di Alessandra Pierini
Se il comitato Stringiamoci a coorte vuole davvero che il monumento dedicato al 150mo dell’unità d’Italia trovi posto a Macerata, è consigliabile che il suo scultore Ermenegildo Pannocchia si metta in fretta e furia al lavoro per realizzare la statua entro lunedì prossimo alle ore 16, massimo 16,30 altrimenti la delibera di accettazione proposta dalla Giunta comunale sarà ritirata perchè illegittima. Non è il teatro dell’assurdo, né un arzigogolato caso , ma più semplicemente il risultato della riunione di questo pomeriggio tra le commissioni Affari Istituzionali e Cultura che avrebbero dovuto discutere sulle competenze di Giunta e Consiglio relativamente alla statua. A scatenare il tutto è stata una costatazione del segretario comunale Antonio Le Donne che ha definito la delibera illegittima in base all’articolo 771 del codice civile che senza giri di parole, né cavilli vieta la donazione di cose future. Quindi se la statua non c’è, non può essere donata. Dato per certo il codice civile che esiste così com’è da tempo, quello che sorprende è che in due anni e mezzo durante i quali tanto si è parlato del dono del comitato “Stringiamoci a coorte”, nessuno, proprio nessuno, ci abbia pensato. Tanto che il segretario comunale ha esclamato candidamente: «Ho scoperto solo oggi che al momento la statua non esiste. Se il monumento fosse già stato realizzato, la questione sarebbe stata di competenza del Consiglio». Poi però, alla continua richiesta di pareri tecnici, ha risposto: «Mi usate per pararvi le vostre questioni. Non mi chiedete pareri tecnici su questioni palesemente di altra natura».
A suggerire un escamotage è stato Bruno Mandrelli (Pd): «Il Consiglio potrebbe dare un atto di indirizzo sulla decisione che dovrà prendere la Giunta». La sua proposta è però stata respinta da Deborah Pantana del Pdl («Perchè non ci hanno chiesto l’indirizzo quando hanno chiuso corso Matteotti?») e Anna Menghi dell’omonimo comitato («Capisco l’imbarazzo ma non facciamo diventare questa cosa una crociata»). Comunque la delibera di indirizzo non potrà essere fatta entro lunedì.
Le reazioni stizzite alla dichiarazione dell’assessore Stefania Monteverde che ha rivendicato l’iter di voler condividere con il Consiglio un’idea di città hanno fatto subito intendere che lunedì l’atto dovrà essere, per forza di cose ritirato, solo successivamente potrà essere presentato un atto di indirizzo. Quindi la questione slitta ancora. Intanto il consigliere Giuliano Meschini aveva già fatto arrivare a tutti i consiglieri una relazione sull’inconciliabilità tra fede cristiana e Massoneria.
Mentre il monumento del comitato Stringiamoci a coorte continua a tener banco, gli aderenti maceratesi alla Gran Loggia d’Italia hanno affisso un po’ in tutta la provincia dei manifesti che ritraggono Giuseppe Garibaldi per celebrare il 20 settembre, anniversario della breccia di Porta Pia che sta a significare la fine del potere temporale e in particolare l’inizio dell’anno massonico. A darne notizia è il sito della Gran Loggia d’Italia che scrive: «Come da antica tradizione i Fratelli di Macerata, in occasione del XX Settembre, affiggono manifesti per celebrare l’evento. Quest’anno, però, hanno voluto fare le cose in grande, basti vedere il manifesto della foto, che campeggia in prossimità del raccordo autostradale Civitanova – Macerata ». Molto meno complicato di una statua.
Il manifesto che gli aderenti maceratesi alla Gran Loggia d’Italia hanno fatto affiggere a Macerata in via Pancalducci
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La storia della statua massonica come emerge dall’articolo e’ sicuramente un’opera buffa, ma la cosa più sconvolgente e’ che noi italiani (nel caso specifico maceratesi) siamo capaci di litigare anche per le cose che non esistono. Con queste premesse e con queste discussioni non si può certamente pensare alle cose utili per i cittadini: palazzotto, piscine, stadio, viabilità ……..
