Augusto Curti e Irene Manzi
Nodo ricostruzione con lo stop al superbonus 110%, «le dichiarazioni rilasciate dal commissario Guido Castelli non possono lasciarci sereni. Torni a stare dalla parte dei terremotati. Questo decreto blocca l’esercizio di tutte le future cessioni del credito e gli sconti in fattura, per ogni tipologia di bonus edilizi. Non sussistono dunque margini di interpretazione per le aree del cratere sismico» dicono i deputati Pd Augusto Curti e Irene Manzi.
Con l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia «il contributo erogato dallo Stato è diventato nel tempo insufficiente – continuano -, al fine di compensare i lavori sulle abitazioni colpite dal sisma. Per questo motivo, il precedente commissario aveva richiesto e ottenuto che la quota residua a carico del cittadino, il cosiddetto “accollo”, fosse coperta mediante l’applicazione del Superbonus. Venendo meno tale possibilità, il sistema della ricostruzione subisce un blocco pressoché irreversibile. Non vi è nulla di opinabile, rispetto alla triste realtà dei fatti. Le dichiarazioni di Castelli, pertanto, si limitano a compiere giri panoramici intorno al problema, senza purtroppo nulla concedere neanche alla speranza di una revisione del provvedimento. Ed è lecito domandarsi, a questo punto, se il senatore stia operando da Commissario straordinario per la Ricostruzione oppure da avvocato del Governo. Lo stesso Castelli che, in molte occasioni, ha rimarcato con enfasi la sua appartenenza al territorio. Ebbene il Commissario, da uomo del cratere, non può e non deve subire passivamente uno schiaffo normativo di tale violenza. Un vero e proprio colpo di mano, di cui è lecito domandarsi se Castelli fosse pienamente a conoscenza». Anche perché, continuano Manzi e Curti «qualora non fosse stato preventivamente consultato, l’intera struttura commissariale ne uscirebbe drammaticamente ridimensionata. Invitiamo Castelli a tornare subito dalla parte dei terremotati, impegnandosi a far cancellare questo decreto e lavorando sul tema che, da sempre, tutti noi consideriamo centrale: lo smobilizzo dei crediti fiscali».
Quindici caserme da ricostruire, investimenti per 51,8 milioni. L’80% dei cantieri nel 2023
Al momento la situazione finanziaria italiana è sotto controllo: nonostante i tassi di interesse in rialzo della BCE lo spread è basso e il debito non è esploso. Giorgia Meloni 09/02/2023, parole testuali (tutti possono controllare). Poi dopo 12 giorni hanno trovato il buco nei conti e tagliato tutti i bonus. Interessante.
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