La dottoressa Chiara Ardiccioni
di Marco Ribechi
Anche la bandiera maceratese si innalza per la lotta al Coronavirus e per ridurre il panico da fake news. Classe 1983, una brillante carriera accademica alle spalle, la maceratese doc Chiara Ardiccioni da mesi sta lavorando con un team di ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche per mettere a punto un biosensore in grado di determinare le aree “Covid Free”, uno strumento che potrebbe essere fondamentale per arginare la diffusione del virus e tornare a uno stile di vita più simile a quello pre-epidemia. Laureata in fisica all’Università La Sapienza di Roma ha ottenuto nello stesso ateneo un dottorato in biofisica per poi continuare i propri studi alla Columbia University di New York e in seguito a Singapore. Oggi è docente a contratto di fisica nell’ateneo anconetano e con i suoi colleghi sta sviluppando, attraverso un laboratorio interdisciplinare, un biosensore, il ViruSensing, in grando di rilevare la presenza di Coronavirus nell’aria. Il gruppo, nato in collaborazione con un centro di ricerca di New York, si chiama NYMaSBiC ed è guidato dal professore associato Daniele Di Marino che a soli 38 anni è già un’eccellenza nell’ambiente scientifico nazionale.
Un esempio del funzionamento del ViruSensing in ambienti chiusi
«Oggi le tecniche di analisi più diffuse rilevano solo porzioni del virus – spiega Ardiccioni – queste parti però potrebbero anche non essere infettive. Il nostro biosensore invece rileverà la particella virale completa presente negli spazi chiusi, dando l’allerta solo per le reali situazioni di contagio. Immaginiamo sale d’attesa, negozi, ambienti pubblici, si potrà sapere in anticipo se si è al sicuro oppure no, evitando soprattutto paure e ansie ingiustificate». Il progetto, insieme a tantissimi altri, è già stato presentato a un confronto europeo Hackathon dove i ricercatori di molti atenei e start up si sono impegnati a cercare soluzioni innovative per avere una convivenza sicura col virus in attesa del vaccino. «Per poter vivere bene è necessario non farsi prendere dal panico e non credere a tutte le fake news che girano nella rete in questo periodo – aggiunge la ricercatrice – per questo vorrei rassicurare su alcuni aspetti che, per chi è del settore come me, non sono assolutamente messi in discussione. Molte affermazioni mi suscitano ilarità e, subito dopo, rabbia. Per primo posso assicurare che il virus non è stato creato in laboratorio. Insieme ai miei colleghi lo studiamo quotidianamente fin dalla sua prima apparizione in Cina, la sequenza genetica è naturale. Se fosse stato fatto artificialmente si vedrebbe, non c’è modo di ingannare una comunità mondiale di ricercatori o di produrre articoli falsi su riviste autorevoli. Certo non tutte le riviste sono uguali ma, per chi voglia approfondire, c’è un interessante articolo su Nature Medicine che spiega nel dettaglio quello che sto dicendo. L’autorevolezza di questa rivista non può essere messa in discussione».
Chiara Ardiccioni nel laboratorio della Columbia University a New Nork
Un secondo aspetto riguarda il vaccino e il plasma: «Sono due soluzioni complementari, non alternative – continua la ricercatrice – il vaccino permette di debellare la malattia, che scomparirà quando i contagi termineranno. Il plasma invece è curativo, serve per guarire, non per fare prevenzione. Inoltre col plasma si potrebbero trasferire anche altre patologie quindi non può essere usato così alla leggera come si vuol far credere, e soprattutto non è una cura a costo zero». Anche sul fatto che bisogna riaprire tutto perché il virus non è così pericoloso, ma si sta solo cercando di creare panico, la dottoressa vuole far chiarezza: «È sicuramente vero che il sistema sanitario nazionale italiano, come quello di quasi tutti i Paesi del mondo, è stato preso in contropiede. Il virus però ha una contagiosità molto elevata, più di altre malattie conosciute. Abbiamo visto concretamente la sua rapida diffusione, ne abbiamo evidenza. La quarantena è stato un passo doloroso ma estremamente necessario. Riaprire tutto ora, far ripartire le scuole, potrebbe creare una situazione terrificante, è meglio agire senza farsi prendere dalla frenesia. Voglio inoltre dire che la comunità di ricercatori europea è molto unita, si avverte molto l’urgenza e c’è grande collaborazione, bisogna avere fiducia nella scienza».