La politica ha fatto un passo indietro… sempre la figuraccia l’avete fatta.. complimenti a tutti!!!!!!
Mi par di ricordare che l’Università di Macerata abbia una sua sede/ufficio/distaccamento in Via XX Settembre…
Ed anche in molte altre città italiane (credo quasi tutte) c’è una Via XX Settembre o una Piazza XX Settembre o uno Largo XX Settembre o un Viale XX Settembre: mi sembra evidente che (nel corso dei decenni, dall’Unità ad oggi) per molte amministrazioni comunali quella data era/è una data importante…
” Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu” ( ” nisi intellectus ipse”, si prosegue). Leggo, simpaticamente ( e comicamente) , della questione “cosmologica” oggi alla ribalta. In effetti, per Berkeley, una “cosa per essere, prima deve essere”. Dunque se una cosa prima deve essere, la statua, in “bozza” , è o non è? Probabilmente non è. Ma è in potenza, non ancora in atto ( Aristotele). Dunque nessuno può, potrebbe, “deliberare” su una “bozza” che è si potenza, ma non atto, o cosa “definita”. Diciamo che la statua è, per ora, solo Imago. Staremo a vedere ( e ridere).Non entro nelle discussione quanto alla dottrina e al simbolo, al Cattolicesimo e alla Massoneria. Chiediamo Lumi alla BCE…( anche noi cattolici…).
La massoneria è talmente forte che esce allo scoperto. Bene…
Appurata l’illegittimità della delibera presentata dall’amministrazione del sindaco Carancini al Consiglio Comunale, invito tutti a fare un passo indietro. Questa città ha bisogno di una politica che unisca, basta con le divisioni e le contrapposizioni. Torno a dire ci sono tante cose che ci uniscono, evitiamo le cose che dividono, per una politica del bene comune. Tutte le lobbies che vogliono dividere la città, per i loro progetti di parte, vanno fermate.
“Non ho mai sentito dire che le flatulenze determinino situazioni filosofiche.”
(da una lettera di Friedrich Wilhelm Nietzsche a Erwin Rohde)
Però peccato che il controverso monumento ancora non esista, perché quelle che – perlomeno nella piccola Imago fotografica di esso – mi paiono essere urne marmoree forse potrebbero venir buone per traslocare fascicoli di tribunale nel pieno rispetto della privacy.
Massonica o meno quella statua è bruttissima. Come si può pensare di deturpare così la città? Ma gli occhi non li portate?
Il lumacone è stato donato prima o dopo che è stato terminato ( ancora non è stato terminato ).
Vuoi vedere che i donatori del lumacone se lo devono riprendere???
Ammessa in partenza la mia ignoranza in materia di diritto, avrei curiosità però di sapere perchè secondo il Segretario Comunale la questione ricade nell’art.771 del C.C, venendo a mancare a mio ingenuo avviso, almeno due elementi tipici della donazione ( Libro II, delle Successioni)
-lo spirito di liberalità ( arricchimento-impoverimento: chi impoverisce con la donazione della statua? Nessuno si priva di un bene per donarlo a un altro, nè l’artista che anzi esercita la sua arte con una nuova creazione su commissione , nè il Comitato Stringiamci a Coorte, perchè non cede alcun bene in suo possesso, ma da quanto ho capito, paga i materiali e lo scultore per la sua prestazione.
