Antonello Venditti e la sua band sul palco dello Sferisterio
di Leonardo Giorgi
«Vediamo se riuscite a cantare anche da imbavagliati». Missione compiuta: Antonello Venditti canta per due ore e mezzo i suoi più grandi successi e il pubblico dello Sferisterio lo segue nota per nota, verso per verso. Un viaggio, quello di ieri sera, che percorre non solo la carriera musicale del cantautore romano, ma anche i cambiamenti sociali e gli sguardi su un’Italia sempre diversa, sempre uguale a se stessa. Dai movimenti studenteschi degli anni Sessanta al clima di fiducia e speranza degli Ottanta, dalle estati infinite della Roma ai tempi della Prima Repubblica alla voglia di comunità e di ripartenza di questi giorni. Venditti, nelle sue canzoni e nei suoi aneddoti, si rivolge alla sua generazione, ma non solo. L’arena sold out di Macerata abbraccia un pubblico di ogni età, che si commuove con Notte prima degli esami e Ricordati di me, canta a squarciagola Sotto il segno dei pesci, esplode e balla con Benvenuti in paradiso e In questo mondo di ladri. «Che bello lo Sferisterio. Il concerto del 2019 fu bellissimo. Neanche a Roma ce l’abbiamo un posto così» dice Antonello, applauditissimo.
Il concerto parte con Sotto il segno dei pesci, la prima canzone dell’omonimo album, il sesto della carriera di Venditti, inserito da Rolling Stone nei cento dischi più belli della musica italiana. L’atmosfera si scalda, il cantautore sorride e apprezza i decibel che si alzano tra il pubblico. Inizia Bomba o non bomba e il cantante racconta la storia della canzone. Nel testo si fa riferimento a un intellettuale fiorentino “con la faccia giusta e tutto quanto il resto” che, sottolinea Venditti, «significa che avevo previsto Matteo Renzi quarant’anni prima». Dopo Sara tocca al capolavoro reggae Piero e Cinzia, ed ecco la sorpresa: «L’ho scoperto solo pochi mesi fa – racconta il cantante -. Ho parlato su Facebook con quel Piero che avevo incontrato dopo il concerto di Bob Marley a Milano nel 1980. Quella volta gli diedi un passaggio a Roma e lui, piangendo disperato nella mia macchina, mi raccontò che la sua ragazza, Cinzia, aveva scoperto il suo tradimento con un’amica comune e che era sparita. Si era volatizzata dal concerto e forse da tutta Milano. La storia fini lì per me, ma Piero mi ha detto che, anche se con Cinzia non ci sta più, sa dove abita. Sta vicino Macerata. Io, da cantautore, spero che Cinzia oggi sia da qualche parte tra questo pubblico».
Lo Sferisterio canta “Dai Cinzia torna a casa” e pochi secondi dopo accoglie con un boato i primi accordi di Giulio Cesare, che Venditti dedica allo scomparso Paolo Rossi. Si rimane nella capitale: Roma capoccia e Compagno di scuola, tra il fumo delle barricate e gli ideali sacrificati per un posto in banca. Venditti a questo punto si avvicina al pubblico e racconta un episodio intimo della sua vita ai tempi della registrazione dell’album Buona domenica. Erano le settimane successive al divorzio da Simona Izzo e «pensavo in continuazione al suicidio. Volevo prendere la mia Golf, l’unica cosa che mi era rimasta oltre a qualche soldo, e schiantarmi in qualche albero. Volevo morire. In quei momenti non trovi conforto in un “compagno”. In quei casi le uniche persone che possono starti vicino sono gli amici. Avevo bisogno di un amico. E quell’amico, che anche se non c’è più sta sempre qui con me dentro il mio pianoforte, era Lucio Dalla. Lucio mi trovò una nuova casa a Roma. La casa era di una ragazza bellissima, che si innamorò di me. Praticamente mi diede quella casa senza pagarla. Lucio mi salvò».