Il VirusSensing può essere applicato anche per testare le singole persone
Infine il tema del distanziamento che in questo periodo sta creando il dissapore di molte strutture produttive ma anche del settore dei servizi come ristoranti, alberghi, balneari. «Purtroppo anche questa è fondamentale. Il virus si trasmette con le goccioline respiratorie che riversiamo nell’ambiente attraverso le mucose, queste possono cadere a meno di un metro dal nostro corpo e depositarsi. Per questo c’è la distanza di sicurezza. Il distanziamento permette di ridurre drasticamente i contagi così come l’uso di guanti e mascherine, non bisogna però esserne ossessionati. Negli spazi aperti, se osserviamo le regole de buon senso, siamo relativamente sicuri. Il biosensore che stiamo sviluppando ha proprio lo scopo di permettere una convivenza più agevole anche all’interno degli spazi chiusi in attesa del vaccino che, lo ripeto, è fondamentale. Contiamo di poterlo terminare prima della fine dell’estate».
Forza Chiara, noi Maceratesi speriamo in te. Grazie di cuore
Cosa ha detto di nuovo...?? Quello che fin 'ora i virologi ci hanno messo al corrente...
Spiegazione semplice, realistica e senza fronzoli e soprattutto chiara come.Chiara che infonde fiducia e speranza.Grazie!
A cosa servono i guanti? A nulla se non aumentare il pericolo di diffusione per il loro uso scorretto.
Grande Chiara!!!
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Il trattamento con plasma iperimmune non è a costo zero e può immettere nel corpo altre malattie mentre il vaccino è a costo zero e sicuro. Complimenti vivissimi alla ricercatrice maceratese DOC ed alle sue certezze scientifiche!
Articolo molto interessante. Interessante è quando espresso dalla ricercatrice, che evidentemente data la sua giovane età mette in evidenza situazioni attuali. Nel 2009 la dottoressa Ardiccioni aveva solo 26 anni e forse le sarà sfuggito che il virus H1N1 è stata una pandemia (OMS) in moltissimi aspetti sovrapponibile all’attuale COVID19. (https://it.wikipedia.org/wiki/Pandemia_influenzale_del_2009-2010). Eventualmente se ci sono errate indicazioni nel link si dica la fonte. L’unica differenza fra il 2009 e il 2020, a mio avviso, è solo il voler in modo doloso creare panico nella società, prendiamo ad esempio un aspetto: la mascherina (presidio medico) una circolare del Ministero della Sanità nel 2009 la SCONSIGLIAVA perché poteva provocare, se usata in modo non corretto dalle linee guida sanitarie, problemi alla salute (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1034_allegato.pdf). Non mi voglio poi addentrare nell’aspetto economico/ farmacologico ampiamente descritto nel citato link (ndr. Novartis docet). Oggi la differenza è sostanziale solo per l’economia che avrà ripercussioni per anni e anni nella vita sociale di molti di noi. Poi magari triste a chi capita! Che dire infine dei cosiddetti esperti sia in campo sanitario che politico/decisionale: praticamente, a mio modo di vedere, semplicemente penosi.
Può darsi che non ci sia modo di ingannare una comunità di scienziati ma non è escluso che una comunità di scienziati possa ingannare, volendo, noi ottenebrati…
Di chi ha meno di quaranta anni è esilarante leggere che ha una carriera alle spalle.
Anvedi sti sguizzeri ch’hanno frecato l’idea all’ancunettani…
https://www.sardegnareporter.it/2020/04/ideato-un-sensore-che-fiuta-il-coronavirus-nellaria/302427/
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – New York, 15 mag – Sorrento Therapeutics vola su Wall Street dopo che l’azienda biotecnologica ha detto di aver fatto un importante passo avanti nello sviluppare una terapia efficace contro il SARS-Cov-2, il virus responsabile per la Covid-19. In base ai risultati ottenuti in laboratorio, Sorrento ha detto che l’anticorpo STI-499 ha un’efficacia del 100% nel prevenire l’infezione in cellule infettate con il nuovo coronavirus da 4 giorni. Si tratterebbe di un primo passo nella strategia di Sorrento che ha detto di voler sviluppare un cocktail di anticorpi per fornire alle persone una protezione contro il nuovo coronavirus e le sue eventuali mutazioni nel mentre si cerca un vaccino. Su Wall Street, il titolo guadagna il 67,55% a 4,39 dollari.
