La sfera sormontata dalla croce
Le reliquie dei santi tornano a dominare la cupola della chiesa di San Giovanni, nel centro di Macerata. Si trovano all’interno di una palla di rame del diametro di un metro sovrastata da una croce di ferro. Reliquie che probabilmente non vedevano la luce da secoli, poi ci si è messo il terremoto del 2016 e croce e sfera di rame sono state riportate a terra.
Il 22 luglio scorso, alle 11,20 è stata riposizionata la sfera sulla chiesa teatro da diversi mesi di lavori di ristrutturazione.
Dopo secoli la sfera è stata aperta e le reliquie esaminate. All’interno ci sono le reliquie di uno dei primi papi, Sant’Urbano, che è stato pontefice tra il 223 e il 230. Poi ci sono reliquie di san Luigi Gonzaga, gesuita, di Sant’Ignazio di Loyola (1491-1556), fondatore dei Gesuiti, di San Francesco Regis (1597-1640), di San Giuseppe da Copertino (1602-1663) «che è il santo protettore degli studenti e degli esaminandi – spiega l’assessore Silvano Iommi -. Quindi abbiamo reliquie sempre legate alla scuola, alla formazione, all’istruzione. La chiesa è stata costruita nel 1600 ed era annessa al collegio dei Gesuiti». La Sfera è stata aperta, restaurata, poi identificate le reliquie è stata richiusa e riposizionata su una delle vette della città (tra l’altro la chiesa una volta ristrutturata diventerà la cattedrale supplente di Macerata).
(Gian. Gin.)
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Certe notizie allegre Macerata
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Mica si può signoreggiare nella sfera culturale senza averci le reliquie giuste.
San Giovanni passa di meraviglia in meraviglia. Gli interni promettono grandi sorprese, adesso la sfera (con le sue reliquie) e la croce che, riposizionate, allargano il cuore. In più, per i maceratesi, San Giovanni è una “porzione di famiglia” che riporta alla mente anni di ben altra lietezza.
Certo, il Duomo rimane il Duomo. Ma la centralità di San Giovanni con la sua splendida piazza e il punto di fuga su Corso della Repubblica rappresentano, secondo me, una felicissima soluzione, sebbene supplente.
Le Reliquie, senza i relativi documenti di autentica, non hanno nessun valore religioso.
Forse non tutti sanno che nelle chiese di Macerata le reliquie sono migliaia e fatalmente l’inflazione causa uno sminuimento…
Inarrivabile anche per Massimo Giorgi lo spirito del Belli…
1516. Un’erlíquia miracolosa
Questo io lo so cche ttra li pezzi rari
d’erliquie che li Papi hanno provisto
e ttiè in conzeggna Monziggnor Zagristo
coll’utentiche drento all’erliquiari,
sc’è er prepuzzio c’aveva Ggesucristo
coll’antri su’ membrucci nescessari,
ch’è un erliquione che ssopra all’artari
pò ccacà in faccia ar mejjo che ss’è vvisto.
E nun zerve de dí, ccaro sor Muzzio,
che cc’è ppiú d’un paese che ss’avvanta
d’avé er tesoro der zanto prepuzzio.
Fede, sor Muzzio mio, fede bbisoggna.
Ebbè? mmagaraddio fussino ottanta?
Je sarà aricressciuto com’e ll’oggna.
14 aprile 1835
A Macerata e provincia alcuni siamo poveri ma quasi Belli.