Primo medico ucciso dal Covid,
l’ospedale di Cingoli porterà il suo nome

MEMORIA - In occasione di Sant'Esuperanzio, l'intitolazione a Francesco Foltrani, morto il 19 marzo del 2020. Il sindaco Vittori: «Abbiamo avviato l'iter immediatamente, ora possiamo onorare un eroe che ha combattuto una malattia sconosciuta arrivando al sacrificio della vita»

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Francesco Foltrani

Fu il primo medico ucciso dal covid in provincia di Macerata (leggi l’articolo). Dal 24 luglio l’ospedale di Cingoli porterà il suo nome. Il nome di Francesco Foltrani, deceduto il 19 marzo del 2020 a 67 anni per cause correlate al coronavirus. Per lo spirito del dovere che lo aveva sempre contraddistinto, entrò in contatto con alcuni degli anziani della casa di riposo, struttura al centro di numerosi casi di contagio e uno dei principali focolai della prima ondata della pandemia nelle Marche.

Aveva esercitato nel suo ambulatorio fino a un paio di settimane prima, poi con l’insorgere dei primi sintomi si era messo in quarantena volontaria, prima di essere ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Jesi, dove si è spento. La sua scomparsa colpì profondamente tutta la comunità e lasciò un vuoto incolmabile nella moglie Laura, e nei figli Chiara e Marco. Nato l’8 febbraio 1953, era medico dal 1982. Nel 1993 ha fondato, insieme agli altri medici di famiglia di Cingoli, lo Studio Medico convenzionato al Sistema sanitario nazionale prima in Piazza Vittorio Emanuele II quindi nel piano seminterrato dell’ospedale.

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Michele Vittori, sindaco di Cingoli

L’iter dell’intitolazione è partito a maggio 2020 nel consiglio comunale del Balcone delle Marche, ed arriva al compimento nel giorno della festa del patrono Sant’Esuperanzio (vescovo del Quattordicesimo secolo il cui episcopato fu caratterizzato da numerosi miracoli). La proposta, avanzata dal sindaco e votata all’unanimità, ha richiesto l’autorizzazione del Ministero degli Interni.

La giornata del 24 luglio a Cingoli sarà scandita da vari momenti: alle 17 nella Collegiata di sant’Esuperanzio la messa celebrata dal vescovo Nazzareno Marconi, alle 18 la processione, alle 18.30 la cerimonia di consegna delle civiche benemerenze del premio “Labieno d’Oro”, di cui verrà insignito anche il personale della Marina militare intervenuto nella fase acuta dell’emergenza nella casa di riposo. La cerimonia di intitolazione invece è prevista per le 19.30 presso l’Ospedale. Ricordandolo il presidente dell’Ordine dei medici di Macerata Romano Mari (leggi l’articolo) disse: «un martire, un medico in prima linea morto sul campo».

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