Sia lodata e ringraziata ogni momento la santissima e divinissima Sorrento…
Dottoressa Chiara, io ti amo!
La trovo una proposta molto interessante che potrebbe portare più serenità soprattutto in negozi, uffici e in generale in tutti gli ambienti chiusi.
L”affermazione che il virus sia di origine naturale, contrasta con ciò che ha detto il premio Nobel Luc Montagnier. Poi per quanto riguarda gli “esperti” e non solo loro, ecco un personalissimo riassuntino:
-segretario Pd Nicola Zingaretti, che a fine febbraio salì a Milano per ridicolizzare la linea dura della Regione
e disse pubblicamente: «Non perdiamo le nostre abitudini, non possiamo fermare Milano e l’Italia. La nostra
economia è più forte della paura: usciamo a bere un aperitivo, un caffè o per mangiare una pizza».
– 31 gennaio, Conte, studio di Lilli Gruber: «Siamo prontissimi, continuiamo costantemente ad aggiornarci con
il ministro Speranza. L’Italia in questo momento è il Paese che ha adottato misure cautelative all’avanguardia
rispetto agli altri, ancora più incisive. Abbiamo adottato tutti i protocolli di prevenzione possibili e
immaginabili».
-4 febbraio Filippo Luciani: “Il coronavirus è meno letale dell’influenza. L’emergenza finirà in pochi mesi”.
-10 febbraio Massimo Galli: “ L’avanzata a livello globale è molto bassa. In Italia il virus non si diffonderà”.
-Giovanni Maga 19 febbraio “Nelle prossime tre settimane, gli infettati in Cina guariranno e quindi potrebbero
azzerarsi i nuovi casi”.
-22 febbraio Roberto Burioni: “In Italia siamo tranquilli, il virus non c’è. Il rischio è zero, preoccupatevi dei
fulmini”.
-23 febbraio Maria Rita Gismondo: “Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una
pandemia letale”.
-26 febbraio Matteo Bassetti: “Non bisogna fare nulla (per difendersi dal virus n.d.r. ). Certo, non serve mettersi
le mascherine”.
-27 febbraio Fabrizio Pulvirenti: “L’epidemia influenzale è ben più grave e diffusibile rispetto al coronavirus”.
-27 febbraio Ilaria Capua: “Questo virus è molto meno aggressivo di tante infezioni che conosciamo”.
-12 marzo Fabrizio Pregliasco: “E’ difficile che un soggetto asintomatico, contagi in modo significativo un’altra
persona”.
”I virus sono la forma biologica più abbondante sulla Terra: in una goccia d’acqua di mare, ad esempio, se ne trovano oltre un milione.
Si stima che oggi siano noti lo 0.1% dei virus esistenti.”
Gli uomini si dividono in due categorie: gli ignoranti e gli scienziati ignoranti.
Mi piace quando un giovane agli inizi della sua carriera sconfessa un esperto ed esimio suo collega, nonchè Premio Nobel, tal Montagnier. Comunque non ho letto nulla che apporti qualcosa di innovativo rispetto a ciò che da settimane ci propinano i vari Burioni e co.. Ha studiato bene la lezione. Con stima
BOMBA! AL LABORATORIO GLI È SCAPPATO IL VIRUS? – I “CENTERS FOR DISEASE CONTROL AND PREVENTION” CINESI DICHIARANO CHE IL WET MARKET DI WUHAN NON È STATO IL LUOGO IN CUI È AVVENUTO LO ‘SPILLOVER’ DEL CORONAVIRUS, MA SOLO IL POSTO DOVE SI E’ DIFFUSO IN MODO MASSICCIO – DALLE INDAGINI È EMERSO CHE NESSUN CAMPIONE PRELEVATO DAGLI ANIMALI È RISULTATO POSITIVO AL SARS-COV-2 – GAO FU, DIRETTORE DEI CCDC, DICE: “IL MERCATO È STATA UNA VITTIMA DEL CORONAVIRUS”
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/laboratorio-scappato-virus-bomba-nbsp-quot-centers-237974.htm