Una folla per il futuro della Ceccotti
Si punta alla modifica del progetto

CIVITANOVA - Il sindaco Corvatta: "I nostri legali sono al lavoro per capire come valorizzare l'area senza dover ricominciare da capo l'iter necessario"

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CECCOTTIdi Laura Boccanera

Circa 150 persone hanno partecipato ieri sera all’incontro pubblico organizzato presso l’Ente Fiera dalla giunta per illustrare le nuove idee per il comparto Ceccotti. Tra il pubblico, oltre a rappresentanti politici di opposizione, anche commercianti e alcuni esponenti della proprietà dell’area. Ad illustrare lo stato dell’arte sia normativo che urbanistico, che parte nel 1978, l’assessore Francesco Micucci: “abbiamo delle idee sulle quali vogliamo confrontarci con la città – ha detto – è vero che oggi rimettiamo in discussione il progetto su quell’area, ma i tempi burocratici per la definizione di un nuovo piano dovranno essere rapidi e per questo ci impegniamo fin da subito. Così come promettiamo di seguire un iter di progettazione partecipata per condividere con la città le scelte su quell’area fatti salvi i diritti dei privati”. E proprio per avviare un percorso di partecipazione ieri sono stati distribuiti dei questionari in cui si richiedeva ai presenti di rispondere ad alcune domande in merito alle possibili scelte sulla destinazione dell’area Ceccotti; 122 i questionari completati i cui risultati verranno diffusi a breve. Entra nel merito il sindaco Corvatta:“Abbiamo ereditato una situazione stratificata fatta di delibere comunali, ricorsi, Tar. Sta a noi dipanare la matassa facendo però perno su alcuni

sindaco-corvatta.

Il sindaco Tommaso Claudio Corvatta

punti fondamentali. In primo luogo il fatto che la Ceccotti non è un’area di campagna, ma si trova al centro della città e che esistono due tronconi, una parte già edificata di proprietà della Terzo Millennio e una parte di proprietà dei Ceccotti ancora da edificare. La Terzo millennio potrebbe raddoppiare la cubatura e continuare ad edificare, ma siamo arrivati ad un accordo secondo il quale la società è disposta ad azzerare o quasi la loro parte”. In sostanza la società chiede al Comune tempi rapidi per il completamento delle opere viarie nella zona in cui già è stato edificato e acconsente a ridurre notevolmente la cubatura che potrebbe ancora essere edificata. La proprietà infatti ha già costruito circa 15mila metri cubi e ne avrebbero altrettanti ancora da realizzare. Secondo l’accordo la società costruirebbe ancora solo per 1500 metri cubi da destinare a servizi e vorrebbero sfruttare dandolo in gestione il parcheggio che verrà realizzato. Diversa la situazione per il secondo troncone, quello di proprietà di una serie di imprenditori più piccoli, tra cui i Ceccotti che invece ancora non hanno innalzato neanche un muro e che vorrebbero vedere salvi i loro diritti: “due ottavi vorrebbero mantenere in toto la cubatura, gli altri sei ottavi invece prevedono una riduzione” – continua Corvatta. L’incontro è poi proseguito con l’intervento dell’architetto Sandro Polci, membro del direttivo nazionale di Legambiente e del centro ricerche Cresme che ha descritto l’area Ceccotti sulla base di 7 elementi: “L’area Ceccotti è un’opportunità vestita da problema”  ha riferito, sottolineando come una parte di quel comparto dovrebbbe diventare la testa di un percorso ecologico che sfocia verso il parco del Castellaro. Non un bosco urbano però: “è un problema anche di sicurezza”. Tra gli elementi citati anche i parcheggi e la necessità di creare una fluidità per l’accesso nell’area: “perché se è vero che i parcheggi risolvono il problema del traffico non va dimenticato che sono anche un attrattore di traffico”. Ora il prossimo step è l’accettazione delle osservazioni che verranno discusse in consiglio comunale. L’idea dell’amministrazione è quella di modificare il progetto senza però ricominciare da capo con l’iter. “I nostri legali sono al lavoro per capire come fare” ha rassicurato il sindaco.



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