di Laura Boccanera
Era il 1999 quando per la prima volta il consiglio comunale adottò la variante generale all’allora vigente piano regolatore sulla Ceccotti, recependo un progetto esistente e assumendo come vincolo le previsioni quantitative e funzionali. In 13 anni e mezzo ci sono state richieste di modifiche e prescrizioni da parte della Provincia, contenziosi ancora aperti e pendenti al Consiglio di Stato, fino all’adozione della variante nel consiglio comunale del 2010 nel quale veniva approvato anche un emendamento a firma del Presidente della Commissione Urbanistica, che confermando le scelte fondamentali effettuate rispetto all’area, forniva ulteriori indirizzi scaturiti dal lungo dibattito nato a seguito dello stralcio da parte della Provincia dando incarico al Settore Pianificazione Territoriale – Progettazione Urbanistica di integrare il progetto di variante sulla base dell’emendamento e dei relativi allegati e di verificarne i contenuti con gli enti preposti che già avevano espresso i propri pareri di competenza sulla variante originaria.
Da qui si apre una “mise en abyme” di atti, sub procedimenti, Vas, rapporti con la Sovrintendenza di complessa giurisprudenza difficili da districare. Fatto sta che l’ultimo atto è stato segnato dall’adozione della variante lo scorso febbraio nel quale il Comune ha deliberato una riduzione delle potenzialità edificatorie e il recupero dell’area interessata oggi degradata. Sulla base di questo progetto sono arrivate 16 osservazioni per 61 punti che vanno in discussione questa sera, alcune delle quali di contenuto strettamente tecnico mentre altri di contenuto tale da richiedere un pronunciamento di indirizzo politico sul contenuto che la pianificazione dell’area deve assumere.
La proposta che sarà dunque messa ai voti questa sera prevede la presa d’atto delle osservazioni pervenute, ma senza procedere all’adozione definitiva della variante parziale al vigente PRG relativa alla ridefinizione urbanistica considerato che dall’esame delle osservazioni di carattere non tecnico emerge l’esigenza di definire un nuovo indirizzo a cui conformare il contenuto della pianificazione del comparto, impegnando la giunta a a definire tempi e modi per avviare con la cittadinanza (attraverso anche l’affidamento di specifico incarico di consulenza tecnica), una fase di partecipazione al fine di acquisire i necessari contributi per la definizione dei nuovi indirizzi e contenuti a cui conformare la ridefinizione urbanistica del comparto.
Soddisfatti gli ambientalisti che con tutta probabilità vedranno accolte le osservazioni relative a vivibilità dell’area, valorizzazione della fornace, spazi verdi e pista ciclabile di collegamento con il parco del Castellaro. “Grazie alle osservazioni di Cittaverde e Legambiente il Piano di Lottizzazione redatto dal Centro Destra e in discussione per adozione questa sera in Consiglio Comunale è stato sostanzialmente affondato – dicono – ora verificata la conclusione e la decisione del Consiglio Comunale si apre una nuovo confronto per l’urbanistica partecipata”. Rigettata l’osservazione della società Terzo Millennio presentata prima dell’accordo verbale con il sindaco nella quale la società sottolineava come “la variante non può ridurre la volumetria edificabile dal momento che Società e Comune hanno stipulato convenzioni e sono obbligate al rispetto dei diritti e obblighi assunti. Il Comune non può modificare unilateralmente e ad anni di distanza, dopo che gran parte delle previsioni sono state attuate, dette convenzioni”. Nelle controdeduzioni si afferma invece che “la volontà di riprogrammazione dell’area non parte dalle maggiori o minori volumetrie quanto piuttosto da una diversa valutazione delle capacità dell’area, pertanto non è condivisibile la valutazione secondo la quale ci sarebbe un obbligo in carico al Comune nella quantificazione della volumetria.
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Senza riportare allegati e quadro sinottico per ovvi motivi di spazio……però quello che il consiglio delibera stasera sulla Ceccotti è il seguente testo:
Per quanto sopra esposto la Giunta Comunale
PROPONE
al Consiglio Comunale di deliberare quanto segue:
1) prendere atto delle osservazioni pervenute a seguito della pubblicazione, avvenuta ai sensi della L.R. n. 34/92 e ss.mm., della variante parziale al vigente PRG relativa alla ridefinizione urbanistica del P.N. 9.1 “Ceccotti”, adottata dal Consiglio Comunale con atto n. 4 del 23/2/2012, così come risultanti nel quadro sinottico allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale dellostesso;
2) adottare, rispetto alle osservazioni pervenute, e con riferimento agli aspetti di natura strettamente tecnica (come evidenziati nel quadro sinottico di cui al precedente punto 1) le relative determinazioni come nello stesso quadro risultanti;
3) adottare, rispetto alle osservazioni pervenute e con riferimento invece agli aspetti di indirizzo politico-amministrativo che il contenuto della pianificazione dell’area deve prevedere (come anch’essi evidenziati nel quadro sinottico di cui al precedente punto 1) le determinazioni risultanti dalla relazione all’uopo predisposta dall’Ass.re all’Urbanistica fatta propria dalla Giunta Comunale con atto n. 423 del 15.11.2012;
4) non procedere, in conseguenza di quanto determinato con precedente punto 3, all’adozione definitiva della variante parziale al vigente PRG relativa alla ridefinizione urbanistica del P.N. 9.1 “Ceccotti”, già adottata con atto del Consiglio Comunale n. 4 del 23/2/2012, considerato che dall’esame delle osservazioni di carattere non tecnico emerge l’esigenza di definire un nuovo indirizzo a cui conformare il contenuto della pianificazione del comparto;
5) impegnare conseguentemente la Giunta Comunale a definire tempi e modi per avviare con la cittadinanza (attraverso anche l’affidamento di specifico incarico di consulenza tecnica), una fase di partecipazione al fine di acquisire i necessari contributi per la definizione dei nuovi indirizzi e contenuti cui conformare la ridefinizione urbanistica del comparto in esame onde procedere, a conclusione della stessa fase, all’affidamento di un ulteriore incarico al competente Settore VI Pianificazione Territoriale-Progettazione Urbanistica, eventualmente coadiuvato da consulenti di Settore esterni all’Amministrazione, per la rielaborazione della variante in maniera coerente con il nuovo indirizzo delineatosi;
6) dare atto che compete al Dirigente del VI Settore, Arch. Maurizio Scarpecci, l’attuazione del presente provvedimento.
Leggendo i commenti dei giorni scorsi mi viene da pensare “quanto fiato sprecato”. Stasera l’amministrazione da un indirizzo politico alla risoluzione della questione. Sta poi ai cittadini, come spiegato al punto 5 aiutare a trovare la soluzione. Io ci voglio il parco e tu i parcheggi. Io le case e tu la pista ciclabile. Perche solo io ho ragione e tu hai solo torto. La ragione sta nell’amalgamare il tutto e trovare un buon sapore alla crema. E non dimentichiamoci un’altra cosa, e qui dico una frase che mi schifo ma che fa comprendere bene il tutto. “Tutti sono capaci di fare i froci con il culo degli altri” Il culo in questo caso è dei Ceccotti e non del Comune. E quindi penso che avranno anche loro dei diritti. Ed anche in questo caso bisogna trovare il giusto amalgama.