di Marina Verdenelli
Parcheggio all’ex Ceccotti, ultimatum della proprietà al Comune: «Revochi l’ordinanza entro il 15 dicembre o andremo per vie legali». Continua il braccio di ferro a Civitanova tra la Depositi & Vendite e il sindaco Tommaso Corvatta dopo il documento da lui firmato che impone la riapertura dell’area utilizzata per la sosta libera poi chiusa dalla società che si è aggiudicata la proprietà all’asta. L’amministratore delegato, dopo una prima risposta, torna sulla questione anche alla luce delle affermazioni del primo cittadino che aveva detto di aver agito per il bene della comunità. «Il Comune non è proprietario dell’area – dice Walter Montanari – che è stata acquistata dalla Depositi & Vendite all’asta. Quindi l’ordinanza così non va bene. Abbiamo fatto le controdeduzioni inviate questa mattina all’ufficio protocollo». Diversi i punti impugnati dalla società. Il primo è che Depositi & Vendite non ha alcuna intenzione di contestare la destinazione a parcheggio dell’area indicata nell’oggetto dell’ordinanza. Poi che in data 23 novembre, è avvenuto nella sede comunale un incontro tra la società (che lo aveva richiesto) e sindaco, vicesindaco, assessori e dirigenti comunali per trattare della situazione dell’area con l’intenzione della società di destinarlo a parcheggio, di un’apertura gratuita agli autoveicoli durante le feste natalizie. Montanari sottolinea come l’intervento, iniziato dalla Depositi & Vendite, era relativo a risanare il degrado nella zona, l’asfalto pieno di buche, auto abbandonate, strani bivacchi dove accadevano anche episodi di scasso. «Diverse persone, per i danni subiti – continua l’amministratore – hanno intentato cause alle società che si sono succedute nella proprietà dell’area. La stessa circolazione delle auto avviene in assenza di qualsiasi raccordo tra la viabilità del parcheggio e la viabilità esterna». Stando a Montanari il Comune, in un recente passato, aveva emanato ordinanze invitando i proprietari delle aree alla manutenzione e sistemazione. «Sarebbe stato logico confrontarsi con un sindaco preoccupato di fornire risposte adeguate alla città – continua Montanari – invece, ci si trova di fronte ad un’ordinanza che cerca infondati pretesti per vantare una demanialità comunale e un’autotutela possessoria del tutto inesistenti. La proprietà e il possesso dell’area sono della società Depositi & Vendite e in nessun modo del Comune». Per Montanari ci sono tutte le ragioni per ritenere che l’ordinanza in oggetto sia stata redatta con fretta e con furia. «Va revocata – conclude il presidente – e riaperto il tavolo di discussione. Siamo ancora disposti ad un confronto positivo e a modifiche purché si vada avanti».
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La politica della Muina!? O siamo davanti ad un gioco delle parti o siamo all’inizio della infinita e tempestosa telenovela. In ambedue i casi ci si sta attrezzando. Le trattative fra l’ADS di Depositi&Vendite e Sindaco,Vice Sindaco apparato tecnico comunale ci sono state.
Quello che resta avvolto dal mistero in particolare da parte del Sindaco e assessori che avevano sposato la causa dell’Urbanistica Partecipata è il contenuto di quella trattativa. L’AD della D&P sembra riposizionarsi su una linea difensiva morbida e parla di un’ Ordinanza per ripristinare l’area nelle condizioni Quo Ante sbagliata e frutto della fretta nel decidere da parte dell’amministrazione comunale.
Dieci giorni per revocare l’Ordinanza oppure vie legali. Intanto Cittaverde e Legambiente hanno pronti gli accessi agli atti degli atti -amministrativi e legali-che da anni condizionano quell’area perchè ci si vuole preparare a quello che appare al lavoro redatto dall’Arch.Polci e Ufficio tecnico .
Lavoro sostanzialmente pronto per andare in approvazione in Consiglio Comunale .ALLORA CARI NOSTRI AMMINISTRATORI COMUNALI VOLETE FAR CONOSCERE AI CIVITANOVESI IN NOME DI QUELLA TRASPARENZA SEMPRE OSTENTATA QUALI SONO I CONTENUTI DELLA TRATTATIVA CHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE AVEVA DICHIARATO ESSERE AD UNA STRETTA FINALE O NO?
Proprio per quelle premesse le due associazioni a partire con l’accesso agli atti di Convenzioni con le precedenti proprietà e quant’altro legato a precedenti cause davanti al Tar hanno eletto domicilio legale presso lo studio dell’Avv.Roberto Gaetani e si accingono a difendere l’interesse generale.
Corvatta, vai avanti per la tua strada. Però non fermarti.
Giuridicamente l’area Ceccotti è un coacervo di blasfemie giuridiche: fallimenti, espropri, società che nascono, acquistano, spariscono, curatori e amministratori, avvocati che compiono salti carpiati e dicono tutto e il contrario di tutto, piani annullati, mutui di Banda Marche concessi su piani annullati, piani particolareggiati morti e resuscitati, consorzi di comparto, convenzioni firmate e fideiussioni non riscosse, ricorsi da 20 milioni di euro, conflitti di giurisdizione… Comune, privati, associazioni di cittadini…
Manca solo la procura della repubblica altrimenti ce n’è per tutti i gusti.
http://www.archilovers.com/projects/57941/complesso-residenziale-nova.html
Il link riporta il piano particolareggiato della Ceccotti progettato a suo tempo dal prestigioso studio Lisi-Palmucci. Piano che avrebbero dovuto realizzare capitani d’industria de noantri con l’aiuto determinante di Banda delle Marche poi quasi tutti (eccezione fatta per la Fimag) falliti miseramente o in concordato.
Terzo Millennio, dalla Fimag di Guzzini, la Cementor di Malatini, la Sielpa di Calamante, la Valpotenza sempre di Calamante, fino a Marisa Ferri da Cessapalombo con la sua (magnifici?) 4 srl… (memorabile il suo piano di rilancio della Ceccotti) ed oggi arriviamo a Walter Montanari passando dal professor avvocato Francesco Macario da Roma.
Venite gente, accorrete, passa l’arrotino!!!
Evviva l’Italia!