quando sento ste cose mi viene voglia di un bel liberi tutti, poi chi si salva si salva. A parte che se uno è negazionista, il discorso non fa una "piega"
Perché per i negozianti di tutte le Altre attività è giusto??
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Più che essere vicini i Comuni sono piccoli e quindi c’è omogeneità tra i loro abitanti.
Il parrucchiere è una necessita? NO