Il progetto di variante presentato ieri sera
di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)
Un incontro di un’ora e mezza scarsa per presentare il progetto che potrebbe cambiare il volto di Civitanova. Ieri sera di fronte ad una cinquantina di persone l’assessora all’urbanistica Roberta Belletti ha presentato la variante attesa da decenni per l’area Ceccotti che andrà al voto del consiglio comunale lunedì sera.
L’assessora Roberta Belletti e l’ingegnera Laura Fratesi
L’area compresa fra la ferrovia, la statale e via Cecchetti rappresenta l’ultimo spazio inedificato della città e Belletti ha espresso soddisfazione per il completamento della progettazione ringraziando Fausto Troiani che nei cinque anni precedenti ha lavorato al progetto. «E’ un grande progetto per la nostra città – ha detto Roberta Belletti – un progetto, che dopo decenni, consentitemi di dire finalmente, lunedì sera torna in consiglio comunale al quale spetterà l’ultima parola. In ballo c’è la crescita e lo sviluppo della nostra città. Sono convinta che il grande lavoro cominciato da chi mi ha preceduto, e mi riferisco a Fausto Troiani, oggi presidente del Consiglio comunale, sfociato in un grande progetto di rigenerazione urbana, sia occasione e opportunità che dobbiamo cogliere al volo. Civitanova è una città in continuo cambiamento, una città che vuole crescere e rinnovarsi investendo sul suo futuro. E poter realizzare, a ridosso del centro, nuovi servizi, parcheggi, aree verdi, alberghi, uffici e abitazioni, significa far crescere una città e renderla sempre più moderna».
L’assessora Belletti, supportata dalla consulente dell’ufficio tecnico, l’ingegnera Laura Fratesi ha illustrato le volumetrie che verranno sviluppate: come anticipato da Cronache Maceratesi si tratta di un’area sulla quale si svilupperanno 7 edifici da 4 e 3 piani a destinazione commerciale, residenziale e servizi per 20mila metri quadrati di superficie edificabile. Belletti ha ricordato anche i pregressi dell’iter e in particolare la causa milionaria fatta dalla curatela fallimentare che ha richiesto risarcimenti danni per 20 milioni di euro a causa delle lungaggini nella pianificazione dell’area urbana che si attende da 40 anni e sulla quale i privati hanno maturato diritti acquisiti. Oltre l’edificato sono previste come opere per la collettività il terminal dei bus nella zona di fronte al cimitero e parcheggi per 24.500 metri quadrati di cui due interrati per 15.048 metri quadrati e la restante parte a raso e verde per 22mila metri quadrati a macchia di leopardo. I servizi (edifici commerciali e terminal) si trovano alle estremità del quadrilatero, mentre la parte residenziale attorno alla fornace che verrà poi ceduta al Comune: «La parte collettiva del progetto sono parcheggi e verde e la fornace – ha detto Belletti – che rimane il cuore della progettazione. Sono previste le demolizioni delle superfetazioni non vincolate dalla Sovrintendenza e poi il comune farà un progetto per la riqualificazione e destinazione della fornace come luogo di aggregazione. L’ ampia dotazione di spazi pubblici fornisce anche la quantità di standard necessari per l’area della ristrutturazione edilizia nell’ambito di trasformazione della variante, nonché quelli per il borgo marinaro, mettendoli a carico dei soggetti attuatori dei due comparti centrali».
Più debole appare il piano sulla viabilità dell’area che è stato oggetto di critiche da parte del pubblico composto da consiglieri comunali, esponenti di partito, ma anche da semplici cittadini e residenti. «Se questa è la vostra idea di modernità non avete mai messo piede fuori dall’Italia» la critica di una residente. Tutto l’accesso all’area infatti è disciplinato da una rotatoria compresa nell’area fra il cimitero e via Marconi che consente l’accesso nella nuova zona Ceccotti e consente il prolungamento di via Santa Maria Ausiliatrice. Previsto (pare) un ascensore dalla zona terminal che si trova a raso della statale 16 per scendere nell’area Ceccotti che ha un dislivello di 15 metri. Critiche per l’assenza di dialogo fra centro e nuova area: l’unico accesso previsto è il sottopasso ferroviario e un sottopasso in via delle Vetreria che sbucherebbe in via Tripoli. Nel progetto di variante non sono previste piste ciclabili.
