«Sei milioni e 680mila euro
per più medici alla sanità marchigiana»

INVESTIMENTI - Elena Leonardi, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, parla della riforma in atto: «L'emeregnza Covid ha mostrato come la filosofia di fondo della sanità centralistica abbia fallito. L’Asur unica verrà eliminata in favore di cinque aziende sanitarie territoriali che sapranno meglio intercettare i reali e concreti bisogni dei cittadini. Sono stati incrementati da 5 a 42 i contratti di formazione per medici specialisti»

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Elena Leonardi

«Una sanità a misura di territorio, a filiera corta nelle decisioni non più centralizzate e che salvaguarda le peculiarità di ciascuna provincia delle Marche. L’Asur unica verrà eliminata in favore di cinque aziende sanitarie territoriali che sapranno meglio intercettare i reali e concreti bisogni dei cittadini. La velocità nelle decisioni garantirà una risposta efficace e meno burocratica, con maggiore sinergia tra ospedali e strutture, distretti e medici sui territori. Un maggiore equilibrio nelle distribuzioni delle risorse e una fortespinta all’innovazione». È il commento di Elena Leonardi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, nonché presidente della IV Commissione consiliare permanente Sanità, sulla riforma degli enti della sanità marchigiana, che ridisegnerà le strutture e le modalità giuridico-amministrative.

«Il calendario di convocazione della Commissione è intenso, tutti saranno ascoltati, proseguendo nella campagna di ascolto portata avanti già in questi mesi – chiarisce Elena Leonardi -. Ai marchigiani abbiamo spiegato la nostra idea di Sanità, ascoltando le difficoltà di un settore cruciale che ha mostrato nei fatti di vivere da tempo forti criticità. Abbiamo avuto un chiaro mandato e lo stiamo traducendo in fatti concreti. La crisi sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 ha mostrato, purtroppo, come la filosofia di fondo della sanità centralistica abbia fallito. Accentrare in ospedali unici, spogliando di servizi costituzionalmente garantiti larga parte di territori, ha determinato una progressiva perdita di servizi e un’eccessiva mobilità passiva. I fatti impongono un cambiamento di rotta verso una sanità capillare, con centri di eccellenza e strutture nei territori che facciano da filtro agli affollamenti dei pronto soccorso, in tal senso l’implementazione delle case della salute e dei Cot previsti nel Pnrr – aggiunge la coordinatrice regionale di FdI -. Una riforma che si completerà con il Piano socio sanitario chiamato, quest’ultimo, a ridisegnare i servizi sui territori, e con gli interventi avviati dalla Giunta per sopperire alle problematiche nazionali di carenza di medici e personale sanitario. Infatti, attraverso fondi regionali sono stati stanziati 1 milione e 750mila euro per almeno 110 borse di specializzazione per medici di Medicina generale, mentre sono stati incrementati da 5 a 42 i contratti di formazione per medici specialisti, stanziamento di 4 milioni e 930mila euro del bilancio regionale, oltre il fondo sanitario – conclude Elena Leonardi -. L’investimento complessivo è di 6 milioni e 680mila euro per garantire più medici alla sanità marchigiana».

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