Il chiosco di viale Trieste risistemato
di Mauro Giustozzi
Torna a splendere un ‘gioiellino’ che si trova ai piedi di Piaggia della Torre. Praticamente ultimati i lavori al chiosco di viale Trieste destinato ad ospitare un nuovo hub informativo della città ed anche collegato al progetto della ciclovia maceratese. La ditta che ha effettuato l’intervento di risanamento e recupero ha rispettato appieno la tempistica richiesta dal Comune di poter vedere rinascere a nuova vita entro l’estate la struttura che si trova all’inizio di Piaggia della Torre e che dopo anni di abbandono tornerà centrale nella vita cittadina come hub informativo turistico.
«Siamo alle battute finali del cantiere –afferma l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori – resta qualche piccola finitura nella parte interna del chiosco e sugli impianti. E’ stato effettuato il trattamento sia interno che esterno, nuovo il pavimento, il controsoffitto e la tinteggiatura, infissi e vetrate, l’impianto elettrico messo a norma dunque possiamo dire che ci siamo e sono davvero felice di poter restituire alla città il chiosco di viale Trieste, per anni dimenticato, che ora è davvero un gioiellino. E’ integrato nel progetto ciclovie, sarà un info point turistico con annessa anche una stazione bike». L’importo lavori per questo intervento è di circa 70 mila euro interamente finanziato con fondi Iti In-nova Macerata.
Nell’hub di viale Trieste troverà posto un punto informazioni di mobilità sostenibile a ridosso del centro storico, chiosco che rappresenterà così un punto nodale di riferimento per la gestione e manutenzione del sistema di smart-mobility urbano. L’opera si inserisce nel programma che comprende pure l’installazione di cinque pensiline e-bike: l’obiettivo del progetto è quello di configurare una serie di azioni di mobilità sostenibile che riportino al centro l’uomo, mettendo in campo azioni di ingegneria del traffico per ridurre i flussi dei veicoli entranti. Si creano in questo modo le condizioni per interventi sulla mobilità dolce e si pone nuova attenzione al trasporto pubblico urbano ed extraurbano e alla mobilità elettrica ricollocando al centro della pianificazione il pedone e, più in generale, gli utenti vulnerabili della strada. Attese nelle prossime settimane anche le stazioni di ricarica con pensiline per le bici elettriche per la potenziale utenza che può andare da studenti a lavoratori e turisti. Le cinque stazioni di ricarica sono le prime che saranno messe in opera sul percorso ciclopedonale, posizionate a Fontescodella, in piazza Pizzarello, nel parcheggio del piazzale XXV Aprile al polo universitario Bertelli e in viale Trieste proprio a fianco del chiosco rigenerato.
Apprezzabile purchè si abbia la compiacenza di non far ritornate il viottolo lì dietro un pisciatoio a cielo aperto come è stato trattato ultimamente
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Si trova sotto casa mia.
Ma hanno eliminato quelle bellissime prese d’aria a spirale che erano un tutt’uno con lo stile del chiosco????!!!!
Come disse l’Immenso: Chissà perché dobbiamo sempre usare tutte queste parole inglesi…
Finalmente prende forma la nostra idea di mobilità dolce. Un’altra piccola tessera del mosaico che torna al posto giusto.Bene.
Siamo comunque convinti che anche la mobilità dolce alla maceratese diventerà un modello da imitare.
Infatti con tutti questi pullman di turisti che arrivano a Macerata, ce lo vuole proprio!!
Sono favorevole all’uso della terminologia inglese, ormai diffusa e spesso non sinteticamente traducibile. Però mettere tutti insieme upgrade, smart mobility, info point, hub, bike ed e-bike mi sembra francamente un po’ troppo.