di Luca Patrassi
Avanza a colpi di sedute di Consiglio di amministrazione la stagione 2022 dello Sferisterio Opera Festival. Anche oggi si è svolta una riunione del Cda dell’associazione Sferisterio, un paio di ore di discussione, in mattinata, che non sono però riuscite ad aver ragione dell’ordine del giorno. Se ne riparlerà dunque ancora di stagione 2022, mentre sembra che il 3 marzo prossimo verrà presentato ufficialmente il cartellone. In ballo ci sono ancora dei ruoli da definire all’interno della struttura, dal marketing alla direzione tecnica. Per motivi tutti da scoprire il Consiglio d’amministrazione ha recepito le indicazioni della commissione (tra i componenti il sovrintendente Luciano Messi e il consigliere Filippo Olivelli) che aveva il compito di seguire il bando per il settore marketing ed ha bocciato l’unica offerta arrivata da una ditta maceratese, capofila di un raggruppamento temporaneo di imprese. Il bando era stato studiato con requisiti stringenti – dagli otto anni di esperienza nel settore, alla disponibilità di una sede a Macerata – anche per la componente economica, 20mila euro lordi con una lunga serie di obblighi legati ai risultati da raggiungere. Possibile che ora si voglia procedere per chiamata diretta, evitando il bando, cioè quella trasparenza cui il nuovo Cda ha sempre detto di ispirarsi: in effetti il direttore artistico è stato scelto con una procedura pubblica, cosa non avvenuta per l’ufficio stampa. Quanto al profilo artistico, il direttore artistico Paolo Pinamonti ha parlato dei progetti volti a catturare il pubblico più giovane ed accennato ai concerti sinfonici affidati a grandi direttori d’orchestra, tra questi ci sarà Zubin Mehta.
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Secondo me che lo SFERISTERIO venga pubblicizzato nelle migliori reti italiane come fa’ l’ARENA di Verona.
Grandi direttori d’orchestra come Zubin Mehta, quindi eventuali grandi solisti, cori ed orchestre di caratura mondiale. Stavolta ai cento mecenati non basteranno più 1000 euro cadauno. Vogliamo provare con un diecimila euro e poi vediamo?