La coppia invitata sul palco da Venditti
Finisce Ci vorrebbe un amico e Antonello tira fuori un’altra pietra miliare dagli 88 tasti del suo piano. Centinaia di telefoni si accendono, vogliono tutti un frammento di Venditti che suona Notte prima degli esami. “Si accendono le luci qui sul palco” e torna la band del cantautore per l’ultima parte del concerto, dedicata alla passione tra storie infinite e tradimenti non perdonati. Anzi, qualcuno riesce a perdonare: «Voglio fare un sondaggio. Quante persone hanno perdonato un tradimento e ora stanno ancora con la persona perdonata?». Si alza una mano di donna, accompagnata dal marito. Antonello li invita sul palco, dice che «farsi i cazzi degli altri è la cosa più bella del mondo», ma in realtà è un regalo indimenticabile: i due, abbracciati, ascolteranno Dalla pelle al cuore sul palco, a pochi metri dal cantautore. Poi ancora Unica, Che fantastica storia è la vita, Amici mai e Alta marea, celebre cover di Don’t dream, it’s over dei Crowded House. Ma il giro di batteria si fa irresistibile, il clima è quello giusto, bisogna ballare: la doppietta Benvenuti in paradiso e In questo mondo di ladri non fa ostaggi. Antonello ringrazia emozionato il pubblico e fa i complimenti all’organizzazione dello Sferisterio, che ha permesso la visione del concerto senza difficoltà anche a persone su sedia a rotelle. Proprio a un ragazzo disabile regala il suo cappello. Prima di tornare sul palco stringe la mano anche a un fan bambino che, dice la mamma, «da quando ha quattro anni conosce tutte le sue canzoni». È tutto al posto giusto, c’è il cenno di intesa con la band, che ha seguito alla perfezione il suo leader per tutta la serata: è il gran finale. Si chiude con Ricordati di me. Il pubblico accetta l’invito: sono passate due ore e mezzo, ma sono in tanti a chiedere il bis.
Il giovanissimo fan di Venditti, accompagnato dalla mamma
Io c'ero a quello del 2019. Penso sia stato magico come due anni fa Grande Venditti
Peccato il mancato bis
Bellissimo concerto anche se purtroppo ancora troppo limitati dal.covid
Un grande Venditti in uno scenario unico al mondo!
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prezzi impopolari…
Settore Platino. Intero. € 80,00.
Settore Oro. Intero. € 75,00.
Settore Verde. Intero. € 65,00. …
Settore Blu. Intero. € 60,00. …
Settore Rosso. Intero. € 55,00. …
Settore Giallo. Intero. € 50,00. …
Balconata. Intero. € 45,00.
Antonello Venditti MACERATA 22.08.2021 21:00
Concordo in pieno col signor Pavoni si vede che in giro c’è gente che può spendere buon per loro.
Come dice Venditti l’importante è che costi poco il vaccino.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/30/antonello-venditti-ho-fatto-astrazeneca-il-vaccino-proletario-lannuncio-in-diretta-social-video/6149833/
E’ da molto tempo che non vo ad un concerto e messi cosi per un cantautore “popolare” in effetti sembrano alti ma bisogna considerare i posti limitati e che magari i costi invece sono gli stessi.Bisognerebbe confrontarli con uno stadio con 20 o per chi ci riesce 80 mila fans.Se non cambiano allora qualche domanda me la farei.Che poi ognuno i suoi soldi li spenda come vuole mi sembra il minimo,non credo che la lirica o il calcio costino molto meno,e qualche volta per ciò che piace si fanno anche dei sacrifici.
FRANDO PAVONI… Perchè i 40 euro settore verde da Arturo Brachetti… per sentire lacrimare il sindaco ( ieri pare abbia versato altre lacrime pure allo Shada ) ti sembra un prezzo popolare ????
Solo per chiarire il popolare virgolettato stava a significare vicino al popolo o più volgarmente di sinistra.In questo senso Venditti dovrebbe rivedere i suoi prezzi.Se invece il popolare fosse riferito al suo valore allora il prezzo lo fa il mercato.Poi vanno prese tutte le considerazioni attuali Covid compreso.
Madonna mia Sig. Pavoni, ma davvero Lei contro tutto e contro tutti? Chi può permetterselo va, chi non può non va, dubito che questi oggi siano i veri problemi della nostra Nazione!!
si perche se poco poco sei ” storicamente ” simpatizzante di sx dovresti esibirti gratis..è la regola…
Poveretto… essere mollato da una per Maurizio Costanzo deve essere uno choc disumano… il crollo dell’autostima… il riflettere ossessivo sul proprio essere una schifenza estrema, assoluta… sì, son tragedie.
Scusate non voglio certo difendere il Pavoni specialmente dopo il suo secondo commento che lascia il tempo che trova come al solito ma il primo aveva senso e se qualcuno interessato all’argomento risponde si apre un dibattito sereno,non credo ci sia niente di male.Come al solito poi però con il proseguire del dibattito molti perdono il filo e affibbiano ad altri concetti mai espressi infatti non credo che a Pavoni interessasse chi va o meno al concerto ma il costo considerato impopolare visto chi stava sul palco(almeno spero perché capirlo a volte non mi è facile).Così come non si dovrebbe esibire gratis ma visto che ci si spende per il popolo magari aiutarlo anche fattivamente,e credo se lo possa permettere,non sarebbe male perché essere di sinistra per me significa avere dei valori ma anche metterli in campo per quello che ognuno può fare a suo modo,nel suo ambito e magari anche in quello generale.