La firma dell’accordo. Da sinistra Carlo Monticelli e Guido Castelli
Ulteriori 350 milioni di euro per la ricostruzione nel centro Italia. L’accordo è stato stretto questa mattina a Palazzo Wedekind dal commissario straordinario Guido Castelli, insieme a Carlo Monticelli governatore della Ceb (Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa). Gli interventi saranno finalizzati alla riparazione e alla ricostruzione di edifici privati ad uso residenziale o produttivo. Si rafforza l’impegno della Ceb e di Cassa depositi e prestiti (Cdp) a favore del rilancio e della ricostruzione nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, gravemente colpiti dal sisma nel 2016 e nel 2017. L’accordo consente di destinare ulteriori 350 milioni di euro di finanziamenti. L’obiettivo è destinare nuove risorse alle comunità dell’Appennino colpite dal sisma e di sostenere la ricostruzione di edifici privati o ad uso produttivo danneggiati dal terremoto. A seguito del completo utilizzo da parte di Cdp del precedente finanziamento da 350 milioni mobilitato dalla Ceb nel 2018, la banca ha messo a disposizione di Cdp nuove risorse per ulteriori 350 milioni. Queste risorse confluiranno nel plafond Sisma centro Italia di Cdp e saranno veicolate, attraverso le banche convenzionate, a famiglie e imprese dei territori, sulla base dello stato di avanzamento degli interventi di ricostruzione ammessi alle agevolazioni.
Da sinistra Carlo Monticelli e Dario Scannapieco
«Con questo nuovo accordo Ceb conferma il proprio sostegno ai più vulnerabili – dice Carlo Monticelli, governatore della Ceb -. L’impegno della banca nell’essere a fianco delle istituzioni italiane per rispondere a situazioni di emergenza, come quelle dei disastrosi terremoti che hanno colpito il Centro Italia nel 2016-2017, ha consentito a migliaia di persone di poter rientrare nelle proprie case e di riprendere le proprie attività produttive in aree a rischio di spopolamento. Si è inoltre già tradotto in un risparmio per lo Stato pari a oltre 30 milioni di euro. Questo nuovo finanziamento contribuirà ulteriormente a questi importanti obiettivi». «Con l’accordo firmato oggi si arricchiscono ulteriormente le risorse che Cassa depositi e prestiti mette a disposizione dei territori colpiti dal sisma nel 2016 e 2017 – l’amministratore delegato di Cdp, Dario Scannapieco -. Grazie alle sinergie con le istituzioni europee, come la Ceb, e alla solida collaborazione con il commissario straordinario, il nostro istituto ha già mobilitato circa tre miliardi a favore di famiglie e imprese in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, confermando il proprio impegno per la ricostruzione, con particolare attenzione verso il miglioramento della qualità delle abitazioni e dei siti produttivi. Come Cdp continueremo a lavorare costantemente per contribuire allo sviluppo del Paese e generare un impatto positivo sui territori. Questo è il nostro modo di guardare al futuro con senso di responsabilità».
Secondo Castelli l’accorso rappresenta una «segnale concreto e fattivo, nel complesso percorso per ricostruire case e attività produttive, della vicinanza nazionale e internazionale alla causa del cratere 2016. Un impegno che ci esorta ad essere ancora più tempestivi nel trovare e applicare le formule migliori per attuare pienamente la ricostruzione. La qualità degli edifici ricostruiti dipenderà anche dalla capacità finanziaria di sostenere le innovazioni necessarie per garantire i massimi livelli di sicurezza sismica e di efficienza energetica».
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Il problema sarà distribuire queste risorse finanziarie.