Simonetti, dal centro commerciale all’opera:
«Calpestati anni di lavoro e investimenti,
ma saremo a fianco dello Sferisterio»

MACERATA - L'imprenditore, dopo il naufragio del progetto commerciale a Piediripa, ribadisce il supporto al territorio. «Sento il dovere di ringraziare il sindaco Parcaroli. Ha avuto il coraggio e la lucidità di prendere in mano un progetto nato sotto un’altra amministrazione, capendone il valore reale per l’intera collettività»

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Alberto Simonetti

Nonostante la bocciatura del progetto del nuovo centro commerciale di Piediripa da parte del Consiglio comunale di Macerata  (leggi l’articolo) Alberto Simonetti, titolare del progetto, dopo giorni di polemiche, torna a parlare e sceglie il palcoscenico della cultura, in particolare quello dello Sferisterio. Da una parte ribadisce il suo supporto al territorio rinnovando il supporto al Macerata Opera festival. Dall’altra, ringrazia il sindaco Sandro Parcaroli e attacca coloro che «calpestano anni di lavoro, investimenti, e opportunità concrete solo per logiche di bandiera».

«Nonostante tutto – spiega Simonetti in una nota alla stampa – continuiamo a credere nella cultura. E a sostenerla. Dopo tutto quello che è accaduto, dopo la delusione, dopo anni di lavoro annullati da una decisione politica cieca e incoerente, c’è una cosa che resta intatta: la nostra volontà di credere in questo territorio. Nonostante la bocciatura del progetto di Piediripa, la Simonetti non smette di investire su Macerata. Non solo in termini economici, ma in termini di identità, di comunità, di cultura. Sì, cultura. Quella vera. Quella che unisce, che fa crescere, che non si misura solo in biglietti venduti ma in prestigio, in visibilità, in orgoglio. Ecco perché anche quest’anno la Simonetti è al fianco del Macerata Opera Festival. Perché lo Sferisterio non è solo una stagione di spettacoli, è il simbolo più alto della nostra città. È un teatro che il mondo ci invidia, e che per restare tale ha bisogno del sostegno di chi crede in una visione: quella di una Macerata viva, attrattiva, colta».

Continua Simonetti, citando e ringraziando Parcaroli, «sostenere la cultura non è solo una questione d’immagine. È una scelta. Anche quando la politica fa marcia indietro, anche quando chi dovrebbe costruire preferisce distruggere. È un investimento morale, prima ancora che economico. E in questo contesto sento il dovere di ringraziare il sindaco Parcaroli. Ha avuto il coraggio – e la lucidità – di prendere in mano un progetto nato sotto un’altra amministrazione, capendone il valore reale per l’intera collettività. Ha saputo andare oltre le appartenenze politiche, scegliendo di sostenere ciò che era giusto, utile, concreto. Così come ringrazio apertamente quei consiglieri di maggioranza che hanno votato a favore, dimostrando che si può – e si deve – scegliere per il bene del territorio, della cultura, del centro storico, dell’economia locale. Hanno votato con responsabilità, non con calcolo. E questo, oggi, vale moltissimo».

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Un rendering del progetto del centro commerciale a Piediripa

L’imprenditore passa poi a puntare il dito verso «chi invece ha deciso di affossare un progetto che avevano concepito loro stessi, solo per spirito di contrapposizione politica. Hanno dimostrato quanto può essere miope e dannoso un certo modo di fare politica. Soprattutto quando si calpestano anni di lavoro, investimenti, e opportunità concrete solo per logiche di bandiera. Ma nonostante tutto questo, noi continuiamo a investire. Continuiamo a farlo con convinzione, per dimostrare a chi ancora pensa che l’imprenditoria si muove solo per tornaconto personale, che non è affatto così. Ogni imprenditore che sceglie di investire nel proprio territorio si assume un rischio quotidiano. È l’unico vero responsabile della sopravvivenza dei suoi collaboratori, dell’occupazione, e dell’evoluzione dell’economia locale. È grazie alla classe imprenditoriale se esistono manifestazioni, feste, eventi culturali, sportivi, artistici. È da lì che nasce la linfa di tante iniziative che altrimenti non vedrebbero mai la luce»

«Il nostro impegno non cambia – conclude Simonetti -, perché crediamo che una città che perde il senso della sua identità culturale è una città che si spegne. E noi, al contrario, vogliamo continuare ad accendere luci: su un palco, in un quartiere, su un progetto. Perché la bellezza, come l’impresa, nasce da chi ha il coraggio di guardare oltre. Chi pensa che un imprenditore debba solo contare i numeri, sbaglia. Gli imprenditori che amano davvero il loro territorio sanno che non c’è sviluppo senza cultura, non c’è economia senza visione, non c’è futuro senza identità. Ecco perché, anche se ci avete voltato le spalle su Piediripa, noi restiamo. E continuiamo a costruire. Con la testa alta. E con lo Sferisterio nel cuore».

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