Annamaria Marcantonelli, dirigente scolastica del liceo “G. Leopardi” di Macerata
Domani inizieranno, con una riunione plenaria online, cui seguirà un secondo incontro giovedì 21 maggio, di pomeriggio, i percorsi formativi sulle metodologie didattiche innovative con l’utilizzo delle nuove tecnologie “Challenge based learning”, i cui destinatari sono cinquanta docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il liceo “G. Leopardi” di Macerata è stato selezionato dal Miur come snodo formativo per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale; una scelta che sicuramente si riferisce e si ricollega anche alla gestione della tappa di #FuturaMacerata, del settembre 2018, affidata allo stesso gruppo docenti che è anche l’organizzatore di questi percorsi. I momenti di formazione sono distinti in due periodi: il primo, destinato appunto a cinquanta insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado fra maggio e giugno, ed un altro, destinato invece a duecento insegnanti di ogni ordine e grado, che avrà luogo nelle prime due settimane di settembre.
La prima fase ha fatto già registrare un tutto esaurito, mentre per i corsi di settembre ci sono ancora posti a disposizione per l’iscrizione, da fare tramite la piattaforma “Sofia”. «La proposta per i docenti è molto valida e qualificante – dichiara la dirigente Annamaria Marcantonelli – stante anche una situazione vigente che ha rivoluzionato il modo di fare didattica. Sono due percorsi formativi, per docenti di scuole secondarie di primo e secondo grado, da sviluppare a distanza e secondo l’approccio del “Challenge Based Learning”. L’obiettivo principale dell’attività di formazione è quello di far vivere ai docenti partecipanti un’esperienza aperta di co-progettazione, finalizzata all’acquisizione di strumenti necessari per l’ideazione, la pianificazione e la conduzione di iniziative innovative nell’ambito della didattica a distanza». Per quanto riguarda l’articolazione dei corsi con i percorsi formativi, ci sarà innanzitutto una prima fase di introduzione alla metodologia Cbl nel campo della didattica digitale. Successivamente, avrà luogo una seconda fase di accelerazione progettuale di un’attività Cbl da condurre in remoto nella propria comunità scolastica di riferimento, ed infine una terza e ultima fase, di restituzione, valutazione e rendicontazione dell’attività Cbl sperimentata. Si tratta di un’opportunità che va nella direzione di una reimpostazione di tutta l’attività didattica e che, almeno per ora, sta cercando di sopperire al meglio alla novità bruscamente sopraggiunta.
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