Il presidente della Provincia Antonio Pettinari sembra deciso ad esercitare fino all’ultimo giorno la sua funzione di componente (fantasma, dal punto di vista economico) dell’associazione Sferisterio, anche tentando di dettare la linea sul fronte del rinnovo degli incarichi di vertice. Pettinari ci ha provato nello scorso Cda chiedendo il rinnovo, magari anche triennale, per il sovrintendente Luciano Messi, per la direttrice artistica Barbara Minghetti e per il direttore musicale Francesco Lanzillotta trovando l’insurrezione di diversi componenti del Cda (leggi l’articolo) e una posizione più riflessiva del sindaco Sandro Parcaroli orientato anche lui al rinnovo ma non per tutti e non a lunga scadenza.
C’è il timore che il cambiamento possa provocare problemi alla stagione lirica, specie per la prossima stagione per il cui allestimento si stanno registrando ritardi. Certo è che se uno andasse a vedere cartelloni, numeri e conti economici delle stagioni a firma (per citarne alcuni) Carlo Perucci, Giancarlo del Monaco, Claudio Orazi, Pierluigi Pizzi qualche idea se la potrebbe fare sulle figure realmente necessarie per una stagione lirica di rilievo internazionale e sulle precauzioni da adottare. Intanto siamo al dibattito politico con alcuni interventi legati all’esito dell’ultimo Cda dell’associazione Sferisterio.
Il capogruppo del Pd Narciso Ricotta: «Quello che ad oggi è ben evidente è la mancanza del sindaco nella gestione dello Sferisterio. Di norma alla fine della stagione veniva dato agli spettatori il programma della stagione successiva, quest’anno non è stato fatto e questo ha provocato un primo danno. Siamo in ritardo con la nomina dei responsabili artistici e di riflesso non abbiamo ancora la programmazione 2022. Dicono solo che devono sbrigarsi a fare queste nomine, il sindaco ha una sua autonomia in questo, rilevo anche che gli attuali rappresentanti artistici danno una garanzia di continuità».
Altro intervento, sul fronte dell’opposizione, è quello del consigliere comunale di Macerata Insieme David Miliozzi: «Ci preoccupa quanto sta accadendo intorno alle nomine dello Sferisterio, stanno ignorando il tema del nuovo triennio Fus, il Fondo unico per lo spettacolo. Non sanno che entro il 31.1.22 occorre preparare e presentare al Ministero il progetto triennale 2022-2024? (Oltre ovviamente al programma annuale 2022). L’idea di scelta “a tempo” non ha alcun senso, anzi è scellerata per il futuro della città, perché chi resta ora scrive i prossimi tre anni e impegna l’ente a rispettarli. Le nomine devono essere necessariamente triennali e fatte il prima possibile. Lo Sferisterio, monumento simbolo della nostra città, rischia di diventare la prova di una assai nociva debolezza politica».
(L. Pat.)
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