«Guardate il video scandalo di Ciarapica:
ecco la verità nascosta per cinque anni
I partiti prendano le distanze»

ELEZIONI CIVITANOVA - La candidata sindaca Silvia Squadroni non arretra e rilancia rendendo pubblico il fuori onda del post Consiglio che ha già infiammato la campagna elettorale: «Il sindaco minaccia querele? Nessun timore: basta bugie, inciuci, interessi privati e giochi con la pelle dei civitanovesi». Andrea Doria: «FdI, Lega e Forza Italia dovrebbero capire che se continuano a sostenere questa politica inquinata, si inquinano anche loro»

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di Giovanni De Franceschi

«L’entourage del sindaco minaccia di querela chiunque osi pubblicare il video del vergognoso dopo Consiglio: ecco, lo faccio io, senza alcun timore e con il conforto di un team di colleghi penalisti che mi supporteranno, controquerelando, se loro osassero sfidare la verità. Ora basta. Basta bugie, basta inciuci, basta interessi privati e basta giocare con la pelle dei civitanovesi. Basta negare l’evidenza». La candidata sindaca di SiAmo Civitanova Silvia Squadroni non arretra di un centimetro e anzi rilancia. Dopo aver mostrato ieri in conferenza stampa il fuori onda con protagonisti il sindaco Fabrizio Ciarapica, il presidente del Consiglio Claudio Morresi e il segretario Sergio Morosi, oggi ha deciso di pubblicare il video completo.

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Un momento del fuori onda (le didascalie sono inserite dalla coalizione di Silvia Squadroni)

Poco più di dieci minuti del post Consiglio del 20 ottobre 2020, assise in cui la maggioranza non fece passare la cosiddetta variante Amadori. Squadroni assicura che il video è stato ripreso da un cittadino che si era accorto che, a notte fonda, i tre stavano parlando credendo di non essere più in diretta. Ipotesi che trova indizi di conferma proprio nella chiusura del video stesso. E così tra risatine e un tono da “quattro amici al bar” si sente il primo cittadino (che è anche vice coordinatore regionale di Forza Italia), tra le altre cose, parlare del fatto che la delibera della variante si sarebbe dovuta infiocchettare meglio per i consiglieri di maggioranza e vantarsi di aver sponsorizzato il suo collega di partito Corrado Perugini (vice coordinatore provinciale di Forza Italia) per un incarico tecnico relativo al progetto dell’ex liceo scientifico di Fontespina. Difficile dire se le due cose siano collegate, fatto sta che ieri sera dopo la pubblicazione di alcuni virgolettati contenuti nel video, la maggioranza non è riuscita a garantire il numero legale in Consiglio comunale per le troppe assenze (leggi l’articolo).

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Andrea Doria e Silvia Squadroni

E oggi quindi SiAmo Civitanova torna all’attacco. «FdI, Lega e Forza Italia – dice Andrea Doria – dovrebbero capire che se continuano a sostenere questa politica inquinata, si inquinano anche loro. Gli accordi romani devono essere messi da parte per un governo di salute pubblica di 10 anni, i partiti dovrebbero fare un passo indietro per far fare un passo avanti alla città. Cos’altro deve accadere? Non può più essere questo il metodo di governo, quindi devono accettare che il sindaco non è più un candidato credibile. Perché il problema adesso è questo: sia Morresi, che Ciarapica devono dimettersi. Anche quello che è successo ieri in Consiglio è un segno evidente di questa situazione: Acquaroli, Marchetti e Battistoni devono prendere atto che c’è un sistema di governo che non è più salutare per Civitanova. La situazione ormai è scoppiata ed è giusto che si intervenga per porre rimedio. Io mi auguro che succeda qualcosa, anche se noi continuiamo ad andare avanti col nostro progetto che parla del futuro della città. Futuro che non può essere certamente questo». Doria, da iscritto a Forza Italia che ha deciso comunque di appoggiare la Squadroni, dice di aver fatto presente tutto questo ai vertici del suo partito in tempi “non sospetti”. «Dopo le Regionali del 2020 – spiega – parlai con Sacchi della situazione di Civitanova e ribadii che la candidatura di Ciarapica per me era stato un errore grossolano del comitato locale di Forza Italia. Anche Sacchi era molto contrariato di come venivano gestite la cose a Civitanova e mi disse che avrei dovuto avere il coraggio di parlarne con Tajani. Poi non lo so, forse è stato lui a non avere più il coraggio di affrontare la situazione».

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Silvia Squadroni

«Noi – ha aggiunto la Squadroni – abbiamo solo reso pubblica la verità che loro in cinque anni hanno sempre nascosto con la complicità dei partiti. La verità fa male? Certo. Ma il nostro gruppo si fonda proprio sul coraggio della verità e a differenza dei partiti abbiamo trovato molte persone che hanno avuto il coraggio di prendere le distanze dal modello Ciarapica. Un sindaco che continua nelle contraddizioni e nelle autocelebrazioni, ma che in realtà è finito, perché a livello di contenuti non c’è nulla. E poi il centrodestra sarebbe unito su cosa? Basta vedere quello che è successo ieri in Consiglio». Ma la Squadroni non si ferma qui e lancia anche un’altra sfida al sindaco uscente. «Ho offerto a Fabrizio Ciarapica una resa onorevole e una via d’uscita dignitosissima – rivela la Squadroni – ha risposto cercando di arruolare me. E lo ha fatto il sabato santo. Dimostri piuttosto chi gli dà i quattrini per la campagna elettorale e renda pubblici i nominativi. Io sono pronta a fare altrettanto perché la campagna elettorale me la sto pagando coi miei risparmi e con l’aiuto dei miei familiari. Redditi veri, autentici, noti e dichiarati. Prendano atto il sindaco e il segretario comunale, che il muro è caduto e sul cortile dove curavano i propri interessi, da oggi possono guardare tutti i civitanovesi. E ora toccherà all’Urbanistica, tanto che invito chi sa a parlare ora, adesso e subito, prima che si scopra attraverso azioni tipiche. Parlare oggi – conclude significa non essere qualificati complici domani».

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