Giunta Parcaroli: la cultura si tinge di rosa
«Nove assessori, 5 uomini e 4 donne»
Riflettori puntati sulle Partecipate

MACERATA - Il sindaco terrebbe la delega per i fondi europei. Individuata una donna per l'assessorato esterno. Contesa la cultura, dovrebbe andare alla civica con Katiuscia Cassetta e non più a Sacchi (Fi) dirottato al Turismo. L'Udc preme per la permanenza al Bilancio di Caldarelli, già in squadra con Carancini. Dall'Apm al Nera passando per il Cosmari una serie di ruoli per le Partecipate. In Regione trattative iniziate ma parti ancora distanti: Forza Italia spinge per Pasqui

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Il sindaco Sandro Parcaroli

 

di Luca Patrassi

Sembra iniziare a delinearsi la nuova giunta, le sorprese non mancano. Il sindaco Sandro Parcaroli ha annunciato la volontà di definire la squadra entro la settimana e si sta marciando in tal senso. Il primo punto risolto, a meno di contrordini formali dell’ultimo momento, è quello del numero: «nove assessori, cinque uomini e quattro donne» , ha detto oggi il sindaco durante l’intervista a Cronache Maceratesi (leggi l’articolo).

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Katiuscia Cassetta

Nella Lega, presidenza del Consiglio per Francesco Luciani mentre per i due assessori sicuro è il nome di Andrea Marchiori mentre in pole, tra le donne, c’è la veterinaria Laura Laviano. L’assessore esterno voluto da Parcaroli risponde a un identikit al femminile (si attende la risposta dell’interessata) e potrebbe anche entrare come terzo in quota Lega. La civica di Parcaroli avrà due assessori: uno è l’architetto Silvano Iommi (urbanistica) e l’altro potrebbe essere Katiuscia Cassetta in odore di delega alle attività culturali (magari con il supporto esterno di Paola Ballesi). Cultura che era richiesta anche da Forza Italia per Riccardo Sacchi che a questo punto andrebbe al Turismo, altro settore importante per la strategia di sviluppo del capoluogo di provincia. Fratelli D’Italia resta ferma alle richieste di partenza: i due assessori saranno il coordinatore cittadino dei meloniani Paolo Renna e Francesca D’Alessandro mentre resta da decifrare la posizione di Pierfrancesco Castiglioni che qualcuno aveva indicato per la presidenza del Consiglio. Nel passaggio dal centrosinistra al centrodestra l’Udc manifesta un punto fermo per non perdere la bussola: la permanenza al Bilancio di Marco Caldarelli, già in squadra con Carancini. Il sindaco Parcaroli terrebbe la delega per l’internazionalizzazione e la ricerca dei fondi (europei) per i vari progetti. Resterebbero fuori il Nuovo Cdu di Mattia Orioli e diverse “primedonne”, in realtà quasi tutti maschietti, delle varie liste.

Va però affrontato, a breve, anche il discorso legato alle partecipate e all’associazione Sferisterio. La prima questione sarà quella legata all’Apm: il presidente ha un’indennità di 14.400 euro annui, i quattro consiglieri di 2880 euro. Poi c’è l’Acquedotto del Nera, partecipato dal Comune con una quota da 25%: il presidente (finora espresso dal Comune) percepisce 12mila euro, il vice 8mila. Altra partecipata significativa è il Cosmari, il Comune ha il 14% delle quote. Le indennità sono di oltre 21mila euro per il presidente,9.600 per il vice mentre i tre consiglieri oscillano dai sei ai novemila euro. Il Comune non indica direttamente i componenti ma passa attraverso l’assemblea: attualmente il presidente è, per così dire, di ispirazione maceratese. Lo Sferisterio vede presente il sindaco o un suo delegato e alcuni consiglieri che esercitano il mandato a titolo gratuito.

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Anna Menghi entrerebbe in Consiglio regionale con la probabile nomina di Filippo Saltamartini in Giunta

Sul fronte della giunta regionale le squadre sono in campo e stanno scaldandosi. Dal terreno di gioco i tradizionali segnali di sfida. La Lega chiede tre assessorati e la presidenza del Consiglio, Fratelli D’Italia chiede un equilibrio territoriale che si tradurrebbe in due assessorati ciascuno per Pesaro e per Ancona, uno per Fermo e uno per Ascoli. A Macerata “resterebbe” il governatore. Operazione che suona come un calcio diretto sugli stinchi alla Lega maceratese, che ha avuto di gran lunga la percentuale più alta di tutta la regione, e un invito a mantenere la calma all’azzurro Gianluca Pasqui che pure bussa alla porta. Lo zero assessorati a Macerata porterebbe, come risultato forse non secondario per alcuni, il mancato ingresso in Consiglio regionale di Anna Menghi (nel caso di assessore Saltamartini) che pure ha avuto un ruolo importante anche nel capoluogo e dell’azzurro Fabrizio Ciarapica (nel caso che la scelta coinvolga Pasqui). Comunque ad oggi la posizione prevalente appare quella legata all’ingresso di Saltamartini. I giochi in Regione sono solo agli inizi, prosecuzione tutta da vedere con possibili colpi di scena.

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