Dubbi sulla sicurezza ed efficacia dei sottopassi pedonali da parte dell’ex assessore Piergiorgio Balboni: «I sottopassi sono un errore – ha detto – basta guardare quello della stazione, non mettono in comunicazione davvero il centro con la nuova area e diventano luoghi poco sicuri, mal frequentati. La nostra amministrazione con il progetto Polci non a caso aveva proposto un ponte di collegamento che scavalcava la ferrovia». Strozzata la comunicazione fra le due zone anche secondo Francesco Micucci: «Manca la visione – ha detto – di fatto questo diventa un nuovo quartiere di Civitanova scollegato dal centro. Credo appaia chiaro anche a voi che tutto questo nuovo flusso di residenti e commerciale non può passare dal sottopasso della stazione».
(Clicca qui sopra per ascoltare la notizia in podcast)
Fausto Troiani
Piero Gismondi
cosa c'è di moderno in questo progetto????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
La modernità sta nel fatto che non e' riuscito a portarlo a compimento la sinistra cittadina, mentre il centrodestra ha trovato una soluzione e un progetto da realizzare.
Ubaldo Mosca quindi? questa risposta non ha alcun senso e questo continuo accontentarsi del nulla è veramente triste
Stefania Minciullo esattamente come la sua affermazione/domanda .Io almeno l'ho motivato il perché , lei giovane commentatrice va avanti di punti esclamativi ?
Ubaldo Mosca motivo con molto piacere: il futuro non può essere un ennesimo quartiere con un albergo, negozi, parcheggi e case. Il futuro è pensare al verde, a salvaguardare l'ambiente, creare luoghi sani di socializzazione intergenerazionale. il futuro succede in tutte le altre città del mondo tranne che a Civitanova, in cui ci presentano progetti decisi a porte chiuse senza aver coinvolto e sentito la cittadinanza. Non sto facendo un discorso politico, come invece ha fatto lei. Buona giornata.
Stefania Minciullo ha ragione era meglio un campo di patate , coltivato a banani. Dove un cas qualsiasi avrebbe assunto in nero lavoranti. Ma la proprietà dell'area qualcuno di VOI, ce l'ha mai considerata ? .....e questa e' la mia domanda con un solo punto interrogativo, sa dare una risposta a questo ..
Ubaldo Mosca certo la proprietà è privata ma il progetto è pubblico e su quello che resta pubblico si poteva pensare a qualcosa di più di aiuole, un prato e qualche alberello. se le capitasse di andare a Milano, le consiglio di passare per la Biblioteca degli alberi e il bellissimo progetto fatto dal Comune. Non mi pare di aver parlato di campi di banane... anche se ora che mi ci fa pensare un orto urbano lì ci sarebbe stato bene. Vede, quando parlo di futuro parlo proprio di confrontarsi con chi sta sperimentando un nuovo modo, sano, di pensare alla città. Non chiedo tanto ma uno sforzo in più si doveva fare invece del lavoretto canonico che tra dieci anni ci sembrerà già vecchio. speravo che quello che è successo sulla zona Cecchetti avesse insegnato qualcosa a Civitanova... ma evidentemente non è così. Questo è il mio pensiero.
Stefania Minciullo campo di patate e banani . Sapete solo criticare e non trovare soluzioni (mai) e l'opportunità di governare la città l'avete avuta . Incapacità .
Terminal bus su parcheggio ex Iper con adiacente metro di superficie fino alla stazione. Suona molto meglio.
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…siccome civitanova m. Sta diventando sempre più una città molto accogliente per la delinquenza e allora bisogna cementificare per costruire alloggi per questa “brava gente”..
Voi di sinistra non ci avete mai pensato ..
invece noi di destra siamo un pochino più intelligenti a noi non serve ossigeno puro ci basta l’aria di mare anche se odora un po di morte..
Pazienza
Io per commentare, per quello che vale il mio commento, aspetto di leggere le carte. Carte che ancora una volta ad oggi non ho. Però non sono andato neanche a vedere la presentazione di ieri. Perché? Per non prestarmi a quella che è appunto una semplice presentazione di una cosa già decisa a porte chiuse, in pochi. Partecipazione della cittadinanza zero. Quindi non mi presto a manifestazioni di pseudo-partecipazione popolare, di falsa urbanistica partecipata.
Ricostruire la Ceccotti e deportarci tutti i consiglieri di maggioranza Giunta compresa, sarebbe una buona partenza. Poi una bella bacchettata a chi tocca il parcheggio convinti che Civitanova si modernizzi togliendogli l’aria.