di Alessandra Pierini
Un repentino calo di positivi al Covid nel giro di 15 giorni sta interessando il comune di San Ginesio. Nel borgo dell’entroterra maceratese, su poco più di 3mila abitanti, 15 giorni fa si contavano ben 96 residenti positivi, oggi se ne contano 23 (-76,04%). Una invidiabile curva in discesa mentre la maggioranza dei comuni è alle prese con l’aumento continuo del numero di casi. In totale tra i ginesini si contano tre ricoveri di cui il più grave, un ultraottantenne ricoverato a Torrette e ora tornato a casa. Una esperienza quella del sindaco Giuliano Ciabocco e della sanità nel piccolo centro da analizzare per spunti su come affrontare l’emergenza.
«Fondamentale è la comunicazione dei dati» spiega il primo cittadino che all’inizio del “focolaio” che stava interessando il suo territorio aveva alzato la voce contro l’Asur. «E’ fondamentale che i dati sulla piattaforma Cohesion che comunica ai Comuni numeri e nomi dei contagiati siano aggiornati in tempo quasi reale in modo che i primi cittadini possano mettere in atto le procedure necessarie. Su questo ho insistito molto con i dirigenti Asur, con cui poi abbiamo avuto un confronto e un chiarimento. Capisco le loro difficoltà ma ognuno di noi deve tutelare le proprie comunità e per avere un quadro chiaro il confronto deve essere forte e costante».
Accanto al monitoraggio continuo fondamentale è stato l’operato dei medici di base sul territorio. «Non posso che ringraziare il dottor Pietro Enrico Parrucci e la dottoressa Orietta Lattanzi. Ci sentiamo più volte nell’arco della giornata e questo ci consente di avere un quadro chiaro e un monitoraggio costante. Segnalano velocemente le guarigioni e i nuovi casi».
Il piccolo centro ha anche puntato sulla comunicazione diretta con i cittadini. Oltre alla chat Whatsapp “San Ginesio Informa” costantemente aggiornata sull’emergenza, è scesa in campo la Protezione Civile: «Abbiamo voluto sensibilizzare la popolazione sulle misure da adottare e sull’importanza del comportamento di ognuno. In più abbiamo adottato una sanificazione costante su tutto il territorio. Abbiamo pensato di mettere in campo iniziative utili per tamponare la situazione. Per quanto riguarda i controlli abbiamo fatto quanto è possibile con due agenti di polizia locale per coprire 80 chilometri quadrati».
In prima linea sul territorio il dottore, ex sindaco, Pietro Enrico Parrucci: «Innanzitutto cerchiamo di curare tutti a casa, li monitoriamo con saturimetro, ossigeno e cortisone». Il monitoraggio costante ha consentito anche di portare avanti il tracciamento, ormai saltato un po’ in tutta Italia. «lo abbiamo fatto in autonomia attraverso l’anamnesi dei pazienti. Abbiamo intensificato i controlli nell’ambito della famiglia e per questo ben vengano i covid hotel visto che spesso in un appartamento è molto complicato mettersi in isolamento». Importante anche il ruolo dei tamponi: «Sarebbe molto utile – precisa Parrucci – se si potesse sapere nel tampone finale il grado di carica virale per valutare al meglio la riammissione del soggetto nella vita della comunità».
Il lavoro è ancora molto intenso ma si può tracciare un piccolo bilancio: «Nell’ottima gestione fatta finora – prosegue il medico – registriamo anche come nella casa di riposo di Sant’Angelo in Pontano non ci siano casi di inquinamento da Covid, tranne i pochi che sono tornati positivi dai ricoveri ospedalieri e che abbiamo isolato, studiando anche dei turni specifici per il personale. Assistiamo invece con nostro disappunto a storie di pazienti che vengono ricoverati negli ospedali per altre malattie, entrano negativi ed escono positivi dall’ospedale. Il Covid purtroppo fa perdere di vista altre patologie».
Nella “squadra anti-covid” di san Ginesio anche la dottoressa Orietta Lattanzi che segnala le continue difficoltà a rapportarsi con le Asl. «Il lavoro è già pesante, portiamo avanti il nostro ambulatorio, le vaccinazioni antinfluenzali e in tutto questo magari ci troviamo a reperire con esattezza il numero dei certificati ad esempio. La burocrazia ci fa perdere un sacco di tempo, senza questo ingombro potremmo fare molto di più».
«L’Asur chiude e apre le scuole senza comunicare nulla al Comune: nessun rispetto delle istituzioni»
Bravi, così si fa!!
Bravissimi
Complimenti
Complimenti!
Bravissimi! Un esempio da seguire !
Bravi davvero
Finalmente leggiamo anche delle belle notizie meno male ......complimenti al sindaco...... Che poi nn sarebbe così difficile da attuare é per tutto il paese, basterebbe collaborazione, competenza, autorevolezza, buon senso e voglia di fare...... Cose che purtroppo scarseggiano in molti posti e che stanno portando alla rovina...... Forza e coraggio su
Complimenti.. finalmente una bella notizia
Bravo sindaco
Bravissimi!
Complimenti! !!
Complimenti bravi
Complimenti.
Complimenti
Dignani Ivan e poca burocrazia. Il fatto che sia difficile o addirittura impossibile comunicare con l'ASUR e deleterio!
Bellissima notizia forza e coraggio comportiamoci bene che c'è la facciamo
A Macerata se continuano tutti a tenere la mascherina sotto mento e naso non scenderanno mai
Catia Meschini non solo a Macerata
Complimenti al sindaco e tutti medici di base altri paesi devono prendere esempio da voi
Complimenti al duro lavoro del "team" che ha permesso grossi risultati!!!!
Bravo sindaco ottimo lavoro
Un signor sindaco! Complimenti!!!!
Volere è potere non il contrario complimenti sindaco
Buone notizie, complimenti buona guarigione a tutti.
Complimenti al sindaco
Complimenti al sindaco dico a tutti i sindaci prendete posizione per il nostro bene
Questo dovrebbe essere il vero approccio al virus,tutti i medici dovrebbero comportarsi come lui,non ci sarebbero ospedali pieni e l Italia non sarebbe in ginocchio lavorativamente. Chissà perché non ci si comporta in questo modo?
Bravo sindaco
Nelle Marche stimo sempre avanti!!!
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Bravi entrambi i medici e bravo il sindaco. Siete sicuramente un bell’esempio
Bravi ! Ecco il modo di agire senza tante chiacchiere inutili ! Qui stanno ancora pensando all’Ospedale Unico Si prenda esempio da questo piccolo Centro .
Bravo il sindaco e bravi i medici, dovreste essere d’esempio.
La domanda da porsi è perché non si è fatta la stessa cosa sull’intero territorio nazionale.
Ottime notizie! Molto bene! Molto bravi!