-la forma del contratto ( è necessaria la stipulazione per atto pubblico alla presenza di due testimoni (art. 782 c.c. art. 42 l. notarile)
e non possa essere invece inquadrato tra gli atti unilaterali e quindi fare riferimento all’art. 1989 del C.C. , Promessa al Pubblico, in cui come previsto ,per pubblico può essere anche considerato un gruppo determinato di persone, in questo caso i membri della P.A. o indeterminato, ossia l’intera collettività, che ne è la beneficiaria ultima, e tenuto conto anche della natura della donazione, cioè non un’opera qualsiasi che già fa parte di opere realizzate dallo scultore, ma una statua celebrativa – ed è questo il segno distintivo, per il 150° dell’Unità d’Italia -che altrimenti non troverebbe ragione di venire in luce se non prima accordata con il destinatario dell’opera una sua precisa collocazione spaziale. Non è che una statua così può essere destinata ad uno spazio diverso da quello pubblico, che sia all’aperto o al chiuso ,no? Mi pare fin troppo ovvio questo. E quindi “la cosa” promessa non esiste, perchè non ha ragione di esistere ancora, finchè cioè non trova accoglimento la richiesta preliminare per la sua realizzazione . E infine, perchè non mi pare ci sia stato un termine temporale per la consegna della statua, la cui realizzazione non poteva che dipendere ancora una volta, dal trovargli prima una collocazione in uno spazio pubblico.
Riingrazio chiunque vorrà delucidarmi in merito.
Sarà contenta Angela Pellicciari, autrice di notevoli libri di storia risorgimentale, scoprendo che la migliore conferma alle sue deduzioni viene dalla massoneria maceratese che celebra i suoi eroi: Giuseppe Garibaldi, ma – attendiamo fiduciosi manifesti altrettanto celebrativi – anche Camillo Benso Conte di Cavour, Vittorio Emanuele II e via dicendo. Sì, c’è da riscrivere la storia del risorgimento e quella relativa all’Unità d’Italia. Peccato impedire alla massoneria di farsene carico con la statua di Pannocchia: sarebbe stato un importante tassello in più verso la verità tutta intera.
Iniziamo a studiare la storia anche con gli occhi degli sconfitti: Garibaldi, Covour e Vittorio Emanuele II furono aggressori e occupanti del meridione, dell’impero asburgico e dello stato pontificio utilizzando spesso metodi terroristici. Basta con questa celebrazione edulcorata dalle verità storiche. Il risorgimento in realtà fu solo guerra e occupazione.
Una risposta alla domanda di Gianni45 (sul lumacone) qualcuno dovrebbe darla! Ma io quoto in tutto e per tutto il commento della sig.ra Tamara Moroni perché, se non altro, pieno di buon senso. Anch’io voglio fare un esempio “terra-terra”: mettiamo che una facoltosa artista del ricamo volesse donare al Comune di Macerata un nuovo gonfalone, tutto ricamato in oro zecchino e magari tempestato di pietre preziose (quindi di non modico valore), dovrebbe realizzarlo prima dell’accettazione da parte del Comune? Poi, se la donazione non viene accettata, a chi potrà essere dato quel gioiello di gonfalone? Ci accorgiamo, dopo mesi che se ne parla, che l’art. 771 del C.C. (ammesso che tale art. sia quello da applicare) vieta l’accettazione di un dono se questo non esiste? Ci accorgiamo, sempre dopo mesi, che era il caso di portare l’argomento in commissione PRIMA (e non dopo) che avvenga la discussione in Consiglio? A questo punto che conviene fare? Mi permetto di dare due semplici consigli al Sindaco avv. Carancini:
1) Accettare la richiesta di trasferimento del Segretario dott. Le Donne;
2) Nominare un nuovo Segretario, possibilmente, nella persona del dott. Pieriuseppe Mariotti (attuale Segretario del Comune di Civitanova Marche; così se non ce la facciamo a fregarli a pallone, cerchiamo almeno di fregargli il Segretario).
Caro Blanchi, il suo esempio ” terra-terra” è perfettamente calzante al caso, ma qui pare non interessi nessun altro la discussione sul piano del diritto e del buon senso. Interessa molto più quello politico, interessa più continuare a discutere di Risorgimento e massoneria, che di trattare la giustezza di certe decisioni.
