La nuova sanità regionale
Fdi e Lega attaccano il Pd:
«Gravi le minacce di Losacco»

ANCONA - La proposta di legge di riforma dell'organizzazione del sistema sanitario andrà in aula ad agosto, ultimato l'esame dell'atto in sede di commissione sanità

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Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia

Scontro sulle intenzioni sul fronte della proposta di legge di riforma dell’organizzazione sanitaria della Regione. Il tempo per il commissario regionale del Pd Alberto Losacco di annunciare che l’atto regionale potrebbe essere oggetto di contestazione da parte del Governo ed ecco scatenarsi le reazioni.

Apre la serie la coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia Elena Leonardi: « Ci fa veramente piacere l’appello dell’onorevole Losacco, commissario del PD, in merito alla riforma della sanità marchigiana. Approfittiamo dunque di questa occasione per ricordargli alcune cose. Prima di tutto vogliamo ricordare al commissario Losacco che il confronto si deve fare nelle sedi opportune, cioè in Commissione Sanità, dove è in corso l’esame della proposta di legge, e poi in Consiglio Regionale, quando il testo arriverà in aula. Lo informiamo anche del fatto che la nostra proposta di riforma altro non è che quanto scelto dai marchigiani il 20 e 21 settembre del 2020, quando sono stati chiamati alle urne per scegliere quale modello di sanità volessero per le Marche. Del resto, il modello di sanità accentrata negli ospedali unici che avrebbe finito di spogliare i territori di servizi sociosanitari indispensabili, proposto dal suo PD, è stato clamorosamente bocciato dai cittadini». Infine l’attacco diretto all’esponente Dem: « Lo invitiamo a leggere la proposta di legge perché solo così potrà poi effettivamente parlarne, in maniera consapevole e puntuale. Al contrario oggi lo fa in maniera propagandistica e attraverso degli slogan tanto cari alla sinistra, ma difficilmente supportati da fatti concreti. La notizia, insomma, cari cittadini marchigiani, è che il PD non ha perso il vizio di fare politica con la sanità e sfrutta l’ambiziosa e storica riforma messa in atto dall’amministrazione Acquaroli per lanciare allarmi infondati ai marchigiani. Infine, non possiamo non sottolineare le gravi affermazioni rispetto all’eventuale comportamento del Governo, nel caso in cui la riforma venisse approvata. Losacco ci fa sapere che “quasi certamente il governo nazionale impugnerà l’atto”. Speriamo che quanto da lui affermato sia solo una svista, una disattenzione, e non invece una minaccia, che sarebbe gravissima e frutto di una prepotenza istituzionale senza precedenti. Insomma, è sempre più chiaro ed evidente che la democrazia, il PD, la porti solo nel nome».

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Riccardo Augusto Marchetti, commissario regionale della Lega Marche

In campo scende anche la Lega: «Dalle dichiarazioni degli esponenti marchigiani del Partito Democratico in merito alla riforma della sanità regionale emerge grande preoccupazione perché finalmente la Lega, con il sostegno di tutto il centrodestra, sta smantellando il vecchio sistema sanitario tanto caro alla sinistra, le cui crepe erano però evidenti da troppo tempo», attaccano il commissario della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti e i consiglieri regionali che aggiungono: «il nostro assessore alla sanità Filippo Saltamartini, insieme a tutta la Giunta, ha lavorato sin dall’inizio della legislatura per costruire una sanità diffusa, che desse pari dignità alle città della costa e a quelle dell’entroterra  uno degli obiettivi principali del nostro programma elettorale era dare ai marchigiani una sanità di territorio efficace ed efficiente, e ora stiamo realizzando, seppur con ritardi dovuti alla pandemia, le promesse fatte nel 2020. Se i marchigiani avessero ritenuto valida la gestione della sanità del Partito Democratico, gli avrebbero ridato fiducia al momento del voto invece le elezioni hanno sancito la sconfitta della sinistra su tutti i fronti. Il modello di sanità provinciale è peraltro sempre più diffuso in Italia – spiegano gli esponenti della Lega – e l’unica regione che aveva creato una ASL unica, ovvero la Sardegna, sta facendo un passo indietro». Il messaggio finale di Marchetti: «Siamo sempre al lavoro per garantire ai marchigiani il meglio nella sanità e in ogni altro settore, Il PD faccia un’opposizione seria e costruttiva e pensi al futuro delle Marche piuttosto che agli interessi di partito».

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Carlo Ciccioli

Non solo Leonardi, per Fratelli d’Italia arriva anche l’intervento di Carlo Ciccioli: «Il commissario del Pd, Losacco, incontri singolarmente ciascun marchigiano e non solo i suoi “compagni”, solo così si potrà rendere conto degli effetti devastanti in termini di inefficienza e aumento dei costi che la sanità targata Pd ha portato nelle Marche. Fa specie che ancora oggi la fase dell’elaborazione del lutto in casa Pd sia ben lungi dall’essere ultimata. Eppure, ci sono dati oggettivi che dovrebbero aiutare: coerenza del centrodestra in tema di Riforma degli Enti Sanitari premiata con il voto della maggioranza dei marchigiani; pandemia da Coronavirus che oggettivamente ha dimostrato come la sanità marchigiana fosse un colabrodo; mobilità passiva della “rossa” Pesaro, un’emorragia senza fine. La nostra proposta, invece, disegnerà una sanità a misura di territorio, a filiera corta nelle decisioni non più centralizzate e che salvaguarda le peculiarità di ciascuna provincia delle Marche. La velocità nelle decisioni garantirà una risposta efficace e meno burocratica, con maggiore sinergia tra ospedali e strutture, distretti e medici sui territori. Un maggiore equilibrio nelle distribuzioni delle risorse e una forte spinta all’innovazione della classe dirigente che sarà chiamata, con criterio meritocratico, a gestire questa nuova fase. L’unica cosa che mi lascia perplesso è che fa minacce improponibili, visto che il governo è già defunto».

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