Sempre a mio modestissimo parere, da chi ha solo una conoscenza basilare del diritto civile, e per questo ho sollevato una questione , fatto domande ai tecnici della materia, c’è un grosso equivoco di fondo nell’impostazione della questione , ed è quello di aver sempre detto tutti che la statua è un dono, quindi “una donazione”. Ma se si va appena a guardare i termini con cui è stata presentata la richiesta da parte del comitato promotore al Comune di Macerata , la donazione come regolata dal C.C. , a parte l’animus operandi, tutti possiamo comprendere che non si è trattato altro che di una proposta, in cui non è stato detto mai da nessun proponente che la statua era nello studio di Pannocchia o in qualche altro luogo in attesa di essere collocata, ma che era disponibile una sua bozza, un modellino, un progetto, un plastico, con una contestuale richiesta di uno spazio: condizione necessaria, imprescindibile, per la sua realizzazione.
In pratica: “Io propongo, mi faccio carico di realizzare una statua per celebrare il 150° dell’Unità d’Italia, se tu Comune mi dai la possibilità di collocarla in Piazza Mazzini ( o spazi alternativi). Ecco secondo me perché è più un negozio giuridico unilaterale: io prometto di fare la statua, se tu mi autorizzi a porla in luogo pubblico. Se tu mi dai questa possibilità, fai l’unica azione richiesta che devi fare, autorizzarmi, io di conseguenza agirò, farò quanto proposto, farò quanto promesso di fare. Diversamente, inutile la faccia realizzare: per metterla dove, trattandosi di un monumento celebrativo all’unità della Nazione? E quindi, non si può scoprire oggi l’acqua calda. Tanto più perché, la risposta del vice sindaco arrivata anche alla stampa- con ciò ufficializzando la promessa al pubblico fatta dal Comitato- con l’immediata divulgazione della proposta arrivata al suo tavolo per lettera, fu “ E’ nostra intenzione occuparcene a breve” come si può rileggere direttamente dall’articolo CM sotto riportato.
Era giugno 2011. Quindi, semmai qualcuno oggi può legittimamente revocare l’impegno preso, quello è il solo Comitato promotore, in quanto per l’art. 1989 C.C. la promessa non può essere a tempo indefinito ma decade entro un anno, se le condizioni poste per il suo mantenimento non si sono verificate. Infatti, a parte il parere favorevole della commissione per l’ornato pubblico messa in piedi ad hoc, ma che non è però vincolante, il Comune attraverso il Consiglio Comunale non si era ancora espresso con un atto ufficiale, determinante per dare seguito alla proposta fatta dal Comitato Stringiamoci a Corte.
Un’ ultima cosa e poi lascio la discussione a chi compete. Posto comunque si tratti di una donazione, L’art.771 del C.C. richiamato dal Segretario Comunale ( ormai uscente abbiamo appreso poco fa) per dichiarare illegittima la delibera consiliare con cui verrebbe accolta la statua in uno degli spazi per essa previsti ,in quanto il suddetto articolo fa divieto di donare una cosa futura, paradosso per paradosso, astrusità per astrusità, dati i tempi strettissimi – impossibili da rispettare, penso – dettati dall’ ultima riunione in Commissione Cultura per la regolarità della delibera entro lunedì prossimo, io suggerirei al Comitato Stringiamoci a Corte di consegnare la cosa nella forma del suo equivalente in denaro, anche se non era quello l’oggetto della donazione, certo, ma se la pretesa oggi è quella di entrare in possesso di una cosa esistente, il denaro è pur sempre una cosa , un’entità materiale e mobile, con il quale proporre di assolvere il proprio impegno economico.
Poi penseranno loro a farla realizzare, ora che si sono decisi ad accoglierla.
https://www.cronachemaceratesi.it/2011/06/17/una-statua-per-il-150%C2%B0-dellunita-ditalia-la-proposta-della-massoneria-arriva-in-consiglio-comunale/77660/
Un apporto (penso) costruttivo: ma se i Sigg.ri del “stringiamoci a coorte” devolvessero risorse e tempo per “donare” alla città un pò di pulizia? rifacendo marciapiedi, piccoli giardini rionali, riordinando i “bei” giardini pubblici, pagando vigilantes che sorveglino le strade liberandole dai possessori di cani maleducati (e incivili) che riducono i marciapiedi ovvero strade in cloache…, e così via….e per farsi ricordare ai posteri potrebbero, su ogni intervento, affiggere una targa con la scritta: “Con affetto a Macerata ed ai suoi cittadini”. Certamente avrebbero più consensi e meno diatribe…..altro che statue…ne abbiamo già tante in giro (animate e inanimate). Per favore energie e risorse per cose più utili……Non me ne abbiamo i Sigg.ri del Comitato cui invio comunque Cordiali Saluti.
@MauroAngeloBlanchi: Penso che il suo consiglio dato al Sindaco Carancini, sia arrivato in ritardo.E’ evidente che certe decisioni siano già state prese per Civitanova, di cui Macerata è stata chiamata a dare il posto al Loro Segretario uscente. Certi posti da burocrati scelti dal centrosinistra Provinciale, devono occupare le poltrone asservite al solito Potere Locale e non girano in Provincia o anche fuori Provincia (Ferno), a caso . Altro che Massoneria!
Non si tratta di donazione di un bene che ,in effetti,non esite ma discutiamo più semplicemente di una semplice proposta per un eventuale accoglimento in luogo pubblico della detta statua di cui ovviamente si conosce il bozzetto , il progetto e le future dimensioni .Non ci sono problemi giuridici di alcun tipo da affrontare sul piano amministrativo; manca il buon senso e l’educazione di dire si o no . Ma è evidente che nei fatti si è detto no . E no è e difficilmente accadrà qualcosa . La massoneria fa terrore ancora alla ignoranza e a coloro che vedono sempre il lupo da ogni parte e non crescono mai documentandosi o studiando quel che serve per capire . Il busto di Mazzini venne realizzato da un comitato mazziniano, composto per lo più e con ogni probabilità da massoni ( in altri tempi chiunque avesse avuto la fortuna di studiare, quasi certamente era Massone senza alcuna vergogna tanta era la forza rivoluzionaria o ispiratrice di tanti giovani che aspiravano alla conquista di nuovi traguardi di civiltà – per tanti decenni dopo la dichiarzione della Unità Nazionale nel ‘800 lo stesso Governo nazionale era composto in maggioranza da Massoni ) , e li resterà . Leggo delle astrusità in ordine ai meriti o ai demeriti di coloro che hanno fatto l’Unità d’Italia senza mostrare quel minimo di accortezza di sapersi rapporatre ai tempi ion cui i fatti sono avvenuti : l’Italia , rispetto ad altre nazioni , era costretta alla arretratezza culturale e all’analfabestismo dai poteri assolutistici e oscurantisti e se non si fosse raggiunta l’Unita e l?Italia non fosse divenuta una nazione , mai avrebbe fatto passi in avanti e sarebbe potuta diventare una democrazia . Altra cosa è il brigantaggio ed i comportamenti di oppressione che si sono avuti nel Sud ma qui bisogna affrontare una lunga discussione sulle diverse vedute tra Piemontesi e le nobiltà Napoletane ed i privilegi che si erano consolidati e su tanto altro ancora …e domandarsi anche se con un Cavour alla Presidenza del Consiglio sarebbe accaduta la stessa cosa . Per il resto vi sono stati i plebisciti ; certo che con un 80-90 % di analfabeti è stato un miracolo quello che sono riusciti a fare Garibaldi e company .